venerdì 25 luglio 2014

UN TIPO STRANO

Porta il parrucchino sulle ventitrè, 
come il basco i militari dell'esercito,
veste sobrio da anni, indossando
gli stessi abiti: due cambi, dunque,
uno a primavera ed uno in autunno.
Vive solo ma non si priva di una compagnia:
un piccolo cagnolino tutto spelacchiato
che gli ha lasciato in eredità la mamma
con qualche soldo e l'appartamento
al centro; se lo tira sempre dietro
con un guinzaglio fatto di corda.
Non spende soldi per farlo vivere:
per sfamarlo lo porta a rovistare tra
le mondezze della piazza delle erbe,
per bere lo prende in braccio e lo allunga
nella fontana di piazza.
Anche lui è parco nel mangiare, spende
pochissimo, compera frutta ammaccata,
scarti di carne, pizza diventata pietra
che prende prima che il negoziante la butti.
Non si è mai concesso uno svago,
un divertimento, un viaggio, un cinema,
un caffè al bar.
Per qualche anno ha frequentato una
vedova, dalla quale praticamente
si faceva mantenere di tutto, letto compreso.
Poi lei se n'è andata da una sorella a Milano
e lui è tornato a stare solo.
Unico mistero nella sua giornata limpida
uguale a tutte le altre, è la sua puntata
al mattino in piazza XX Settembre, quando
lascia il cane legato ad un lampione e sparisce
improvvisamente nell'antico ingresso del museo
che è lo stesso di un grosso istituto di credito.
Qualcuno pensa che vada a fare una visitina
alle belle stanze del museo,a vedere qualche
quadro, magari a fare due chiacchiere con la guida.
Ma invece si è scoperto che niente di tutto
questo; si intrufola guardingo nella banca,
sfiora i muri per non farsi vedere, va a testa bassa,
il parrucchino ancora più di traverso sulla sua
testa pelata e va...indovinate voi?
A controllare il borsino perchè ha investito
centinaia di migliaia di euri in azioni, speculazioni,
buoni del tesoro.
A chi li lascerà tutti quei soldi se è solo
 come il suo cane?
Che tipo strano...

Nessun commento:

Posta un commento