domenica 4 novembre 2012

CARA AMICA TI SCRIVO...

Cara amica 
ti scrivo perchè ho tante cose da dirti ma preferisco mettere -come si suol dire- nero su bianco piuttosto che parlarne a quattr'occhi con te nel caso in cui dovessi incontrarti una prossima, sfortunata volta.
Dunque ci siamo rivisti al mare, in questa mattinata autunnale per purissimo caso, avendoti io perso di vista da tanti tantissimi anni; da quando, direi più o meno, dopo aver fatto due o tre figli praticamente di fila, hai giustamente abbandonato la nostra " compagnia" per fare la mamma e la sposa.Quindi...parliamo di decenni. Eri una bella, gustosa ragazza, e credo di poter dire-senza essere smentito- che più o meno piacevi a tutti i maschietti del gruppo ma uno solo era stato il privilegiato che è poi stato per sempre tuo fidanzato. Noi, comunque avevamo le nostre e quindi non c'è mai stato conflitto. Abbiamo passato tanto,tanto tempo insieme, mesi e mesi se non addirittura qualche anno. Andavamo d'accordo, eravamo affiatati, tutti simpatici, pieni di voglia di vivere e quindi: pranzi, cene, feste da ballo, cinema, puntate a Pesaro, dischi e musica, giocate alle carte e quanto altro per trascorrere felicemente le giornate di festa perchè, per il resto, tutti avevamo lavoro e quindi...
Bene.
Dunque, camminando per il lungo mare e poi sul moletto di levante, ci veniamo incontro senza rendercene conto. Praticamente solo quando ci troviamo di fronte l'uno all'altro, ci siamo guardati di sfuggita, poi con un pochino più di attenzione e poi-riconoscendoci- ci siamo calorosamente salutati con un bell'abbraccio.
Devo dire, con tutta sincerità che, in definitiva, ti mantieni ancora bene, sei una bella signora, elegante-sportiva( come eri allora), bel sorriso e viso assolutamente non segnato dal tempo. Insomma: tutto ok!. Ci scambiamo i soliti convenevoli,  tuo marito, i tuoi figli, dove abiti, cosa fai, lavori; e tu mi chiedi più o meno le stesse cose: tua figlia, cosa fai, ancora lavori, ancora scrivi nei giornali ecc. Tu rispondi: tuo marito ti ha lasciato da tempo per una più giovane, i figli sono fuori  per lavoro, abiti  a qualche chilometro da Fano, in città vieni raramente, non lavori.Io ti dò le mie risposte e poi, ahimè! tanto per concludere il giro mi viene educatamente di chiederti:" e come stai?". Non l'avessi mai fatto! Era proprio ciò che ti aspettavi da me per trascorrere la mattinata. 
Ti sei piantata bene sui piedi, viso a viso a distanza ravvicinata e aprendo le cascate del Niagara mi hai inchiodato sul terreno del Lido per più di un'ora descrivendomi per filo e per segno con sintomi, disturbi, impicci, medicine, dosi, orari, ricoveri, corse al pronto soccorso, una lunga e tragica sequela di malanni ( alcuni dei quali anche un pò schifosetti) che ti affliggono  da anni.
Ed ogni volta che ho tentato di arginare l'uragano con " ti ricordi quanto ci divertivamo a..." tu hai fatto finta di niente, massacrandomi sino all'ultimo secondo. Ho conosciuto cosi malattie per me sconosciute, sintomi da rabbrividire(  " e non ti dico niente quando ho certi momenti intimi!") medicine africane, alternative, erbario,disgrazie fisiche da medioevo. 
E' stato solo quando, all'improvviso, mancandoti il fiato per qualche attimo, sono riuscito finalmente a scappar via di corsa salutandoti con la mano mentre il colore del tuo viso stava passando dal bianco latte al rosso fuoco per mancanza di ossigeno.
Non mi hai risposto perchè non potevi; ti giuro che non importa ma voglio fartelo sapere con questa mia. 
Cara amica, spero proprio di non incontrarti mai più. Mai più!Ma nel caso dovesse, per disgrazia, succedere ancora, ti prego gira alla larga da me, cambia strada o torna indietro, te ne sarò grato per tutta la vita. Addio!!!

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