mercoledì 14 novembre 2012

CINGUETTII ...DA PASSEROTTO

 LEI.
Ha in  mano il cellulare ultimo modello, quello che costa di più e che non è più un telefono ma un kit di foto, video, computer, internet, bluetooth, insomma un tutto extragalattico, è seduta al bar, sullo sgabello alto, gambe accavallate, belle, gonna corta, abbronzata, indosso è tutta una firma ( poi magari comperata dai vu cumprà), parla , anzi! cinguetta nella sua scatoletta ultrapiatta bianco latte, ciu ciu ciu ciu, sorride, è tutta un brodo, con la mano sinistra si accarezza le chiome lunghe, qualche volta arrotola tra le dita un ciuffo di capelli, con eleganza, con sensualità, sicuramente pensa di accarezzare il suo "lui" che è dall'altra parte in ascolto. Ogni tanto sorseggia un intruglio colorato di rosso, sicuramente per rinfrescare la sua ugola da passerotto ma anche per fare scena. Ciu ciu ciu, e sorride un po' ebete, agita il capo a sinistra e a destra facendo ondeggiare la morbida chioma e sorride ancora, ride, parla sottovoce per non farsi sentire da coloro che sono seduti vicino a lei. Lei pensa che nessuno abbia capito con chi parla!!! Noooo!!!
Sbircia anche l'orologio, i minuti passano in fretta, l'ora del caffè è quasi giunta al termine, deve tornare in ufficio, uffaaaa!!! Il cinguettìo negli ultimi minuti diventa sempre più miagolìo, fa le fusa, sospira nell'ultrapiatto, lui dall'altra parte sente il suo caldo alito nell'orecchio ( oggi i cellulari fanno miracoli) , allunga la bella gamba nuda per scendere dallo sgabello, poi l'altra, è in piedi ma non molla l'apparecchio, sembra un moribondo all'ultimo respiro, soffia un bacio e finalmente chiude la conversazione. E' triste, deve tornare a lavorare, potrà richiamare l'amico solo all'ora di pranzo ma non è sicura; se con lui ci sarà anche la moglie...meglio non rischiare. E allora l'attesa sarà più lunga e dura. Meglio non pensarci. Si accende una sigaretta e va.
LUI
E' seduto al bar con un amico, sorseggia un intruglio colorato, sul tavolo due quotidiani uno dei quali è 24 Ore,parla al cellulare, ultimissima generazione, nero; ogni tanto, tra una parola e l'altra sbircia i giornali e legge; sorride
con la bocca leggermente tirata da un lato ( alla Clark Gable), cinguetta con voce a toni bassi, suadenti, è sicuro di sè, anche troppo, scambia occhiate con l'amico, fa cenni chiarissimi con la mano libera, improvvisamente scoppia a ridere gorgogliando di gola evidentemente per una spiritosata detta dall'altra parte, poi ancora a voce bassa, sembra quasi leccare il cellulare, tanto è preso nella sua funzione di sessualinterlocutore. La conversazione prosegue per diversi minuti, lui si muove sulla sedia, beve, legge, fa lo scocciato e lo lascia capire bene al collega che gli sta di fianco ma la sua voce resta suadente e intrigante.
E' vestito da fighetto: jeans strettissimi blu, scarpe nere a punta, camicia a righe e giacca blu, abbronzato, occhiali da sole sulla fronte, orologio di grandi dimensioni al polso, forse falso Rolex, alcuni bracciali colorati escono dai polsini, è un figurino. L'amico fa cenno di guardare l'ora, si sta facendo tardi, devono tornare in ufficio,a lavorare. Lui bisbiglia qualcosa nel cellulare, fa capire a LEI che deve troncare quel cinguettìo amoroso, sussurra piani piano un " ciao ciao ma questa sera non posso"; chiude ed alza gli occhi al cielo:" non ne potevo più" dice rivolto  al collega. "  Non mi da pace, cacchio! se si accorge mia moglie sono fottuto!" e ride contento. In fondo la situazione gli fa molto piacere. E' bella la vita! 

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