giovedì 28 luglio 2011

FABIO IL SOLITARIO

 Parlano bene quelli là, i tre mezzibusti, si lamentano, borbottano, Luciano ha le lacrime agli occhi, Giulio ha un piccione in testa, Ruggero ha un cane ai piedi con la gamba alzata , ma io...io cosa dovrei dire allora, che sono qui tutto solo, allampanato sopra una scheggia di roccia che per starci mi hanno persino messo gli scarponi ai piedi! Ho intorno alberi e siepi, davanti un tendone con i tavolini del bar, con un  chiasso che non vi dico, sulla sinistra lo stand di un  ristorante, mi passano sotto il naso profumi ed aromi di ogni specie, ho addosso gli odori di tutte le cucine del mondo, cani che passano e annusano per vedere se c'è anche qualche ossetto avanzato ancora da spolpare e per finire...ho lo squardo perennemente puntato verso il muro di un vecchio palazzo e un negozio di abbigliamento che non mi concedono nulla ma solo tanta tristezza. Io stavo tanto bene a Rio Salso, perchè non mi hanno messo là? E mi piaceva il mare, adoravo l'ambiente dei marinai, il porto; se volevano farmi contento dovevano mettermi sul  molo, o lungo il canale, mi stava bene anche in Sassonia ma no  qui!!! Che ci faccio qui? E sono solo, mi sento solo, fuori posto. Ci sono poi  sere che non riesco neanche a riposare. Quelli del Caffè attaccano la musica a tutto volume e la gente beve e mangia, e va avanti e indietro e tutti ridono e tutti  gridano e non si capisce il perchè. Al mercato invece mi sono abituato, ero già abituato; bancarelle, folla, tendoni che mi arrivano fin sotto il naso, mutande e biancheria che svolazzano davanti ai miei occhi, cartacce e plastica. Bel rispetto!!! Se potessi allungare una gamba sin dove dico io, saprei a chi dare un bel calcio nel sedere; perchè io so  chi è stato a farmi questo brutto scherzo. Poeta dei miei stivali! Ogni tanto lo vedo da queste parti, mi gironzola intorno, mi guarda da sotto il cappello , mi dice anche qualcosa che io però non capisco, per fortuna, forse aspetta che io lo ringrazi. Ma se mi capita a tiro... Chissà se un giorno riuscirò a scambiare quattro chiacchiere con i miei tre compagni di sventura, forse potremmo metterci d'accordo e tirare un bello scherzo al nostro "maestro ideatore". E pensare che io a Fano gli ho  voluto tanto bene!!! Ma forse il guaio sta nel fatto che a governare Fano non ci sono più fanesi.
P.S. No  so se avete notato. A me, comunque sia, hanno fatto a figura intera ( anche se di modeste proporzioni) e sono stato il primo; poi sono arrivati i tre amici fatti a mezzo busto, e anche se nessuno l'ha notato, sulla piazzetta in cima al corso davanti alla chiesa di San Tommaso c'è l'omaggio ad un altro personaggio con la sola...testa; ai prossimi ( anche se spero che non ci siano), metteranno solo le orecchie, il naso e la bocca?

