domenica 11 novembre 2012

IL VIAGGIO

Nel treno della fantasia, ad ogni stazione uno sguardo
gente che arriva e gente che parte, senza bagagli
in fila a salire nei vagoni, forse non sanno dove vanno
prendono posto in silenzio e guardano fuori dai finestrini
al segnale si muove lento il treno come se facesse fatica
a lasciare il luogo dove si era fermato poco prima
e poi via via  prende velocità e scorre sui binari
tirati a lucido dal tempo, dal rincorrersi delle ruote.
Si susseguono dietro i vetri paesi e campagne
alberi, strade, tratti di mare, traffico di auto e di mezzi
spicchi di cielo e nuvole, uccelli che volano e lontano
colline e lunghe file di alberi che tracciano curve linee
sopra l'orizzonte che appare e scompare come per magia.
E di nuovo una stazione, il treno perde velocità, rallenta
uomini, donne,bambini si preparano a scendere, aspettano
che i vagoni siano fermi del tutto e che si aprano le porte
poi comincia l'uscita, uno dietro l'altro, in fila senza guardarsi
e dall'altra parte si incrociano con quelli in partenza.
Avanti e indietro, indietro e avanti, stazione dopo stazione
quelli che vanno e quelli che vengono senza conoscersi
e senza sapere mai chi hanno avuto vicino
 lungo tutto il viaggio, figure anonime senza volto.
Quanto è durato il tragitto, da quando è partito   
a quando è arrivato?Nessuno lo sa, nessuno vuol sapere.
Il tempo, è stato il tempo necessario e non serve chiedere.
Le stazioni sono tutte uguali, anonime, fredde,senza segnali
e la gente va e viene, sale e prende posto,senza bagagli,
in attesa di scendere quando è giunta a destinazione,
per tutta la vita a cercare una meta,senza sapere il perchè.




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