giovedì 28 aprile 2011

DENTIERE AL VENTO

E' stata una vera e propria rivoluzione di costumi, di usi, di società. L'avvento delle due ruote elettriche o, meglio, delle biciclette elettriche ha cambiato totalmente ed in pochissimi anni la vita e la sopravvivenza di centinaia, migliaia di persone anziane, di piccoli,medi, grandi invalidi, di nonnette e nonnetti oramai destinati ad essere ( e stare) nell'angolo, ai margini, ai limiti, anche se amorevolmente- e non sempre- aiutati e supportati da figli, figlie, nipoti vari. E' stato il ritrovare, lo scoprire l'uso della propria libertà, della propria indipendenza. Perchè sino a quel momento l'unico mezzo a disposizione era la classica, intramontabile ma faticosa ed in certi casi faticosissima bicicletta. LA BICI. E bisognava pedalare, non c'era scampo. Tanto che molti anzianotti, in sù con gli anni e con gli acciacchi, la usavano non per spostarsi da un posto all'altro pigiando sui pedali ma seplicemente spingendo a piedi ed utilizzandola come portaspesa, porta borse, porta pacchi. E spingi... e spingi. Poi il MIRACOLO. LA BICI ELETTRICA. Niente più fatica, niente più sudore, niente più invalidità ed acciacchi. E' stato un universale ritorno alla giovinezza, agli ardori del passato, alla gioia di vivere, al ritrovato senso di libertà, superando i modesti confini del proprio quartiere in cui erano stati relegati sino a quel momento. Settantenni, ottantenni, forse anche novantenni, donne e uomini, invalidi di tutte l'età e di tutte le religioni hanno conosciuto la modernità del motore elettrico, la spensieratezza del vento in faccia, l'ardore e...l'ardire di andare lontano, di superare ogni limite. Via col vento! A tutta birra, sorridenti, dentiere che sfidano la velocità, i semafori, gli stop, gli incroci. Via via, sembrano dire, abbiamo fretta, non abbiamo tempo da perdere. Sfrecciano come tordi lungo le strade cittadine e di periferia, non sai mai che direzione prendono, se a destra o a sinistra della carreggiata. Ma vanno liberi e felici. Non sanno esattamente che velocità tengono perchè se lo sapessero...rimarrebbero pietrificati ( quasi i 30 km all'ora), eppure rarissimamente si è sentito e si sente parlare di incidenti. Hanno chiaramente un santo dalla loro perchè altrimenti non si spiegherebbe questo fatto. Forse San Cristoforo... Dobbiamo essere contenti: lasciamoli vivere e sorridere per questa ritrovata giovinezza.

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