Era un'oasi di verde e di ombra negli assolati mesi estivi per chi frequentava il Lido; un unico rifugio alla calura in tutto il lungomare. Chiamarli giardino è esagerato e non rispondente a verità: era un quadrato di alberi contorti e sofferti, posti l'uno vicino all'altro quasi senza ordine, alberi " da mare" nati per poter vivere in un ambiente ostile come quello marino e per questo piegati dalla bora e dai venti invernali, ma resistentissimi ,alternati a qualche aiuola. Si trovava quasi a metà del lungomare, a pochi metri dal bar Lido e naturalmente a poca distanza dalla spiaggia. Ma quello che era importante e conteso anche a suon di litigate, certe volte, era la presenza di preziose panchine in legno dove si poteva riposare, gustare un gelato,chiacchierare, leggere il giornale e volendo anche dormicchiare e fare la pennichella. E non si pagava nulla! Nei giorni festivi era come un girone infernale perchè ai fanesi si aggiungevano le numerose schiere di perugini ( cosi venivano genericamente chiamati tutti i forestieri della gluppa) che facevano la fila nei pressi delle panchine nella paziente attesa che si liberasse qualche posto. E succedeva, quindi, che le famigliole fossero costrette a dividersi e sedersi su panchine diverse, certe volte lontane tra loro. Ed allora erano grida, richiami, corse di bimbi avanti e dietro per tenere i contatti.Minuti di sosta? No, ore. Perchè molti avevano con sè il pranzo, molti attendevano le corriere per tornare in Umbria che avevano il capolinea proprio alle spalle del giardino, molti stanchi ed accaldati, completamente vestiti, cercavano refrigerio e riposo. Ma come ci si stava bene! Con un unico, piccolo ma fastidioso difetto. Che certi giorni, dagli alberi "piovevano" sulle persone in panchina, grappoli di piccoli animaletti verdi e trasparenti, poco più grandi di moscerini ma assai fastidiosi. Peccato! Ma non si poteva chiedere tutto senza pagare nulla.Oggi ci sono le disinfestazioni; c'erano anche allora, intendiamoci bene, ma forse qualcuno aveva tirato avanti senza spruzzare.E la zanzara tigre dei nostri giorni è molto peggio.
Nelle due foto: i giardinetti del Lido molti anni fa ma in due momenti diversi. Quella in bianco e nero è precedente.
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