In una cittadina posta in riva al mare, cui regnarono gli Agussi, i Baldarelli e i Malatesta( in ordine di importanza) ma che non vi dico quale, passeggio e cammino sbezzicando qua e là, notando cose che voi mortali non immaginate neanche.
Caffè d'obbligo verso le 11, in un bar assai frequentato; a me piace il caffè caffè, tale e quale, a sentire l'aroma, l'odore, il gusto sorseggiando. Vicino a me un cliente: ordiniamo entrambi la " tazzulella". Arriva, comincio a gustare a piccoli sorsi; il mio vicino allunga le mani in un gigantesca coppa strapiena di impasto giallo oro che immagino sia zabaione e ne versa a chili nel suo caffè. Mi vengono i brividi alla schiena, mi giro da un'altra parte per non sentirmi male. A parte l'igiene di uno zabaione " all'aperto" e senza copertura...esposto per ore all'aria aperta... E mi fermo qui.
PASSEGGIA nel centro cittadino un personaggio: media statura ( forse sotto) dal viso abbronzatissimo, tiene in tasca una radiolina che va a tutto volume, si sente lontano cento metri. E va in giro con tutta l'orchestra appresso. Ma non lo sa che esistono gli auricolari e le cuffiette?
QUID QUOD QUAD. Hanno occupato tutto il lido per quattro giorni, rombando,altoparlanti al massimo, in acqua facendosi la fuga l'un con l'altro. Piadine e motori, pesce azzurro e gas di scarico. Dicono che la manifestazione ha portato tanta gente e tanti soldi; diecimila, trentamila, cinquantamila, come al carnevale. A raccontare balle non ci si rimette mai!!!
CHIAMIAMOLA come vogliamo: complanare, interquartieri, circonvallazione; era rimasta ferma a metà per decenni, ora ci hanno rimesso le mani e ne realizzano un altro pezzo, quello che porta ( o che dovrebbe portare) sulla nazionale .
Il tratto in opera sfiora il seminario, attraversa il quartiere Poderino, fiancheggia via Trave, gira verso la zona sportiva e poi...ALT!!! Improvvisamente sparisce nel nulla: c'è una gran villa sul suo itinerario, niente da fare; immagino allora che l'elefante abbia partorito il topolino e cioè: lì finisce la strada "nuova" e l'ultimo tratto verso la nazionale non sono altro che le storte, pericolose, vecchie stradine che ci sono già.
Cose da pazzi!!!
PER FORTUNA CHE LA CITTA' DI CUI PARLO NON E' FANO PERCHE' SENNO'... CI SAREBBE DA SUICIDARSI O DA SUICIDARE!!!
Nessun commento:
Posta un commento