domenica 6 marzo 2011

MESSAGGI DAL MARE

Il mare sussurrava appena mentre camminava lentamente sulla spiaggia facendosi sfiorare dall'acqua. Che bella serata, era, stranamente tranquilla e silenziosa, tiepida come ad annunciare una primavera che era però ancora lontana. Le luci dei fari, dei lampioni, delle case, dei cantieri segnavano sulla superficie del mare lunghe pennellate dorate che dai moli del porto e delle passeggiate formavano strani disegni in movimento, giocando con le ombre di un tramonto oramai segnato. Quante volte aveva fatto quel percorso, sia d'estate sia d'inverno, da un molo all'altro  ma senza mai oltrepassare il ponticello che portava all'Arzilla e quindi all'altra spiaggia. Quante volte, avanti e dietro senza fermarsi mai, guardandosi attorno, volgendo gli occhi verso l'orizzonte e poi  verso Pesaro e viceversa muovendo lo sguardo sulle barche del porto, sui moli, sui quadrati da pesca, il faro. Se  succedeva di giorno passeggiava guardando a terra o al limite dell'acqua. Gli piaceva curiosare tra le cose che si trovavano sulla sabbia, magari appena portate dal mare o gettate lì chissà da quanto tempo. Conchiglie, resti di pesci, granchi, alghe, pezzi di legno, oggetti, bottiglie, c'era di tutto. Qualche volta era stato sfiorato anche dall'idea di poter trovare una bottiglia con dentro un messaggio.Uno scritto misterioso, venuto chissà da dove e mandato chissà da chi.  Come nelle favole o al cinema- diceva tra sè e sè sorridendo-  eppure nel dubbio ed incredulo, non tralasciava mai di guardare, muovendo le bottiglie con un bastone. Perchè, non poteva accadere che prima o poi..?.;i giornali qualche volta ne avevano parlato e lui aveva letto con interesse per vedere se ...ma erano state sempre cose di poco conto, soprattutto giochetti fatti da scolaresche. Chissà, poteva sempre sperare, tanto non costava nulla. E seguitava a camminare, lento, in riva al mare, avanti e indietro, accompagnato dal sussurro lieve delle onde, e da un'aria mite che sembrava primavera.

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