sabato 3 novembre 2012

SCONFORTO, DOVE TI PORTO?

Lo noto e lo avverto: anche tra i miei amici, tra le mie amiche regna ( non tanto stranamente) una vena di sconforto mista a rabbia e rassegnazione. E non credo sia tutta colpa di questo mese, nota e scontata anteprima di un inverno che non sappiamo come sarà ma certamente freddo, nero, e senza quattrini. No! Non è colpa di novembre; eppure non vedo volti allegri in giro, i discorsi sono quasi tutti improntati al pessimismo e a poco serve tirarsi su con qualche paliativo( ognuno ha il suo) perchè tanto, poco dopo, stai peggio di prima. Certo il mondo non se la sta passando troppo bene ( uragani, guerre, miserie, elezioni importanti, scontri e oriente che bolle che una lava infernale) e questo sicuramente sotto certi aspetti condiziona anche la nostra vita in questa Italietta che è da una parte tutto un carnevale di maschere e di pupi e dell'altra una tragedia di ladri e di misfatti che portano ad avere l'umore nero anche quando vorresti essere, per qualche attimo, felice.
C'è sconforto in giro, anche a Fano, in questa cittadina marchigiana che avrebbe potuto avere molto ma che ha, invece, poco o nulla per l'insipienza e la incapacità di molti -presenti e passati-assommate spesso alla tradizionale indifferenza dei fanesi che si fanno sentire solo quando l'impiccio gli arriva proprio davanti alla porta di casa, sennò... 
Le amiche e gli amici non sanno più a che santo rivolgersi, sia per risolvere i problemi di casa e di famiglia, sia per quelli più generali della vita quotidiana e del buon vivere.
Sorvolo sulla situazione di Fano in generale ( strade, buche, servizi, verde, traffico, viale Ruggeri, piste ciclabili, ospedale. ecc.) ma immagino che il pessimismo e l'acredine sia dovuti alla impossibilità di poter in qualche modo incidere personalmente ed intervenire per essere ascoltati e nei limiti del possibile soddisfatti.
Nessuno ti ascolta, nessuno propone e chiede il tuo parere, il tuo consenso o dissenso, nessuno tiene conto della tua necessità e delle necessità della comunità. Solo chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere tra maggioranza e minoranza, tra i partiti che "comandano" e quelli che sperano di comandare la prossima volta. A sentirli sono loro sempre i più bravi, sempre e comunque. E allora perchè Fano é ridotta cosi? La sinistra ha amministrato per tanto tempo, poi è arrivato il fenomeno Aguzzi, ex comunista e poi capo di una lista civica( La tua Fano) cui si sono aggregati berlusconiani, casiniani, Lega si Lega no,  e altro. Dunque: non si venga a predicare, nè da sinistra nè da destra, prego.
Guardiamoci intorno: io parlo dei luoghi che conosco meglio: centro città con negozi che chiudono in continuazione seppure in parte sostituiti ma con merci in vendita assai più modeste e insignificanti; il mercato di piazza con le bancarelle per la quasi totalità in mano extra comunitari, cinesi compresi( che hanno preso anche la gestione di bar, supermercati ecc.), la mostra dell'antiquariato diventata una specie di fiera, dove la metà degli espositori hanno a che fare con l'antiquariato come io con la Fano dei Cesari, isola pedonale percorsa da auto e moto come se i divieti non esistessero, controlli zero, non parliamo poi nella immediata periferia. E via di questo passo.
Insomma è la Fano che conosciamo tutti e che lo sconforto aiuta solo a peggiorare, tenendo anche presente che per migliorare questa situazione- ammesso che avvengano miracoli- ci vorranno decenni.
Ma intanto i palloni volano, lasciando noi nella tristezza e nell'abbandono. Sconforto: dove ti porto?

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