Ci eravamo conosciuti da ragazzi; abitava nel palazzo antico ad angolo tra via S.Francesco e via Nolfi; il babbo aveva una impresa di legnami nei pressi del deposito autobus di Vitali. Siamo stati nella stessa " compagnia" per diverso tempo, per molti anni frequentandoci sia d'inverno sia d'estate. Andavamo spesso a ballare ed ancor più spesso organizzavamo feste in casa sia dell'uno sia dell'altro a seconda delle disponibilità dei genitori. Ne abbiamo fatte persino nei locali dove il babbo aveva l'impresa, tanto ci piaceva.E poi le interminabili e obbligatorie serate in pizzeria, da Franco, a centinaia sia in città sia al mare. Teneva molto alla persona e vestiva sempre con cura ed i genitori non gli facevano mancare nulla.
Ad un certo anno mentre noi andavamo in bicicletta o al massimo in motorino( o vespa o lambretta) lui si presentò al mare dove di solito ci incontravamo, in una primavera di sole,a bordo di una macchina nuova di zecca,decappottabile, color topo, interni di pelle rossa, (750 spider) che lasciò tutti noi di stucco.
Studiava e leggeva molto,appassionato di cinema e di spettacoli, aveva già in mente quel che poi avrebbe fatto " da grande". Salto tutti gli altri particolari per arrivare al momento in cui si mise a scrivere di teatro, vinse premi, si laureò, seguitò a scrivere, spinto anche da altri amici, tentò la grande avventura a Roma. Riuscì ad entrare nel grande giro della televisione e non ci mise molto a farsi valere. Fu autore di grandi servizi di successo su personaggi famosi nel mondo, di teatro, di cinema, viaggiò in America, in Inghilterra,in Francia ed in altri paesi.
Collaborò per molto tempo con Pippo Baudo nelle sue fortunatissime trasmissioni, poi con la Venier ed altri.
Ed era ancora presente anche di questi tempi, collaborando per le trasmissioni di Giletti.
Era un mondo che conosceva bene,quello della TV e quando, raramente, tornava a Fano me ne parlava non sempre in tono lusinghiero.
Credo, comunque che abbia fatto la vita che gli piaceva; è stato un'anima un po' inquieta, non sempre fortunato con la sua salute ma non mi aspettavo di certo la sua morte che è avvenuta forse per infarto.
Un paio di volte si propose per venire a Fano a dare un suo contributo alla vita culturale della città, soprattutto nel teatro ma...come si sa, da noi i cervelli non fumano( e si preferisce usare i mediocri locali purchè dicano sempre sì e portino anche voti )e lui rimase tranquillamente a Roma.
Lascia a Fano alcuni amici, questo è certo.
Secondo le sue volontà, verrà cremato e le sue ceneri resteranno a Roma.
Caro Marcello, leggo con ritardo il tuo blog e il ricordo di Bruno Longhini, che, molto meno di te, ho avuto modo di frequentare e conoscere negli anni Sessanta, quando ancora abitavo a Fano, come tu certamente ricorderai. Ne ho poi seguita la carriera, attraverso varie e sporadiche notizie, cioè a grandi linee. Ti ringrazio dell'affettuoso ricordo che hai pubblicato nel tuo blog. In questi ultimi anni sono morti altri amici e conoscenti dei miei anni giovanili fanesi, fra i quali Paolo Carboni. Di questi, come di altri che pure ho conosciuto, ma frequentato assai meno, come Gianfranco Faroni, Augusto Spadoni, Bruno Radicioni, Aldo Deli, mi sono stupito di vedere come, nei vari siti di notizie fanesi (e giornali fanesi o con cronaca di Fano), ho trovato solo qualche raro e generico riferimento, ma non schede biografiche puntuali e complete di date e notizie sulla vita e l'attività. Mi dispiace vedere questa mancanza di memoria storica e disattenzione alla cronaca precisa. Carissimi saluti e auguri per la tua attività e la tua poesia. Se vuoi, mi piacerebbe ricevere tue notizie direttamente, al mio indirizzo mail: luciago@tiacali.it
RispondiEliminaCiao, Luciano Aguzzi
Correggo l'errore di battitura:
RispondiEliminaluciago@tiscali.it
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luciano.aguzzi@alice.it