lunedì 10 giugno 2013

AD OCCHI APERTI

Scivolava lentamente
in un dormiveglia cosciente
tra sogno e realtà
disteso in riva al mare
mentre il caldo
arroventava l'aria 
a togliere il respiro.
Teneva gli occhi socchiusi
vedeva uno squarcio di cielo
mentre il mare lambiva
i suoi piedi e la sabbia
scorreva lenta sotto di essi
formando piccole buche.
Ogni tanto in quello
spicchio di azzurro
vedeva passare gabbiani
o forse aeroplani o angeli
vestiti di nuvole
o rondini giganti 
o santi che giocavano
a nascondino .
Sentiva musica e voci
risate di bimbi e canti
e un'enorme palla di gomma
a spicchi grandi e colorati
che rotolava verso di lui,
passargli vicino senza rumore
e svanire in acqua, all'improvviso.
Avrebbe voluto aprire gli occhi,
uscire da quel dormiveglia
che sembrava un sogno
ma era bello volare leggero
con gli occhi appena socchiusi
ed era rimasto disteso, a riva
con i piedi bagnati dal mare
e non pensare a nulla.
Poi le onde avevano 
posto fine a quel sonno.







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