che si muovevano nella
scarsa luce della sera
andavano e venivano
come nei sogni agitati
dei bimbi che hanno pianto
prima di addormentarsi;
si proiettavano sui muri delle case,
sugli alberi del lungo viale
sulla strada lucida d'asfalto,
andavano oltre il buio
per finire non si sa dove.
C'erano nell'aria profumi
e odori strani di uomini
e di animali sconosciuti,
di sudore, di spezie,
di olio fritto e grasso, di vino;
nel giardino, oltre la siepe,
si sentivano risate sguaiate
grida, voci di donne,
e sporcizia ovunque
a segnare una giornata
che non finiva mai.
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