Struggente è il desiderio
di rifare la strada del tempo
andato e perduto per sempre.
Quando per mano si andava
a piccoli passi nei vicoli del paese
dove tutto sembrava grande
e gigantesco, persino il gatto
o il vaso di fiori posto
negli ingressi delle case.
E l'asilo, il giardino
pieno di alberi
che toccavano il cielo.
Le vecchie case,
il selciato sconnesso
gli anziani con il sigaro in bocca
le donne sempre di corsa
e la domenica mattina alla messa
in una chiesa immensa
il coro e l'organo che suonava
facendo sognare il paradiso.
Odori, profumi, sapori, voci
alberi fioriti, dolci fatti in casa,
la legna che brucia nel camino
il caldo e la stanchezza della sera,
ed infine il sonno sereno,
improvviso che faceva ripiegare
il capo sul tavolo,
con le braccia piegate
a fare da cuscino.
La mamma che ci portava a letto
e i grandi, finalmente soli,
che parlavano di cose
che noi non avremmo mai capito.
Nessun commento:
Posta un commento