Ho deciso di andare in città, poi magari una puntatina al mare, siamo estate...tempo di vacanza.
Siamo quasi al tramonto, tra l'imbra e l'ambra, c'è una fioca luce del giorno che chiude, ci sono i lampioni ciechi delle strade che sono spenti o coperti da lunghi rami di alberi mai potati: il risultato è uguale.
Partiam!!!
Evito buche, buchette, siepi di erbacce mai tolte, mi butto nelle rotatorie che sembrano le pizzette del forno quando facevo le elementari, non ci si capisce niente, non ci si sta neanche in due, forzo il passaggio, evito le strisce pedonali che immagino nella mia fantasia perchè in terra non si vedono, vado camminando a zig zag,le pezze di catrame sono anche peggio delle buche ma ho esperienza, procedo quasi normale; semaforo. stop. passano tutti lo stesso, soprattutto quei maledetti ciclisti della domenica che vanno in giro con le bici da corsa e conciati come i clown del circo; ridono, chiacchierano, non rispettano i segnali e bevono, bevono dalla borraccia ( immagino piena di grappa visto come si comportano), porto pazienza e spingo il gas per raggiungere il successivo semaforo prima che diventi rosso. Sono sotto pressione al massimo: ancora una rotatoria nei pressi degli ex capannoni del carnevale, si intersecano sette strade contemporaneamente, non si capisce chi ha la precedenza, qui le buche sono addirittura cave di pietra profondo anche mezzo metro, le auto perdono i cerchioni che rotolano rumoreggiando verso un'edicola che sta all'angolo e che li rivende a peso d'oro, gli scooter come il mio perdono bulloni e pezzi di carrozzeria ( ce ne sono alcuni che ci hanno lasciato anche il portapacchi o il sedile posteriore); i pedoni per attraversare veloci si spingono l'un con l'altro come un gregge di pecore inseguite dai cani; ci sono anziani che ci hanno perso le protesi della gamba, le dentiere, l'anca di titanio; è un girone infernale!!
Ce l'ho fatta ed inizio la discesa verso la stazione; quando penso di aver superato il peggio, la fila si blocca all'improvviso, frenate mostruose ( per chi ha i freni in ordine)sbandate mortaccine verso i marciapiedi ed anche oltre per chi si accorge troppo tardi. La fila è bloccata perchè sulle strisce pedonali stanno attraversando sette vu cumprà provenienti dalla stazione che trascinano pesanti troller che ondeggiano come barche nella tempesta. Dopo dieci minuti si riparte, si va !!!!
Finalmente la " grande rotatoria" per girare a sinistra e andare verso il centro. La rotatoria potrebbe anche andare ma c'è il fatto che ha una pendenza ed una angolazione assolutamente sbagliate per cui: se ti va bene ti ritrovi nella biglietteria della stazione, se ti va male arrivi direttamente sui binari passando dal sottopasso.
E' oramai notte fonda, comunque vado verso il centro. Le strade sono tutte sbarrate perchè ci sono le sagre, le band, le bancarelle, puzza di arrosti misti e salsicce, piadine e pesce fritto , tipica dei centri storici delle più importanti città d'arte che ci sono in Italia.
Sono leggermente scoglionato, vado al bar facendomi largo tra folle scatenate che non sanno neanche cosa fare; ordino un caffè che mi arriva quasi freddo. Butto giù.
Forse l'unica è tornare a casa. Farò il giro inverso, passando per la nazionale e poi la strada del cimitero. A meno che non ci sia la notte rosa dei fantasmi e delle anime in pena dovrei farcela in meno di un'ora. Giusto in tempo per andare a dormire.
Accidenti a me !
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