Si guardò allo specchio e sorrise alla sua immagine; sinceramente poteva dirsi, tutto sommato, più che soddisfatto.Il fisico, in definitiva, reggeva bene, il viso aveva ancora qualche traccia giovanile, da birichino, poche rughe e sparse qua e là, ben distribuite e,soprattutto, i capelli erano quelli che gli davano più soddisfazione; avevano mantenuto nel tempo un colore vago, indescrivibile ma non ce n'era uno bianco, uno che è uno! Ed il barbiere, cui si era raccomandato di mantenere il segreto, riusciva con una leggera tintura a renderli omogenei, quasi gialli, tanto che ancora tutti gli amici lo chiamavano " il biondo" come quando era ragazzo.
Non vedeva l'ora di andare al Tris a ballare, a fare nuove conoscenze femminili ma, soprattutto, per rivedere una di Senigallia che non era male per niente e che aveva conosciuto il sabato precedente. Non era italiana ma parlava benissimo la nostra lingua; si chiamava Breghitta ma preferiva essere chiamata "Itta" non sapeva neanche lui il perchè. Bellona, piena di forme e di sostanza, alta quanto lui-che era oltre il metro e settantacinque-simpatica e generosa e sapeva anche ballare bene. Erano stati insieme per parecchio tempo ma alla fine lei non aveva ceduto e se ne era tornata a Senigallia senza mollargli un bel nulla." Ma stavolta..." si disse allo specchio sorridendo e facendo con la mano un gesto chiarissimo a pompa e aggiungendo per buon peso:" Itta,Itta, questa volta te la faccio fritta!!!"
Era geniale, sinceramente era geniale, pensò.
Era quasi ora: ripasso' a memoria le operazioni: doccia fatta, deodorante spruzzato, polvere Piediodor all'interno delle scarpe contro il cattivo odore già abbondantemente versata,
crema " Notti di fuoco" nelle parti intime contro le piccole perdite urinarie, mutande a mezza gamba elasticizzate pronte all'uso, vestito e camicia da indossare, maglietta della salute lana-cotone a manica corte per un tocco giovanile che non guastava. Poteva prepararsi definitivamente.
Fece tutto con cura, come sempre. Per prudenza, vista la serata fredda, infilò sotto la canottiera , a stretto contatto con la pelle, la calda pancera Gibaud , un pò consumata ma comodissima e poi via ..tutto il resto.
Lo specchio gli mandava segnali positivi, decisamente! Vestito così era proprio ancora un bel figo; forse la pancetta era un po' troppo abbondante ma...non si poteva avere tutto.
" Dai figo!" gridò allo specchio e via in bagno per prendere dall'armadietto tutte le pasticchine che via via gli sarebbero state necessarie durante la nottata di festa. "Maalox" contro i bruciori di stomaco, "Gastrovil " per digerire, " Duocarbon" per non fare i ruttini mentre ballava, " Pressogiù" per tenere stabile la pressione, " Fluidol" per la circolazione del sangue nelle gambe che tendevano a gonfiarsi; " Prostastar" per la prostata ed infine, il più importante ed il più prezioso, soprattutto se Itta glie la dava" Spaccaboom" per avere la sicurezza di non fare brutte figure a letto.
Ultimo sguardo: " e vaiiiiiiiiiii!!!!!" gridò alzando il dito pollice: l'aspettava una notte di fuoco. E vaiiiiiiiii!!!!
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