venerdì 22 aprile 2011

FIORI E PIETRE

Ci potevi contare, estate ed inverno, primavera ed autunno, sole o pioggia, caldo o freddo, era sempre lì, nell'angolo, con il suo banchetto coperto di fiori e nello sfondo le antiche pietre dell'arco di Agusto. Era la "stazione delle corriere" a cielo aperto perchè Fano, sotto questo profilo,è stato sempre il terzo mondo; un punto di arrivi e di partenze, di passaggio e di passeggio e tra una corriera e l'altra tra uno scendere e salire di fiumane di gente, di studenti, di impiegati, di casalinghe, di operai, sullo sfondo e nella visuale c'era sempre lei: LA FIORAIA. Non ti potevi sbagliare perchè c'era solo lei e sempre lei, credo si chiamasse ( e si chiama ancora spero) Maria. Per quanti anni l'ho vista in quell'angolo a sistemare i fiori,  a pulire, a rinfrescare, a trasportare secchi d'acqua e, naturalmente, a preparare mazzi per i clienti. Tutti, prima o poi, si sono affacciati al suo banchetto ed hanno acquistato garofani, rose, margherite,verdura. Pensieri ricordati all'ultimo minuto, omaggi floreali  nati lì per lì, mariti e fidanzati di corsa, consigli per i più indecisi, ce n'era per tutti. Ha scandito con la sua presenza stagioni, mesi, anni. Faceva parte del paesaggio, tra Pincio, Chiesa di San Michele, Arco e Porta Maggiore. Poi è sparita.Forse aveva cambiato posto, forse era andata in pensione. Non lo so ma una cosa è certa: è sparita l'unica bella macchia di colore che c'era in quell'orizzonte di cielo.

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