mercoledì 27 luglio 2011

LE VEDOVE BIANCHE

Ce ne sono dappertutto, purtroppo per loro perchè la vita spesso è " cinica e bara". Sono ancora belle e piacenti, oppure sono consumate dalla  vedovanza bianca e quindi smunte e rinsecchite come un ramo d'inverno, sono alla disperata ricerca di compagnia, forse anche maschile, o al contrario come sentono nominare qualcuno dell'altro sesso arricciano il naso e fanno le corna ( argomento quindi chiuso per sempre). Ci sono quelle che tutti i giorni si impegnano per mantenersi in forma e per rimandare di qualche mese il crollo fisico facendo ginnastica,andando in  palestra, mangiando l'indispensabile e quelle che invece oramai " me ne frego" e sostituiscono la mancanza di affetto con sgolfanate di dolci o di aperitivi con contorni e  pizze gigantesche.Insomma ce ne sono di tutti i tipi e di tutte le qualità. Una cosa però è comune a tutte: la voglia di coalizzarsi, di stare insieme di dimostrare che anche senza maschio la vita va avanti uguale, anzi! è anche migliore. E sono sempre lì a organizzare cene, uscite serali, visitine ai locali da ballo, bar alla moda, indipendenti, con la propria auto, con i soldi in tasca perchè molte di loro lavorano e guadagnano, con il cellulare sempre in mano in attesa di una chiamata...non si sa bene di chi. Perchè le vedove bianche? Perchè molte sono divorziate o comunque separate dal marito, qualcuna è proprio vedova veramente, i figli, se ci sono hanno una età che consente loro ogni libertà, si sono ritrovate il più delle volte abbandonate dal coniuge dopo anni di incomprensione e di mare piatto, piattissimo, devono ricominciare una vita a quaranta, cinquant'anni, organizzarsi , allargare l'area degli impegni da sole e soprattutto relazionarsi con i figli ( quando ci sono) in modo del tutto diverso perchè i figli " sentono le due campane " in momenti ed in luoghi diversi cioè nelle rispettive case dei genitori. Ma quando si sono barcamenate ed organizzate, le vedove bianche non badano a spese!!! Come ho già detto non ne perdono una: lezioni di ballo latino americano, tango, palestra, acquagym, dieta, abbigliamento giovanile, serate notturne e ...via  fino a tarda  notte. Si muovono naturalmente a gruppetti molto bene organizzati e molto affiatati; apparentemente si divertono: ridono, scherzano, fanno battute, lanciano occhiatine invitanti  ai maschietti ( che spesso ci cascano) e poi via senza concedere nulla. Quelle un pò più tardone, invece, non solo non rifiutano l'altro sesso ma lo cercano disperatamente. Ovunque ma soprattutto nei locali da ballo tradizionali dove si folleggia a liscio e simili. Non ne perdono uno, basta che si regga in piedi.
Le vedove bianche, che ho così sommariamente descritto ed in un modo anche un pò piatto, hanno parentela stretta con un altro gruppo di donne che, purtroppo per loro, non  sono separate o divorziate ma è come se lo fossero e quindi secondo me sono le più sfortunate e le più banali. Sono quelle che vivono con mariti inesistenti, anche se sotto lo stesso tetto, che conducono una vita senza colore e senza sapore, ognuno per conto suo, ciao, ciao quando si vedono e quando si lasciano, lui ha i suoi amici, i suoi passatempi, il suo lavoro; lei sfaccenda per casa, forse lavora, ha qualche amica che vede al supermercato, fanno due passi insieme, non va al bar perchè " non ho tempo", guarda la televisione ed alla sera va a letto alle 10 mentre il marito chissà dov'è e chissà cosa fa. Ed il giorno dopo è la stessa precisa identica routine. Ma non se la sentono di lasciare il nido. Queste in parte fanno pena, in parte fanno incazzare. E gli uomini? Ce ne saranno di sfigati? Certo che ce ne sono ma a parlarle non sta a me, potrei essere accusato di essere di parte.

domenica 24 luglio 2011

PICCOLO PAESE DI COLLINA

Piccolo paese di collina verde tra i monti
dalle strade strette e contorte
unite da vicoli e da vecchie case e palazzi
colorato qua e là da improvvisi giardini
e minuscole piazzette con le fontane a ruota.
Il selciato sconnesso e terra bianca arsa di polvere
dove correre e giocare era fatica e rimproveri
delle mamme attente e premurose.
Era facile cadere  farsi male e sanguinare
 a volte piangere e correre alla fontana
per inondare d'acqua la ferita e poi legare
un fazzoletto striminzito e sporco sulla parte dolente.
Paese mio fatto di sogni e di speranze,
di asilo e di scuola, con  il grembiulino nero
e un grande fiocco azzurro annodato al collo
il maestro severo ma non troppo, giovane
 l'odore di inchiostro e di gesso, 
la lavagna e il banco di legno pieno di macchie scure,
i quaderni  sgualciti , il libro di lettura
le letterine, le vocali e le consonanti
da imparare a memoria,  la carta d'Italia
appesa alla parete senza sapere cosa volesse dire.
Italia, diceva serio il maestro, Italia,
così grande  così bella e i monti e i mari
ma noi conoscevamo solo Arcevia e i boschi intorno
e la fantasia oltre non volava.
Che bella fanciullezza e dolce giovinezza
ho trascorso tra quelle antiche mura
e il grande parco a farci compagnia
tra giochi e siepi, piante, fiori , fontane
a darci asilo quando da giovincelli
azzardavamo qualche passo imprudente
con le ragazze che ci erano amiche.
Sono andato via e siamo partiti per altro lido
a vivere e crescere non  tra il verde dei monti
e docili colline ma in riva al mare azzurro
tra barche e sabbia  e tramonti rosso fuoco.
Da tanto tempo ormai che non ricordo
ma Arcevia resta sempre nel mio cuore
e mi è rifugio e conforto, sempre amica
quando la vita mi offre malinconia  e tristezza.







