sabato 17 novembre 2012

TACCO E PUNTA

E' sabato sera, non bisogna perdere tempo nè occasioni, il tempo passa veloce e gli anni,purtroppo, lasciano il segno.
Le fanciulle, le fighette cittadine e periferiche si sono preparate per tempo, tutto il pomeriggio a lustrare, spalmare, profumare, cremare, smalti, ricci, parrucchiera, fai da te, lustrare, truccare, stirare, vaporizzare, indossare, guardarsi allo specchio,contattare, telefonare, chattare, messaggiare,
avanti e indietro sino all'ora di uscita, con le amiche, con la Smart, con la Mini ( le fighette), con la cinquecento le più purtine, tutte verso bar e locali per il tradizionale ed inevitabile happy hour, tutt'intorno ai tavoli, con la musica di sottofondo, risate vere e finte, salutini con la mano, lo sfiorarsi appena con le guance per un saluto ( piano sennò addio trucco), sguardi infuocati ai maschietti che arrivano uno dietro l'altro, anch'essi conciati per la festa. Si beve, si mangia di tutto, di solito roba salata e piccante, ma soprattutto si ride, si ride, si ride.Gli argomenti di conversazione non sono eccezionali ma servono solo per far passare il tempo, in attesa della mezzanotte per andare nelle discoteche per scatenarsi e magari dare anche qualche tiro, magari un cannoncino, tanto per tenersi su.
Nell'altro emisfero dell'età, quello assai più maturo, c'è ugualmente fermento: si esce per andare a ballare al Tris o qualche altro locale simile: si va dal liscio alla bachata, senza nessuno distinguo. Ma i ritmi sono molto, molto più lenti perchè le signore maturette hanno lavorato sino alle 20, poi hanno preparato la cena, si sono dovute stirare i vestitini, portare a spasso il cane per i bisogni notturni, hanno fatto la doccia e giù bagno schiuma per far sparire tutti i segni della fatica e del sudore. Il trucco poi è una fatica di Ercole, copri qui, scurisce là, strappa i peluzzi dal mento, tire le righe che vanno tutte storte,fondo tinta a bidoni su viso e corpo e spalle e braccia,su tutto ciò che resta scoperto dal vestito, e tira i jeans con gli strappi che non vogliono entrare... e tira e tira ed anche se sono elasticizzati non vogliono proprio entrare e se ci sta la pancia non ci sta il sedere e se ci sta il sedere non ci stanno i rotolini dei fianchi. Poi gli stivaletti...eheheheh gli stivaletti sono una tortura e quando finalmente sono entrati nei piedi gonfi stringono come una morsa. Comunque, ci siamo. Richiamo alle amiche vedove, single, divise, divorziate, zitelle, ...si vaaaaaa!!  Si strombazza sotto le case, di solito passa una per tutte e poi si fa il turno: automobili senza pretese, anonime, capaci, magari diesel. Mentre si va si fuma una sigaretta, si chiacchiera, si formulano speranze:" magari questa sera...quello lì di Senigallia si farà più intraprendente. Si decidesse!! " e giù si spera di agganciare qualche fessacchiotto pieno anche lui di problemi e di complessi, in una vita sprecata o andata per il verso storto. Si balla, si ride, ci si guarda intorno ma raramente il pesce abbocca. Comunque è un sabato che in qualche modo se ne va.Poi... domani è un altro giorno.

Nessun commento:

Posta un commento