venerdì 23 novembre 2012

OMBRE

Nella luce fioca del lampione, sotto la pioggia,
l'ombra che aveva visto passare veloce, a testa bassa,
aveva riportate nella sua memoria, per un attimo,
i contorni di un viso conosciuto e perso da tempo:
era lei? Non era lei? Era stato tentato
di andarle dietro, di chiamarla per nome, il desiderio
di rivedere i contorni del suo viso, bello e delicato,
ma in quell'attimo di esitazione, in quei pochi secondi
persi nell'indecisione, l'ombra era sparita nel buio.
Quanto tempo era passato dall'ultima volta
che erano stati insieme, in un giorno pieno di gioia,
di divertimenti, di musica, di sentimenti.
Poi lei se n'era andata in un'altra città e velocemente,
così come era nata, la loro amicizia era finita.
Che strano effetto gli aveva fatto quell'incontro,
pur nel dubbio della conoscenza, come un brivido
di freddo che, improvviso, corre lungo la schiena.
La pioggia cadeva ancora forte e per ripararsi 
camminava veloce rasente al muro, sopra un marciapiede
sconnesso e pieno di buche colme d'acqua
non riusciva a dimenticare la scena che aveva vissuto
poco prima pur dicendo a se stesso che,in fondo, era stato
solo un colpo di flash in una serata buia e piovosa.
Era giunto oramai nella piazzetta dove aveva lasciato
lasciato l'auto e finalmente poteva tirare un sospiro 
di sollievo al pensiero di andare veloce a casa 
per chiudersi alle spalle quel bagno di pioggia
e di disagi ed indossare vestiti asciutti e caldi.
Aveva messo in moto l'auto, accesi i fari ed in funzione
il tergicristallo, ingranando la marcia. Solo allora 
si era accorto che in un'altra auto, vicina alla sua,
qualcuno aveva fatto la stessa manovra.
Era stato naturale che si girasse per guardare
ed alla luce dei fari gli era sembrato di vedere
anzi! ne era sicuro, che al volante ci fosse la stessa
 persona che aveva incontrato sotto la pioggia poco prima:l'amica di tempi passati.Che strana coincidenza
perchè anche questa volta, per colpa dell'acqua
che scendeva sui vetri e l'appannarsi di questi
non aveva potuto vedere bene il suo viso.
 La stessa domanda: era lei? Non era lei?Ma  di nuovo non ci sarebbe stata risposta perchè l'altra auto era partita in fretta e prima che lui si muovesse era già lontana, persa nell'oscurità.
I giorni seguenti aveva interrogato amici ed amiche di un tempo, chiedendo se, per caso, avessero saputo che quella persona, per una qualche ragione, fosse tornata in città. Nessuno aveva dato risposta positiva; unica cosa certa era che non la vedevano da secoli e che le ultime notizie la davano residente in un paese sudamericano dove era andata ad abitare dopo il matrimonio.
Eppure gli sarebbe piaciuto rivederla e parlarci, magari solo per qualche attimo. Era stato un sogno? Un equivoco, qualcuna che le somigliava? Forse ma non lo avrebbe mai saputo.




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