ARIA DI SETTEMBRE AL LIDO

E' fine luglio e quindi piena stagione estiva ma a guardarsi intorno e camminare lungo la spiaggia sembra assai di più settembre, quando comincia a piovere, a tirare aria frizzantina ed il mare si agita e assume colori e tonalità cupi e malinconici.
Un  tempo ed in un giorno così a Fano nei viali della marina si sarebbero incontrate decine di turisti tedeschi ( chissà perchè sceglievano la nostra città) tranquillamente a spasso coperti dalla testa ai piedi da impermeabili chiari e trasparenti che tutti i fanesi chiamavano senza troppi complimenti " preservativi". Un italiano, un fanese mai avrebbe indossato una cosa del genere mai! Ma i tedeschi, pratici e poco eleganti ne facevano molto uso fregandosene delle apparenze.  Oggi non è giornata, purtroppo. Il sole compare e scompare, non invita, c'è vento al mare, ogni tanto cade qualche goccia di pioggia, gli ombrelloni sono tutti chiusi, le onde arrivano forte sulla riva e sui moli, c'è pochissima gente in giro anche se è domenica. Sotto il tendone vicino al molo di levante ( Hotel Excelsior) c'è qualche curioso che tiene d'occhio due "sfigati" - mi si passi il termine- che fanno meditazione. Sono seduti per terra l'uno di fronte all'altro, gambe piegate sotto il sedere e si guardano senza dire nulla. La filosofia della loro azione è spiegata in alcuni cartelli scritti con il pennarello ed  appesi alle ruote di due biciclette ( che immagino siano le loro, naturalmente). Si guardano senza parlare...Penso: o, guardandosi, sono rimasti fulminati dalla loro stessa bruttezza o il vento e l'aria fredda li ha congelati come due sardoni.  Dunque la spiaggia è vuota, pochissimi romantici solitari camminano a riva per udire da vicino la voce del mare e pochissime donne romantiche cercano sulla battigia conchiglie e ricordi da portare  a casa non appena finiscono le vacanze. E pensare che siamo alla fine di luglio!!! Credo, però, che in generale tutta questa stagione 2011 sia nata sfigata per Fano e forse non solo per Fano. Gli esperti ed i responsabili del settore possono dire quello che vogliono per farsi gli elogi, assessori per primi, ma la verità vera è che c'è veramente poca gente, pochi turisti, pochi villeggianti. Al Lido ci sono file di ombrelloni vuoti come non mai; chiusi anche nei giorni di calura e di bel tempo e se non ci fossimo noi fanesi ad occupare gli altri sarebbe da mettersi a piangere. A volte sono più numerosi i "vu cumprà" che sono diventati veramente insistenti e petulanti. Mi si parla di locali semivuoti ( salvo il sabato e la domenica), di modeste presenze nei luoghi di passatempo , di soldi spesi pochi e rari. Riempirsi la bocca con le feste, le sagre e le sfilate serve a ben poco; nascondersi dietro un dito, oltretutto, è anche colpevole perchè cosi facendo non  si cercheranno mai rimedi ma si nasconderà  solo la polvere sotto il tappeto.
Aria di settembre, dunque, al Lido e i Sassonia, a Gimarra e all'Arzilla. Certo tornerà il bello ( che non è il sindaco Aguzzi, sia chiaro), tornerà a splendere il sole( che non è l'assessore Santorelli), tornerà la serenità ( che non l'assessora Cucuzza), torneranno giorni d'estate ma... la metà è già partita ( e purtroppo non è l'assessore Falcioni).

