Dall'ovale con foto
sguardi persi nel vuoto
sorrisi di un tempo
spenti nel marmo
fiori e piante
di plastica
che sembrano veri
non c'è più tempo
per chi è andato
la fretta uccide
anche il ricordo.
In terra le zolle
appena mosse
segno di un arrivo
che non avrà ritorno.
Gli uccellini
cantano sui cipressi
fanno il nido
preannunciano
nuove vite
dove ci sono solo
anime
siamo ancora capaci
di piangere?
Mi sento perso
in questo silenzio
quasi irreale
preso dalla memoria
e dai ricordi
tra le pietre di marmo
ed i fiori
che sembrano veri
squilla un cellulare
e lei risponde sorridendo
dicendo sciocchezze
mentre sistema un vaso
parlando al vento.
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