sabato 1 dicembre 2012

I VECCHI TROMBONI

Profumo di elezioni, fame di posti, paura di perdere poltrone e compensi, incubo di dover tornare a casa e magari essere costretti a riprendere un lavoro normale, una vita normale, senza privilegi e senza il "tutto gratis perchè tanto paga Pantalone". Teribileeeeeee!!! direbbe Verdone. E terribile deve essere di sicuro per i nostri vecchi tromboni della politica che all'orizzonte vedono avvicinarsi momenti di fame e di carestia. Magari niente più auto blu, cellulare gratis, si trasferte gratis, compensi doppi, tripli a fine mese ed altre agevolazioni varie. Teribileeeeee!!!
E allora...che si fa? Ma  si fa il riciclo, perbacco! E' la storia perenne del nostro paese, tanto per limitare i tempi, dal dopoguerra ad oggi. Come i giocatori di calcio, quando serve e quando conviene basta cambiare casacca e...oplà!il gioco è fatto. In ogni dove, in ogni luogo, in ogni comunello sperduto del nostro paese questo gioco di prestigio è stato usato, viene usato e verrà usato nei secoli.
E quindi, naturalmente, anche da noi.
Qualche esempio: erano socialisti, poi sono diventati comunisti, poi berlusconiani; erano democristiani,poi sono diventati candide margherite, poi sono andati ad ingrossare le fila dei comunisti, poi sono diventati comunisti di sinistra; erano con Rutelli, con Casini, con Di Pietro, con Fini, con Prodi, con Occhetto, con Dalema, e poi strada facendo, si sono "adattati" alle nuove esigenze, alle nuove possibilità, citando-per scusarsi- il vecchio detto( sempre utile):" stanno fermi solo i paracarri"!. Comodo è?
Eccoli dunque a smanicare, a sgomitare, a cercare posizioni da prendere prima che sia troppo tardi. Il rischio c'è ed è grave: la gente è stanca dei politici che mangiano a nostre spese, dei ladri di stato e non vuole più andare a votare o, sennò, vota per protesta. E adesso? si chiedono i possibili, futuri disoccupati? Fammi vedere cosa c'è nella piazza. Si salta come i grilli, da sinistra a destra, da destra a sinistra, da sinistra al centro, al centro a sinistra e destra, in ogni dove, direbbe qualcuno. C'è lotta,c'è lotta dentro e fuori i partiti, dentro e fuori le istituzioni, dentro le amministrazioni pubbliche: presidenti, assessori, consiglieri, reggimoccoli  e lecca barattoli sono in fermento per aggiudicarsi l'asta, prima che sia troppo tardi.
Con un modo di dire molto elegante, possiamo dire che:" si riposizionano" in vista della prossima, vicina guerra.
Nel PD lo scontro è tra i sostenitori di Bersani e quelli di Renzi; Nel PDL lo scontro è...tutti contro tutti: ex socialisti, ex AN, ex democristiani, ex socialisti, ex repubblicani: come al circo massimo poi via via tutti gli altri che non sanno dove sbattere la testa ma ci provano. 
Per le politiche si vota a marzo 2013: pochissimi mesi, per le amministrative nel 2014, tra un anno e mezzo circa, poca cosa. Quanti consiglieri regionali fanesi e pesaresi avevano sognato di andare in Parlamento: e adesso? 
E quanti sperano e sognano di fare il sindaco, di fare il presidente, di avere una poltrona da mettere sotto il sedere? Tanti, tanti, troppi.
" Si riposizionano": bella questa! 
Saranno in pochi, pochissimi a ridere ed in molti, moltissimi a piangere; il che mi fa molto ma molto piacere.

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