sabato 23 luglio 2011

TRESSETTE COL MORTO

Ciao Luciano...ciao Giulio...ciao Ruggero...come ti va? Ma, come vuoi che vada, io non ci sono abituato a stare fermo come un baccalà, sopra una colonna,a guardare sempre verso lo stesso punto, verso la stessa direzione. Toh! Anche anch'io ho lo stesso problema... Ma guarda anch'io! Proprio non mi va giù; qui, immobile, senza poter far niente, senza scambiare quattro chiacchiere con la gente; e sì che qui di gente ne viene, le panchine sono quasi sempre piene, anche di notte. Quelli che vengono al buio, però, caro Giulio non te li raccomando. Guarda! Proprio stanotte in tre si sono messi ad " annaffiare" le mie estremità come se fossi un wather! E cantavano pure, sti zozzi. Ma quali estremità che sei solo un busto? Ruggero, facevo tanto per dire, tanto per farmi capire. Va bene che sei un attore di teatro ma un pò di fantasia. E tu Luciano? Sono triste, sono disperato. Io qui non ci voglio stare, voglio andare via. Anzi! Non avrei mai voluto esserci: ridotto a fare il pupo di bronzo in pieno centro cittadino. Contornato da erbetta e da qualche pianticella rinsecchita. E intorno sempre tutto quel chiasso quella confusione, io che ho sempre odiato queste cose. Quando poi c'è il mercato, le bancarelle, la fiumana di gente...mi sembra di impazzire. Oltretutto sento parlare lingue sconosciute, vedo persone di un altro mondo, vestite in modo strano: ma i fanesi che fine hanno fatto? Anche nelle panchine che sono qui vicino a noi, vedo tanto vecchietti accompagnati da donne giovani e prosperose che parlano straniero. E molti di questi, quando arrivano, ci fanno le corna e si toccano. Vi siete mai accorti?  Ci siamo accorti si! Lo fanno sempre. Secondo me fanno gli scongiuri e non so il perchè. Che tristezza. Io poi ho questa paura; che prima o poi i piccioni che gironzolano in città, prima o poi ,ci scopriranno e allora...saranno dolori! Cosa dici, Giulio, pensi che verranno a ... ci adopreranno come.... Ma è certo!  Ne ho  già visto qualcuno venire a svolazzare, controllare, misurare, provare. Questi prima o poi arriveranno a stormi, si poseranno sopra le nostre teste e cominceranno ad imbrattarci tutti come fanno già da secoli in tutti gli altri posti della città. Noooooo!!! Questa no. Noi, infondo siamo gli eletti, siamo stati scelti. Ma quali eletti? Se non rispettano neanche l'imperatore Augusto! Che bella prospettiva: di notte liquido, di giorno solido. Vorrei dire... Ruggero parla pure. Vorrei dire, se lor signori mi consentono ( oddio questa fa l'attore anche qui), che pur anco io, seppur avendo calcato le scene in ogni dove, trovomi fuori posto, con qualche ambascia. E dunque non disdegnerei di dire, seppure nelle dovute maniere, a colui o a coloro che hanno fatto questa scelta e per noi hanno segnato questo destino che, se non fossero troppo dispiaciuti...e magari addolorati, che se.. E dai, Ruggero, finisce la frase !!! Vorrei dire a loro signori.. vorrei dire... con delicatezza, che ne ne andassero affanc...!!!  Bene, bravo, grazie prego.

giovedì 21 luglio 2011

QUATTRO NOTE DAL LIDO

La spiaggia è sempre quella, anche la sabbia è sempre quella, tanto che oramai è poco più che polvere, anche il mare è sempre quello: è color piombo quando dovrebbe essere azzurro ed è verde quando dovrebbe essere azzurro. Chissà perchè. In acqua non ci sono più i granchi, i granchiolini quelli bianchi, non ci sono più i calcinelli, non ci sono più i paguri però ci sono molti pesciolini che vengono a riva mentre a quaranta, cinquanta metri saltano veloci ed argentei sgombri e cefali. In acqua non ci sono più neanche i mosconi, quelli bianchi e azzurri con i remi ma al massimo due o tre pedalò di plastica stracarichi di ragazzini che li fanno ondeggiare pericolosamente. In compenso tutte le mattine, ma dico proprio tutte, nelle ore più belle, ecco arrivare in acqua frotte di tardone in cerca di rinnovata  giovinezza e maturotte cinquantenni  che cercano l'elisir di coscia tosta, guidate da una atletica e simpatica "maestra", che  si dedicano piene di entusiasmo alla sciapata di ultima generazione. L'ACQUAGYM!!! Per un'ora intera, su suggerimenti precisi della caporalessa , il folto squadrone di nostalgiche del passato vigore, si sbattacchiano in acqua, pestano i piedi, fanno roteare le braccia, spingono, calciano, inquinano l'acqua per lo sforzo,ne fanno di tutti colori, Poi, alla fine, si applaudono da sole, si salutano e tornano stanche ma felici sotto l'ombrellone convinte di aver fatto chissà che cosa. E soprattutto si illudono di essere migliorate anche fisicamente. E nessuno ha il coraggio di dire loro che...tutto è come prima.
Il cambiamento più evidente che si nota invece in spiaggia
 è la presenza- dimenticata da tempo- di frotte indiavolate di neonati e bimbi giovanissimi, carozzelle da uno, da due e persino da tre posti ; gli italiani, insomma, si sono rimessi a  fare figli. E ce ne sono tanti, per fortuna.
Ma, purtroppo c'è anche una novità negativa. Le donne anziane che hanno mollato totalmente i freni inibitori e si presentano in spiaggia in due pezzi ridotti al minimo e se ne fregano  pure. Sono i tempi che cambiano. Ma sono anche gli anni che passano e questo le vecchiette se lo dovrebbero ricordare...se hanno ancora memoria.

