mercoledì 28 novembre 2012

FANTASIE INCOMPIUTE

         NON CI RESTA CHE PIANGERE
Corre veloce il tempo e corrono veloci le novità, le scoperte, le tecnologie; sembrava un miracolo andare sulla luna, viaggiare intorno la terra, e adesso, pagando, ci si va in crociera; le nostre nonne lavavano il bucato a mano, nelle "mastelle", ora le lavatrici lavano asciugano, stirano e se lo chiedi ti mettono anche i vestiti addosso; poi non parliamo dei computers, dei cellulari e altre dieci mila diavolerie che ci aiuteranno anche ma prepotentemente ci hanno anche rimbecillito e atrofizzato il cervello. L'auto parcheggia da sola, ti trova automaticamente il posto dove devi andare e ti ci porta, poi ti scarica, ti da gli ultimi consigli e riparte. L'umanità, naturalmente " becca" compera e spende soldi; la scusa è che non abbiamo tempo e ci sottomettiamo volentieri  alla dittatura delle macchine. L'altro ieri in corso Matteotti: un ragazzino di sette, otto anni, con un aggeggio in mano simile ad un telefonino camminava e giocava, vicino a lui il padre; naturalmente per giocare non guardava dove metteva i piedi e soprattutto non sapeva neanche dove andava; insomma procedeva come uno zombi, di qua, di là, addosso alla gente, contro un muro, tutto; il genitore vicino a lui, tranquillo come una pasqua, non ha mai battuto ciglio, non gli ha mai detto nulla, lo ha lasciato andare come se nulla fosse, per tutto il corso; dando per scontato il suo atteggiamento. Indifferente. Questi sono i bravi genitori.
E giù, ci ingozziamo di tutto purchè sia una novità, anche inutile.Insomma: ce la danno da  bere e noi beviamo.
Questa premessa per dire, seppure nel tempo di questi ultimissini decenni, anche a noi fanesi quante ce ne hanno date da bere e quanto abbiamo ingenuamente bevuto credendo alle promesse, ai progetti, ai proclami che via via nel tempo i politici ci hanno fatto balenare davanti agli occhi e che poi non hanno mai visto la luce se non nei sogni dei bugiardoni di turno.
Vado citando a memoria: grande parco giochi" Fantasy world", Torrette o giù di lì; la " spiaggia d'oro": litorale fanese collegato con tutti i centri balneari dell'Adriatico sino a  Venezia; " il treno dell'allegria": sul binario abbandonato della Fano Urbino un servizio turistico di carrozze con cene, feste e baldorie varie; aereoporto con aerei taxi per andare nei centri vacanzieri dell'altra sponda dell'Adriatico; centro turistico a Carignano con alberghi, campi da golf, centri di bellezza, collegamento monte-mare giornaliero per i vacanzieri; strade sopraelevate per andare dal centro città al mare, con percorsi che superavano la ferrovia ed arrivavano alla sassonia e al Lido; circonvallazioni che liberavano Fano dal traffico e rendevano vivibile il centro; iniziata e mai finita e non si sa bene neanche dove finirà perchè.... il terreno è stato occupato da ville private; porto turistico alla Miami beach: centinaia di yacht attraccati ai moli, miliardari in giro per Fano, dollari a pioggia; poi però abbiamo un porto dove toccano il fondo persino i canotti di gomma e le barche da pesca restano miseramente incagliate.
L'elenco potrebbe essere ancora molto più lungo ma mi fermo qui perchè non serve andare oltre. Oramai siamo pronti a mandare giù tutto, salvo poi prendere un digestivo per rimetterci in sesto.

Nessun commento:

Posta un commento