mercoledì 7 novembre 2012

INCUBO

Succede, magari dopo aver mangiato qualche peperoncino ripieno ,di quelli che fanno venire le vertigini, di origine controllata; dicevo:succede avere sogni agitati, inquieti, stancanti, e così è accaduto anche a me.
Ero-credo di ricordare- in una specie di panchina di ferro, di quelle di tantissimi anni fa, scomode ma di sapore antico, sistemata sotto un grande albero, tra luci ed ombre ed io ero seduto o forse leggermente di traverso, in una posizione non comoda, tanto da essere costretto a cambiare continuamente posizione. Ogni tanto chiudevo gli occhi, in una specie di dormiveglia  e non appena stavo per essere rapito dal sonno, accadeva sempre qualcosa che mi risvegliava all'improvviso e in un modo quasi violento, fastidioso, irritante.
La prima cosa che ricordo, il primo avvertimento del sonno inquieto è stato il vedere una scena di questo tipo: lo squillare irritante e continuo di un telefono cui
correva a rispondere una bella fanciulla che aveva più o meno le sembianze di una famosa e formosa attrice italiana Sabrina Ferilli e nel mentre lei sollevava la cornetta, passavano davanti ai miei occhi, in fila indiana, tutti i componenti della giunta comunale, dal sindaco Agussi, agli assessori e ad ogni passaggio di uno di loro la godibile Ferilli diceva ad alta voce:" meno di euro, meno di euro, meno di un euro!". Una sofferenza insopportabile!
La seconda invece, forse ancor più allucinante aveva come luogo di svolgimento una grande cucina attrezzata di tutto punto come erano quelle di una volta: pentole di tutti i tipi attaccate alle pareti, padelle e padelloni sparsi ovunque, grande camino acceso sul quale bolliva un immenso caldaio di rame dal quale uscivano vapori, odori e sapori stranissimi. Poi, da questo uscivano all'improvviso due immensi peperoni rossi, dalle sembianze identiche a quelle di due mie care amiche che, procedendo verso di me al ritmo di una notissima musichetta andata di moda questa estate " Il pulcino Pio, il pulcino Pio", mi si avvicinavano imitando con le mani il chiudersi ed il riaprirsi di un becca da papera e davano inizio ad un assalto alla mia persona, in  modo lascivo e provocante, pretendendo che io mi assoggettassi a loro come uno schiavo, senza fermarmi mai.
Terribile!!! Terribile!!!
E l'ultima che è rimasta nel mio ricordo infernale ha coinvolto nell'incubo le tre teste pellegrine+ busti relativi, che sono state sistemate nei giardini della Memo. Certamente io ero seduto in una delle panchine che sono proprio di fronte a quelle capocce e me ne stavo tranquillo a pensare ed a godere del passaggio di giovani e belle fanciulle che mi sorridevano e mi facevano l'occhiolino lasciandomi intendere chissà che cosa. Stavo bene,proprio bene. Poi c'è stato una specie di suono di tromba e allora, su quel segnale, le teste di finto bronzo hanno cominciato a muoversi e poi a cadere e poi...a camminare e mentre andavano si moltiplicavano e da tre diventavano 9,18,27,45,56, e via via sempre di più sempre di più ed invadevano il giardino, Corso Matteotti, il caffè centrale, il Cantinone, la Memo ed ogni testa aveva le sembianze di un personaggio politico fanese, passato, presente e futuro. E cento e mille ed occupavano tutto, e coprivano tutto, e si impossessavano di tutto. E il fiume ha invaso piazza XX settembre, il Teatro.... e ancora...e ancora...
Da suicidio: vi immaginate ( tanto per fare un esempio innocente) un assessore Santorelli moltiplicato per cento?
Na tragedia!!!
Per fortuna è stato solo un terribile sogno, un incubo ma me la sono vista brutta,molto brutta, bruttissima.

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