mercoledì 20 luglio 2011

BAILA CONMIGO

Baila conmigo,cicha
questa dolce e ritmata melodia
mentre le braccia si chiudono,
i visi  si sfiorano appena
e le tue labbra carnose
si aprono in un sorriso bianchissimo.
Un passo avanti e uno indietro
poi ancora uno avanti
e le tue forme morbide e piene
fanno scorrere brividi
e socchiudere gli occhi in un sogno.
Baila conmigo, cicha
in un passo lento
profumato di Chanel
i tuoi capelli dai riflessi dorati
seguono i nostri movimenti
e accarezzano il mio viso.
Quanto durerà ancora questo ballo?
Stringo la tua mano nella mia
gli sguardi si incontrano
e ci sorridiamo. Baila conmigo cicha.

martedì 19 luglio 2011

BALLA CON ME RAGAZZA

Balla con me ragazza, balla
questa musica dolce e ritmata
mentre le braccia si stringono
i visi si sfiorano appena
e le tue labbra carnose
si aprono a un dolce sorriso.
Un passo avanti, poi uno indietro
poi ancora avanti
le tue forme morbide
seguono le curve della danza
 gli occhi si velano
e si socchiudono
in un sogno che vola lontano.
Ti stringo forte la mano
i tuoi capelli dai riflessi dorati
sono come farfalle sui fiori
tu sai muoverti e sai accarezzare.
La musica è dolce e ritmata
le ultime note ci giungono appena
ritorneranno ancora?
Balla con  me ragazza
balla questo sogno.

domenica 17 luglio 2011

RICORDI

Non lasciarti prendere dai ricordi
che ti portano lontano ma non segnano
la via del ritorno
e ti lasciano senza respiro.
Ma si può vivere senza vivere il passato?
Se gli occhi innocenti di bimbo
si sono aperti alle meraviglie della vita
e se lo sguardo di adulto
non ha visto più colori ma solo il grigio
di una quotidianità ripetitiva e monotona
è tua la colpa ?
Potevi mantenere la fanciullezza
anche nel trascorrere del tempo
perchè non sono gli anni che contano
ma il cuore e le passioni.
Ma il passato è il passato
e come si fa a chiudere i ricordi
in un cassetto
e buttare la chiave per sempre?

I HAVE A DREAM

I HAVE A DREAM.
Io ho un sogno, io vedo un sogno, io ho davanti a me un sogno. Un giorno- non so quando, non so perchè, non so come- non importa di quale anno purchè si avveri.
I have e dream.  Io immagino che i nostri figli o i nostri nipoti o noi stessi potremo vivere questo grande momento.
In una giornata soffocata dal sole e dal garbino, sul tardo pomeriggio al calar della sera di una estate immersa nei divertimenti e nei banchetti e nelle sgargarozzate di vino e di birra, dopo che centinaia di figuranti paonazzi e sudati avranno sfilato sotto l'antico arco di Augusto e si saranno portati nel piazzale del Pincio, tutti vestiti come comparse di films storici romani, dopo che un nutrito numero di AUTORITA' comunali, si sarà pomposamente allineato davanti alla bronzea statua fasulla di CESARE, tutti volti verso il popolo plaudente e con le spalle girate verso l'imperatore.... I HAVE A DREAM
Che il paziente Cesare di bronzo fuso, impercettibilmente e lentamente inizi a muovere la sua mano destra, contraendo le dita a pugno ma estendendo contemporaneamente il dito medio alla maniera americana.
Quindi abbassi con cautela lo stesso braccio sino a portarlo all'altezza della schiena  delle autorità cittadine schierate dinnanzi a lui. Attenda con impazienza il primo refolo di garbino che faccia sollevare le tuniche romane degli stessi e quindi, con rapido movimento, senza trovare ostacoli, in successione infili il suo dito bronzeo lì dove dico io e a chi dico io!!!
I HAVE A DREAM.

P.S. Devono avermi letto nel pensiero e nei sogni perchè le autorità, almeno in questa edizione, si sono sistemate da un'altra parte. Ma... I HAVE A DREAM ugualmente. Perchè l'imperatore più dovrà allungare il dito ed il braccio per raggiungerli e più gli darà giù con forza e allora....!!!!

