domenica 9 febbraio 2014

IL BALLO...DA FERMI

Giradischi portatile, ultima novità della tecnologia, con caduta automatica del disco e musica a ripetizione per molti, molti minuti. La casa messa a disposizione da qualche amico che aveva la fortuna di avere i genitori " o generosi o comprensivi o impegnati altrove". Dolcetti e bibite ( paste e aranciate) acquistate in una pizzeria-forno che stava in cima al corso, dove costavano di meno; tam tam tra noi amici e le ragazze che di solito formavano la compagnia ma benvenute erano le novità che venivano perchè amiche delle amiche, lingua di fuori e occhi sbarrati se erano anche carine e simpatiche. Arrivavamo nel luogo dell'incontro a piccoli gruppi, per non farci notare troppo, le fanciulle in due o tre per volta, in certi casi anche per farsi coraggio, perchè erano venute rigorosamente di nascosto senza dire nulla ai genitori. Ora  pomeridiana: 15,30 / 16 l'ora del cinema. Quando eravamo un numero accettabile, dopo le chiacchiere, si mettevano su i dischi e si cominciava a ballare.
Quasi sempre le coppie erano belle e formate pur senza niente di ufficiale ma magari solo per simpatia. Cadevano i vinili sul piatto, andavano i ritmi veloci ed i passi di moda, come ieri, come oggi, come domani.
Pastarella? Si grazie, aranciata, battute, risatine, occhiatine, il leggero trucco delle fanciulle che andava ogni tanto rinfrescato. Noi  amici  in attesa che passasse il tempo e si facesse buio. Poi arrivava il momento giusto. Si accendeva la luce e si cominciava a mettere sul giradischi ritmi più lenti e canzoni romantiche: Endrigo, Gino Paoli, Mina,Vanoni, qualche americano. Le coppie si formavano, i passi erano impercettibili, la classica mattonella. Guancia a guancia, infuocate, mano nella mano, occhi chiusi e, finalmente, una mano ruffiana che spegneva la luce. E si andava nel mondo dei sogni, per tanto tempo sperando che non finisse mai.
Una delle canzoni che mi piaceva di più era" I cant help folling in love vith you" ( spero di aver scritto bene) di Elvis Presley. Che momenti fantastici! 
Non bisogna vivere di ricordi, dice giustamente qualcuno ma i ricordi aiutano a vivere, dico io. Eccome!

Strana coincidenza!!! Ne La vecchia Fano è stata postata ieri la foto che compare in questo blog. E si vede proprio la pizzeria-pasticceria che cito  sopra. Pizzeria da Pietro!!!

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