E allora si squadrano, si confrontano, provano i muscoli, si sbezzicano, si provocano, si danno qualche zampata per fortuna ancora non pericolosa ma di avvertimento.
Chicchirichì!!! Ci voglio stare io qui! sembrano dire ad ogni agitar di cresta ma di posto non ce n'è per tutti, anzi! il pollaio si restringe sempre di più, lo steccato riduce le distanze( è tempo di crisi e di riforme), il granturco scarseggia, fuori la porta, nell'aia, ci sono pronti già coloro che si apprestano a tirare qualche collo. Tempi duri.
Ma c'è un gallo che sovrasta tutti gli altri,ha penne colorate e splendenti, ha cresta rosso fuoco, gli speroni pronti a colpire i nemici senza pietà. E che sia consapevole della sua forza lo si vede negli atteggiamenti: si muove piano, impettito, arrogante ma paziente, gira intorno, tiene d'occhio il campo di battaglia, soppesa i rivali, lascia intendere che non c'è trippa per gatti( si fa per dire), per nessuno!!!
Io sono il capo e voi siete nessuno ( Sordi, come in un famoso film avrebbe detto" Io sono io e voi non siete un cazzo!" mi si perdoni la licenza). E quindi mostra sicurezza ad ogni passo, ad ogni beccata, e sembra togliere il respiro agli altri.
Gli altri galletti traccheggiano, prendono tempo, litigano fra di loro ma senza disturbare il capo; si azzuffano per ogni chicco di grano, provano le forze che,in verità, sono poco più di zero. Impettiti ma innocui, almeno per il momento.
C'è elettricità nell'aria, c'è atmosfera di tregua armata ma si vede che al primo avvertimento...succederà una carneficina.
Il gallo-capo lo sa, forse è proprio quello che vuole, che gli altri galletti si facciano fuori tra di loro in modo da restare padrone del campo e decidere le sue mosse. Intanto si liscia le penne, alza la cresta, fa chicchirichì e si muove impettito al centro della corte.
Attende...
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