sabato 16 luglio 2011

LA FANO DEI CESAR...INI

Fremono, non vedono l'ora, sono settimane, sono giorni che provano e riprovano il costume da antico personaggio romano: da senatore, da legionario, da comandante, da imperatore!!! E sfilare poi finalmente lungo il modesto percorso del Pincio e di corso Matteotti che nella loro fantasia però diventa come quello de' ROMA! Tutti gli amministratori comunali ( assessor) e persino il sindaco ( primus cittadinus) vogliono vivere il loro esaltante momento di gloria. Con la memoria vado indietro nel tempo e ricordo bene: nessuno, dico nessuno, ha rinunciato a questa benevola e simpatica mascherata. Tutti , prima o poi, hanno fatto la loro entrata sotto l'antico e paziente Arco d'Augusto ( che si sarà spaccato da ridere ogni volta) e si sono portati vicino la statua di Cesare ( Fasulla e fascista) per farsi riprendere dalle telecamere di FanoLuce e dai fotografi dei laudatores.  Ma quelli che si sono più impegnati, quelli che ci hanno messo l'anima e la faccia sono stati sicuramente i legionari di Aguzzi. Dal bianco Falcioni ( senior) al mite e innocente Lomartire ( iunior-iunior), all'atletico Antognozzi, a Silvestri, a Del Vecchio, al fotogenico Cavalieri, sino ai due giganti dell'organizzazione: Santorelli-Carloni, ( gladiatores maximi)  che non si sono lesinati neanche un pò , hanno profuso impegno e fatica per  raggiungere lo scopo. Persino...dico persino il civil-impegnato Giancarlo D'Anna, che per ragioni di simpatie politiche passate ,con le legioni romane aveva una filing da quando era piccolo, non si è mai sottratto alla sceneggiata.
Eccoli, belli e baldanzosi ( non tutti, però, per ragioni di stazza e di statura) pronti al momento pià esaltante della loro vita politica e del loro mandato elettorale.
Fanesi semo  ma romani volemo esse armeno per un giorno!!!
E per questo tutta la città, nessun confine escluso, deve dare il suo contributo. E cosi sarà.
P.S. Mi si potrebbe chiedere: e la Cucuzza? e Mancinelli ?  Non saprei cosa dirvi; la prima perchè è impegnata a spiegarci su Fano TV come si asfaltano le strade, il secondo perchè tra le tante iniziative che ha organizzato in tutti gli angoli della città non ci si raccapezza più  e gli è venuto un gran mal di testa. Dove sono ? Di che cosa devo parlare adesso?E  alla conferenza sulla Fano romana ha parlato della musica degli anni'60!!!
GODI POPOLO DE FANO: NUN CE SO' LUPI E NUN CE SO'  LEONI  MA C'E' .PURTROPPO  L'ASSESSOR FALCIONI!!!!!( Nella foto )
Ultimora: MIRACOLO!!! Per la Fano dei Cesari i tradizionali due coglioni sono diventati TRE.

giovedì 14 luglio 2011

VORREI NON VORREI MA SE PUOI

Vorrei, sogno,spero,
che una canzone di Battisti
mi accompagni
nel cammino della vita
che mi resta.
Amori e sogni
fin dove arriva la memoria
ed il trascorrere del tempo
ad occhi aperti
sulle sue  note
e sulla sua voce.
Una colonna sonora
vibrante ed intima
che non si fermerà mai
e che fa eco
ogni momento di ogni giorno
sino alla fine delle stagioni.

mercoledì 13 luglio 2011

SILENZIO! PARLA IL FONDATORE DEL CAZZIMPERO

Fanesi di spiaggia, di mare, di città, di fiume, di campagna, di sagre e feste varie! L'ora delle decisioni irrevocabili batte sui cieli di Fano e sulle vostre teste!!!
Il governo demoplutocratico del Bunga Bunga  ha deciso di umiliarci regalandoci un vecchio edificio militare situato nel centro. NOI NON CI STIAMO!!! Noi lo vogliamo pagare perchè non accettiamo carità. NOI PAGHIAMO!!!
" Capo, ma con quali soldi?"
" Taci sovversivo! Rispetta il fondatore del Cazzimpero!!!"
"Obbedisco".
I nemici massonico giudaici di Ancona si rifiutano di dragare il nostro porto che ha più fango che acqua? Ebbene, NOI, dico NOI, anzi VOI, ripuliremo il porto da soli. Ho già dato precise indicazioni al Ministro dei giochi in spiaggia e delle frazioni perchè siano distribuiti secchielli e palette a tutti i sudditi di S.Orso, Bellocchi, Marotta, Cuccurano, Fenile. A turno spaleranno il fango e con i secchielli lo porteranno  da un'altra parte.
" Dove capo?"
" Taci sovversivo! Rispetta il fondatore del Cazzimpero!"
"Obbedisco".
Non ci danno i soldi per il teatro? Ebbene noi costruiremo un Auditorium a Chiaruccia capace di contenere le adunate di 3.500 gagliardetti di feste, sagre, balli popolari, notti bianche e notti folli. E se non basta faremo anche incontri di pugilato e gare di briscola.
Il genio militare e tecnico del ministro dei lavori pubblici  e delle opere mancate mi ha poi suggerito quanto segue:
alla prossima nevicata che bloccherà Fano e dintorni NON, dico NON useremo più ruspe e spazzaneve che fanno perdere tempo e soldi MA... MA... metteremo in azione alcune decine di LANCIAFIAMME!!! Fuoco sulla neve!  E in poco tempo apriremo strade e  percorsi  trasformando il ghiaccio in pura acqua minerale.
Fanesi di spiaggia, di cielo, di mare, di feste e di sagre: L'ORA DELLE DECISIONI IRREVOCABILI batte sulle vostre teste.
Ne sarete voi degni?
" Si capo ma potrei sapere più o meno che ora sarebbe, perchè ho alcuni impegni..."
"Taci sovversivo!!! Rispetta il fondatore del Cazzimpero"
"Obbedisco"

