lunedì 24 giugno 2013

MI SCUSI LE PASSO SULLA PANZA

Avevo totalmente rimosso, dimenticato cosa fosse la domenica d'estate al Lido e,credo, nell'intero litorale. Scarseggiante negli altri giorni per i motivi che tutti conosciamo, soldi per primi, nel giorno festivo orde di turisti fai date, di fanesi dell'entroterra e delle frazioni, dei comuni interni e confinanti, degli umbri che ancora vengono a Fano da generazioni senza cambiare per nulla sia nei modi sia negli atteggiamenti,delle badanti est europee con mariti e figli a carico, russi e moldavi, polacchi, romeni, albanesi ecc. sbarcano nelle nostre spiagge con tutta la forza di un popolo in cerca di un giorno di refrigerio possibilmente spendendo il meno possibile. E via a passo spedito dai pullman, dalle auto strapiene, dai furgoncini trasformati in minibus, dalle auto vecchie di secoli che sbuffano e ronfano sotto il peso terribile di tutta la mercanzia, via verso l'agognato mare e la sognata spiaggia. Non esistono ombrelloni, sdraio, lettini, tutto si pianifica, si confonde, si livella: se c'è un lettino libero se ne appropriano e se ne servono, ombrellone compreso, si sdraiano, stendono asciugamani e vestiario, parlano una lingua sconosciuta ( o fanno finta) non sanno che si paga, che tutto costa; sono convinti che Fano sia il paese dei balocchi, tutto gratis! Quando arrivano i " titolari"  aprono la bocca dalla meraviglia, fanno cenni con le mani, sembrano scusarsi, vorrebbero capire perchè se ne devono andare, resistono, indicano l'orologio facendo capire che sono arrivati prima loro, i figli sono già in acqua, e solo all'arrivo dei gestori della spiaggia si arrendono ma andandosene piano piano, aspettando quelli che sono in acqua, facendo melina. Dove andranno? sicuramente lì dove c'è un altro lettino libero ed un ombrellone orfano.
Siamo tutti uno vicino l'altro, gomito a gomito, appiccicati come sardine, spinti e sospinti, i lettini si toccano, i piedi si incrociano con quelli del vicino; ci sono ombrelloni con sotto dieci, quindici bagnanti ( parenti, amici, conoscenti, nipotini, figli, nonni) occupano tutto lo spazio possibile, senza rispetto. Si dice che qualche fanciulla sia rimasta addirittura incinta per questa promiscuità domenicale..si dice!
Eppure in tutto questo inferno ci sono le solite tardone che trovano modo di giocare a burraco per ore, incazzandosi, fumando una sigaretta dietro l'altra, mandando a quel paese  i mariti che vorrebbero andar via; non sentono ragioni, se fosse necessario si arrampicherebbero anche sopra gli ombrelloni pur di giocare tutto il giorno.
Novità di quest'anno: i fessi con i tablet in mano. Non bastano più i cellulari , ci vuole il tablet da sfoggiare con i vicini. Sorriso ebete stampato in viso, all'ombra, smaneggiano in continuazione con il ditino non si sa bene per fare che cosa. E giù senza tregua sino a che, grazie al caldo ed alla pizza alla marinara mangiata qualche tempo prima, si addormentano sul lettino con il tablet abbracciato al petto, come una reliquia.
E mentre tu, poveretto, cerchi di prendere un po' di sole in quella marea di carne, c'è sempre qualche scatenato diavoletto che ti passa sulla panza affogandoti di sabbia e di mondezze varie.
Per fortuna che ancora esistono i lunedì...ma fino a quando?

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