martedì 29 marzo 2011

IL MITICO BAR DI ANGELO( BEAURIVAGE)

Era bello andare al mare d'estate e sapere che il bar di Angelo c'era, era lì ad aspettarti: mattina, sera, notte. Il mitico bar di Angelo (Tombari), alla spiaggia Lido, anzi! al centro della spiaggia Lido, nell'esagono di cemento e pista in legno a coprire la sabbia, e le cabine moderne che avevano sostituito le vecchie  e malandate, con i disegni colorati di figurine stilizzate progettate e realizzate dall'artista Schiavo, molto nota a Fano. Io e la mia compagnia avevamo la fortuna di avere la cabina proprio nella fila che confinava con il bar e quindi...erano due passi. E via, sempre  da Angelo per una bibita, per un gelato, per uno spuntino, per fare quattro risate, per ciondolare sulle sedie e chiacchierare. Angelo era molto simpatico, fanese puro, quindi geniale ma anche con la battuta sempre pronta e spesso tagliente da lasciarti a bocca aperta. Accettava ma rimandava, raramente eri tu l'ultimo. Essendo proprio al centro spiaggia ed in zona frequentatissima da fanesi e villeggianti, il bar era quasi sempre strapieno, tanto da essere costretti ad aspettare in piedi nell'attesa che si liberasse qualche tavolo. Non minuti ma a volte ore. Erano le splendide serate d'estate fanesi, con il passeggio affollato e continuo, con la gioventù che si accontentava di poco, strapieno di ragazze ( milanesi, romane, perugine, venete, molte straniere di Ghermania)ed un via vai che andava dalla cima del porto - a levante- sino al moletto dell'Excelsior a ponente, un serpentone lungo centinaia di metri. Molte persone non avevano soldi da spendere e quindi l'unico lusso era il cono di gelato da consumare lentamente, il più lentamente possibile per farlo durare a lungo. Noi avevamo mano libera soprattutto al mattino, quindi, quando la maggior parte della gente era in spiaggia. Facevamo il bagno, prendevamo il sole e poi tutti da Angelo, ragazze comprese, con i loro splendidi bikini. Belle ragazze e spiritose. Angelo poi aveva una marcia in più rispetto ad altri locali del Lido: aveva il juxe box. Da impazzire! Eravamo sempre lì a mettere monete ed ascoltare ritmi e canzoni di moda. Quanti soldi avremo buttato in quella splendida macchina infernale! Tanti. Gino Paoli, Mina, Sergio Endrigo, Peppino di Capri, Paul Anka, i Plathers, Belafonte, e via di questo passo. Mentre noi ascoltavamo dischi,Angelo lavorava senza sosta per prepararsi alle ore infernali della sera ; ma se gli girava cominciava a brontolare e ci faceva smettere senza tanti complimenti. Era fatto così. La sera, dopo cena, si tornava vestiti da fighetti, e le ragazze portavano vestiti colorati e scollati ( ma senza esagerare). E via per tutta l'estate, sino a che l'autunno non faceva sparire tutto, lasciandoci soli tra pioggia ed i primi freddi. Nell'attesa di una nuova estate al mare.

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