martedì 12 luglio 2011

SILENZIO! PARLA LUI

Fanesi di spiaggia, di cielo, di mare, di fiume, di torrente, di campagna, di periferia....ASCOLTATE. L'ora delle decisioni irrevocabili batte sulle vostre teste.
Abbiamo pazientato abbastanza...ORA BASTA!!! Siamo stanchi di sentir parlare coi pesaresi di fratellanze, di cuginanze, di nepotanze e di altre parentele bastarde! Noi siamo Fano e loro sono Pesaro. 
Siamo stanchi di sentir parlare della nostra città come un paese dove le strade sono piene di buche, i marciapiedi distrutti, i viali massacrati, i Passeggi abbandonati, il porto ricoperto di fango, la viabilità impazzita,  viale Ruggeri mangiato dalle onde,le scuole carenti, i servizi ...pure. E soprattutto dove le corriere non arrivano in orario!!!
ORA BASTA!!!
Ho dato mandato al mio ambasciatore presso il consiglio regionale delle Rape Unite di consegnare al collega pesarese LA DICHIARAZIONE DI GUERRA.
Da domani faremo tutto da soli!!!  Lavorerete di più, qualcuno ( ma pochi)mangerà di meno, chiuderemo la nazionale e l'autostrada e devieremo i treni, coltiveremo il grano nelle aiuole dei giardini , e soprattutto FAREMO FESTE A NON FINIRE.
Fino ad oggi abbiamo tirato la cinghia, ORA BASTA!!!
Il ministro delle feste, dei banchetti e dei divertimenti ha avuto direttive precise: PIU' FESTE, PIU' SAGRE, PIU' NOTTI COLORATE, PIU' CARNEVALE, PIU'PUPI PER LE STRADE,PIU' CICCIA PER TUTTI!!!  E Metteremo busti di bronzo, di cartapesta, di gesso in tutti gli angoli della città, dove capita capita.
E  aggiungo: sin da ora non ci basterà  più la FANO DEI CESARI, che è frutto di una decisione demoplutocratica di un certo sindaco vetero comunista che si chiamava così, ma faremo  LA FANO DELLE ANTONIE, LA FANO DEGLI STEFANO, LA FANO DEI GIORGIO, LA FANO DEI MIRCO, LA FANO DEI MICHELE  e così via.
Ne sarete voi degni???

sabato 9 luglio 2011

MELODIA

I TASTI BIANCHI E NERI SI RINCORRONO
LE NOTE VOLANO NELL'ARIA E SI PERDONO
TRA ANTICHE COLONNE E MARE DI VERDE
E POI RITORNANO PER UNA CAREZZA.
LA FARFALLA SFIORAVA LE ONDE, LEGGERA,
 PAREVA SUONARE UNA MELODIA
MUOVENDO APPENA LE ALI
FORSE CERCAVA AMORE
O FORSE AMORE AVEVA APPENA LASCIATO.
NELL'ARIA TIEPIDA DELLA SERA
CON IL SOLE A NASCONDERSI
DIETRO LE MORBIDE COLLINE
LE MELODIE SI SONO INCONTRATE
IN UN FUGGEVOLE SEGNO DELLA MANO
E LA FARFALLA SI E' POSATA
DOPO L'ULTIMA NOTA.

