giovedì 3 gennaio 2013

SILENZIO E MALINCONIA

Che silenzio c'è intorno, che malinconia
colorata di grigio come il cielo e come il mare,
anche la spiaggia è deserta, i gabbiani sono lontani
la linea di battigia coperta di rifiuti e di rami secchi.
Non ci sono presenze di colori, anche le persone
si confondono con l'orizzonte dei vecchi muri
bagnati e cupi, lavati appena da una pioggia 
timida e insistente.
Dalle pozzanghere piene d'acqua e di fango
al passare delle auto si sollevano spruzzi 
che senza riguardo colpiscono gli infreddoliti passanti
indifesi e vittime dell'incuria e della maleducazione.
Scorre lenta l'acqua nel Canale portando verso il mare
ancora rami secchi e rifiuti, che si fanno largo
tra gabbiani, nutrie , oche e  anatre, sazi di quella
abbondanza che non finisce mai.
I viali alberati piangono anch'essi la loro malinconia
e le offese dell'uomo; c'è silenzio intorno a noi,
carico di malinconia.



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