RIDERE O PIANGERE?
Ridere o piangere? I più, naturalmente, vorrebbero ridere, spensierati e felici ma è un sogno; purtroppo siamo costretti a piangere. Non dico che non ci siano persone che hanno tutte buone carte sulle mani e si possono permettere il lusso di vedere la vita bella e fruttuosa, operosa e godibile e ricca ma i più, la stragrande maggioranza, tira la carretta e fatica a battere paro alla fine del mese. Ci sono poi anche gli sfigati che però sognano e si illudono di poter fare vita beata curando solo l'apparire e l'immagine costruita a suon di debiti e di mutui che non riescono neanche più a pagare. E allora finiranno anche la festa e l'illusione lasciandoli con il sedere per terra e le lacrime agli occhi. Ma l'apparire oggi conta più che mai e ci si svena per stare all'altezza ma... se poretto sei, poretto rimani anche se reciti la parte del benestante. " Non bere che esci al naturale" suggeriva Alberto Sordi alla moglie, in un famosissimo film, invitati a casa di ricchi,loro che erano umili e modesti. E tale esortazione farei ai fighetti e alle fighette in giro per bar, ristoranti, discoteche, spiagge africane e centri benessere,con auto fuori portata e vestiti fuori prezzo; lasciate perdere, fate il passo secondo la gamba perchè sennò finisce male. Le banche ti danno i soldi, le finanziarie ti accettano il mutuo ma ti scorticano vivo e se sgarri ti portano via tutto, anche la speranza. Guardiamoci intorno; oggi si sa tutto di tutti e non è facile nascondere, anzi! Una delle tante famiglie che sono state spolpate sino all'osso dalla banca( tanto per fare un esempio), hanno messo in vendita il bell'appartamento che avevano acquistato non molto tempo fa per fare bella figura con gli amici, ancor più caghetta di loro; a chi ha chiesto loro la ragione della cessione, moglie e marito hanno sempre risposto:" vogliamo cambiare quartiere, questo non ci piace più..." ; ma tutti ne sapevano le ragioni e i due sono andati ad abitare in un appartamentino di 60 metri quadrati nella periferia più lontana di Fano. Non c'è niente di male, per carità, la fortuna spesso gira le spalle ma...spendere soldi che non hai solo per " l'apparire" è una grande stupidaggine, grandissima cazzata; perchè al bell'appartamento devi aggiungere l'auto di moda, i viaggi, l'abbronzatura invernale, gli abiti, il cane di lusso da portare a spasso: insomma un tenore di vita all'altezza ma che non ti puoi permettere.
Ma oggi così si vive, così si spera, così ci si illude; ecco perchè lo Stato guadagna miliardi sui grattini, sulle lotterie, sui giochi, sulle macchinette, sulle speranze che non hanno e non avranno mai risposte.
Chi ha i soldi se li tiene e se li gode, chi non li ha impari a vivere secondo le proprie possibilità senza voler imitare; fare una vita modesta, secondo misura non è una vergogna nè un peccato, è solo essere realisti.
Poi di questi tempi tutto concorre a metterci in ginocchio: tasse, contro tasse, spese, aumenti di bollette, tutto costa di più, tutto contribuisce a portarci via dalle tasche anche gli ultimi centesimi.
Ridere o piangere?
Guardiamoci intorno, la crisi si tocca con mano: chiudono fabbriche, negozi, alberghi, attività commerciali, disoccupati dappertutto, musi lunghi ovunque, la maggior parte delle persone non ha voglia di parlare, di scambiare opinioni; gli unici che prendono improperi all'unanimità sono gli amministratori pubblici ed i politici, in questo caso siamo tutti d'accordo, senza distinzioni. Noi paghiamo e loro rubano e se non rubano" gli danno di bello!".
Le elezioni per rinnovare camera e senato sono vicinissime, fine di febbraio, ma chi ha il coraggio di credere che le cose cambieranno? Non è qualunquismo, è verità perchè- non bariamo- tutti i partiti hanno fatto la loro parte, nessuno escluso e chi fa finta di essere vergine... pensa che noi siamo tutti una manica di fessi.
Guardateli tutti in fila a farci prediche e promesse: poi una volta eletti diranno che la colpa è della crisi, dell'Europa, della Germania, che dovremo avere pazienza e ci inzeppano ancora senza pietà.
Ridere o piangere?
Ognuno la prenda come vuole, tanto su questa terra ci siamo e dobbiamo tenere duro, comunque sia.
Mi vien da piangere...
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