giovedì 7 luglio 2011

IL FRATE CON IL CORDONE SEMPRE IN TIRO

E' stato condannato a nove anni per aver ripetutamente stuprato una suora ( insieme al suo segretario che di anni ne ha avuti sei).
Sotto sotto padre Fedele era un infelice, anzi! pardon, era un insoddisfatto, soprattutto di sesso. La TV ed i giornali ce lo hanno offerto e dipinto in tutte le salse ( inteso come ballo) : sanguigno, moderno, all'avanguardia (???), inarrestabile. E nelle ore durante le quali, di solito, i fraticelli riposano nella loro spoglia e fredda celletta, padre Fedele andava a visitare la" celletta "di una suora. Perchè? Aveva l'ispirazione. Aveva le visioni, ( forse erotiche), aveva desiderio di comunicare. E giù penitenze e cordone.
Le parrocchiane- badate bene le parrocchiane e non  i parrocchiani- lo hanno difeso sempre, sin dal primo giorno e sino all'ultimo. " Ci mancherai!!!" gli hanno gridato," ci mancheranno i tuoi sermoni, le tue pene corporali, la tua tonaca sempre disponibile" e lui ha gradito ed ha stretto mani, ha baciato guance, ha sfiorato volti, ha preso appunti di nomi e cognomi ( non si sa mai...un domani...). Alla lettura della sentenza del tribunale e poi fuori sulla piazza, padre Fedele ha mostrato tutto il suo carattere sanguigno e maschio. Ha gridato anatemi contro i giudici, contro  i testimoni che hanno parlato contro di lui, contro gli avvocati e, buon ultimo visto che ne aveva tante vicino a sè, contro le suore che lo hanno fatto condannare. Le suorine- per chi ha visto i filmati- non hanno mosso ciglio, non hanno detto A- prese com'erano a parlare al cellulare non si sa bene con chi( perchè anch'esse sono moderne e pratiche). Le suorine, questa volta, sono state loro a cantarla al frate. E il cordone di padre Fedele? Dovrà accontentarsi per un pò di qualche ospite delle carceri, o sennò una bella cura al bromuro.
Ma sono convinto che la storia boccaccesca non finirà qui. Padre Fedele non è uno che si arrende e sta a vedere che lo incontreremo prima o poi in qualche filmato girato nelle ville del bunga bunga!!!

I PALLONI GONFIATI- PALLONCINO ROSA: L'ASSESSORA CUCUZZA

Premessa: forte nubifragio a Pesaro: il vento porta via tutti i palloncini di una festa organizzata dal Comune. Pesaro chiede immediato aiuto a Fano perchè spedisca palloncini gonfiati. Fano risponde immediatamente e spedisce tutti i palloncini gonfiati che ha. Ed è così che il sindaco Aguzzi è rimasto senza assessori!!!

C'è chi mi invita a fare i nomi. Ed io li faccio, cominciando  così.
Palloncino rosa: l'assessora CUCUZZA
Vi ricordate LUI nei cinegiornali LUCE? Lui era sempre presente: pronto a battere il grano a torso nudo, a dare la prima picconata per abbattere vecchie case, a mettere la prima pietra della ricostruzione vestito da muratore, era alle stazioni ferroviarie, all'improvviso, per controllare se i treni arrivavano in  orario. Nelle giuste proporzioni e senza nulla togliere, L'ASSESSORA CUCUZZA me lo ricorda molto da vicino nelle sue apparizioni televisive.
Nevica che Dio la manda? Tra spazzaneve e autocarri spargisale, tra uomini della protezione civile e operai spezzati in due dalla fatica...chi ti appare? LEI, riparata solo da un vecchio ombrello, fronteggiata dal povero operatore di Fano TV armato di telecamera e microfono, sfida la tormenta parlando ai fanesi; spiega tutto, indica, promette, esorta, calcola le ore che è in giro per i sopralluoghi, quasi vorrebbe lei stessa pilotare le ruspe.
Piove che ci affoga e affoga tutta la periferia? Sotto il diluvio universale, tra fulmini e saette, tra fiumi di fango e di acqua color Paolo Conti, chi c'è in mezzo alla strada, riparata sempre dal solito vecchio ombrello che non ne può più? LEI, sempre lei. Davanti alla solita telecamera ed al solito microfono sempre disponibili di Fano TV , promette, spiega le ragioni del disastro, invoca interventi regionali, provinciali, assicura tutto il suo impegno.
Per una volta dragano per tre o quattro giorni il porto? Fano TV è pronta a riprendere l'evento  ma...chi c'è in cabina vicino al manovratore, tra cavi di acciaio e bracci meccanici , che parla al microfono? L'ASSESSORA CUCUZZA. Sempre lei.
E arriviamo  a questi giorni. Finalmente si asfaltano tre o quattro strade della nostra povera Fano, altrimenti ricche di buche e di avvallamenti. La prima via ad essere interessata ai lavori è viale Battisti, quello che dalla città porta in Sassonia. Tra bitume fumante e bollente, schiacciasassi alla Terminetor, tonnellate di pietrisco, indovinate un pò chi c'è davanti alla solita sfigata telecamera ed al solito microfono? LEI!!! In questo caso entra anche nei particolari tecnici, nella illustrazione delle operazioni ed anche se qualche chilo di bitume infuocato invade le sue estremità e asfalta anche i suoi piedi, lei non batte ciglio e non si ferma.
A quando la prossima apparizione? E quando apparirà nel posto disastrato, questo diventerà luogo di culto? Veramente c'è da credere che l'assessora non sia Una Cucuzza, ma tutto il cucuzzaro!!!