pochi passi per percorrere il corso, pochi minuti
per attraversarlo tutto.
In alto, nelle notti chiare, la luna grande
sembrava ancora più grande, quasi
a poterla sfiorare con le dita.
Immensi i sogni da bambino
fatti di piccole cose impossibili
a seguire nei muri le lucertole
e nei campi i grilli e le farfalle.
Volare, superare i monti,
spingersi verso il cielo
per toccare le nuvole e scivolare
sui raggi di sole per arrivare al mare.
Andare per mano a spasso con il nonno,
camminando piano, piano
e arrivare in quel muro antico
fatte di bianche pietre e guardare oltre
sollevato in braccio per sgranare gli occhi
e sognare case e paesi lontani
distesi tra verdi colline e prati infiniti.
Piccolo il paese ma grandi i sogni
che hanno poi preso il volo come farfalle
per andare dove non li avrei più ritrovati.
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