lunedì 12 novembre 2012

SCARPE PIENE DI PIOGGIA

Fa finta di non sentire i richiami della madre
e il piccolo continua a camminare sotto la pioggia,
i piedi bagnati passano da una pozzanghera all'altra
e schizzano acqua da tutte le parti
ride felice e si diverte mentre la voce dalla finestra
si fa sempre più severa e forte.
Ma il bimbo non dà ascolto, segue un istinto
che viene oltre il tempo, oltre gli affetti,
è l'uomo che sfida la natura e cerca l'avventura,
nel suo piccolo mondo è come affrontare
un fiume in piena o un mare in tempesta.
Procede ancora, a margine della strada
dove la pioggia ha formato un piccolo torrente
ed i suoi piedini sono oramai completamente sommersi.
Quando si accorge di essere in difficoltà
non sa più cosa fare, si ferma impaurito,
guarda verso casa, la finestra dove c'era la mamma
non c'è nessuno intorni a lui, comincia a piangere
e le lacrime nel suo viso si confondono con la pioggia.
E' ancora più piccolo, un passerotto inzuppato d'acqua,
si sente perso ma per poco. Arriva la mamma di corsa
lo prende, lo abbraccia, lo copre con l'ombrello
e lui si lascia andare in un pianto dirotto
mentre tornano di corsa verso casa.
Come è bello lasciarsi andare al calore della mamma
ed il pianto si trasforma in sorriso,con gli occhi chiusi.



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