giovedì 30 gennaio 2014

PASSANO GLI ANNI...UN CASO PERSONALE

Lo confesso, oggi è un caso personale ma può essere certamente anche un pensiero comune nel momento in cui, altri amici/amiche come me si sono trovati e si trovano nella stessa condizione. 
Dopo più o meno 40 anni oggi va in pensione il mio medico di famiglia e mi(ci) lascia nella " disperazione" di trovarne un altro, di individuare a chi dovrò affidare la mia salute, di chi  dovrò fidarmi per i prossimi anni. Scelta non  facile, soprattutto per me che ho avuto sempre e solo quello e che non conosco altri medici se non per sentito dire.
Ma il saluto/distacco diventa ancora più pesante perchè Paolo ( tanto vale dire il suo nome e cognome Bargnesi) non è stato solo il dottore disponibile nei momenti di malattia e di ricette ma anche e soprattutto un amico che conosco sin dai tempi della giovinezza ed al quale mi sono affidato non appena ha aperto il suo primo ambulatorio a Fano, nei pressi dell'Arco d'Augusto.
Bravo, paziente, pronto ad ascoltare i miei lamenti e quelli dei miei familiari, disponibile e affine anche in certi interessi extra professionali come l'antiquariato ed altro.
E, come dicevo, soprattutto un amico.
Il medico di famiglia è importantissimo perchè è l'unica persona al mondo alla quale affidiamo e confessiamo le nostre debolezze, i nostri mali, le nostre preoccupazioni, i nostri piccoli segreti, tutto quel che riguarda la nostra sfera personale. 
E se a questo aggiungiamo che in questi lunghissimi anni Paolo mi è stato vicino- non solo come medico- quando se ne sono andati prima mio padre, poi dopo diversi anni mia madre ( nelle vicende tristi e dolorose) ma anche quando è nata mia figlia, quando ad ogni suo starnuto gli chiedevo preoccupato se " mi dovevo preoccupare"...si capisce bene che la sua disponibilità è andata ben oltre il dovuto.
Oggi se ne va in pensione ed io dovrò per forza rivolgermi ad un altro e fare tutta la trafila burocratica per avere il dottore che mi cura e mi scrive le ricette.
Ma come potrà mai questo nuovo sostituire l'amico?
Mai. Ma ho già trovato il compromesso. Ufficialmente avrò il mio medico di famiglia cui mi rivolgerò comunque con fiducia e stima perchè così è giusto che sia ma...( e Paolo è stato avvertito dal sottoscritto) io ogni tanto, quando ne avrò bisogno, gli farò una bella telefonatina per chiedergli consiglio. Insomma, mi dovrà sopportare anche in pensione.
E poi: siamo amici o no?
Grazie Paolo per tutto e per la pazienza.

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