giovedì 31 ottobre 2013

LA FESTA DELLE ZUCCHE

Scopiazzata da paesi lontani da noi ,è oramai entrata nel "calendario" comune anche in Italia la Festa di Halloween( come se già non ce ne fossero abbastanza nel nostro paese!) e quindi tutti dobbiamo sorbirci-direttamente o indirettamente-questa piccola gabella da pagare.
Perchè? Perchè " dolcetto o scherzetto" ha fatto scuola e quindi decine e decine di bimbi, più o meno scarabocchiati nel viso e con la borsa a tracolla, chiedono senza troppi problemi che tu offra dolcetti rischiando, al contrario un minacciato scherzetto che in verità non esiste. 
Per strada, in giro nei negozi, suonano anche a casa e te li trovi davanti, aprendo la porta, tutti sorridenti e speranzosi ma...speranzosi de che? Tra colesterolo, glicemia, pressione, diete, sono sempre più diffuse le famiglie dove certi deliziosi bocconcini sono assolutamente proibiti e quindi, al massimo, si possono offrire ai fanciulli biscottini dietetici e bocconcini al farro ( ribrezzo!!!).
Io ,confesso, me la cavo dando qualche moneta che credo siano ancora più gradite dei dolcetti ma poi...o questo o questo ed essi prendono senza pensarci due volte.
Ma ad essere presi d'assalto sono i negozi che devono per forza pagare pegno e non possono scappare; caramelle a chili!
Per strada  ho incontrato questo pomeriggio decine, centinaia di gruppetti di figli e genitori in giro per la città. In alcuni casi mamme e babbi più contenti dei figli, con la maschera, il tridente in mano, i denti da dracula; le mamme conciate da streghe con cappelli a punta, retine nere, vestiti che dovrebbero mettere paura. Diffuso anche l'uso di mettere in testa cappellacci, animali, luci che si accendono e si spengono.
A metà corso, mentre procedo lentamente dietro un corteo
di streghette e di diavoletti, incrocio che viene dall'altro verso un gruppetto di ragazzini festanti guidati da tre, quattro adulti, tra i quali una giovane signora che tiene in mano un piccolo tridente di plastica e sui capelli una cuffietta con due belle corna rosse. Dietro di me, una voce( spero di non commettere troppi errori in fanese):" en c'era bsogn che li mettevi( riferito alle corna) el sapen tuti li stess che ce n'hai na canestra!!!".

VENIVA DA LONTANO

Veniva da lontano
andava lontano
oltre le colline
oltre il mare,
camminava
senza fermarsi mai.
Era un sogno
nato tanto tempo fa
nel sospiro di un attimo.
Passava
come vento lieve
in silenzio
passo dopo passo
e ancora va
perchè il sogno
non ha mai fine.




mercoledì 30 ottobre 2013

ESTATE D'AUTUNNO

Questi ultimi scampoli d'estate
rubati alle piogge d'autunno
con il sole che scalda
 l'aria ed il corpo,
come l'ultima notte d'amore
prima dell'addio.
E la mia pianta di rose
ha creato due capolavori,
due boccioli,
che sembrano dipinti
in un quadro di primavera.

BAMBINI

Come tutto ci appariva grande
da bambini,
giganteschi gli animali,
altissima l'erba del giardino,
immensi gli alberi,
ed i gradini di casa
barriere come muri.
E i grandi, da guardare
con il viso volto verso il cielo
mentre si andava a spasso
tenuti per mano.
Seduti nella sedia del bar
a prendere il gelato
i nostri occhi erano
all'altezza della piana del tavolo
e vedevamo solo 
tazze, bicchieri e cucchiai.
D'estate, i calzoncini corti
e la maglietta con i pupi,
e spesso gocce di crema
ci cadevano addosso,
macchiando il vestitino
appena fresco di bucato.
E sentivamo le voci
dei grandi, le risate,
non capivamo nulla,
 nessuno ci dava spiegazioni
ma era bello perchè così
potevamo seguire
i nostri sogni e le nostre fantasie
che non avevano mai fine.
E se un palloncino
improvvisamente prendeva il volo
e se ne andava verso l'orizzonte
portava con sè 
parte dei nostri desideri.

martedì 29 ottobre 2013

IL SILENZI DEL TEMPO

Il silenzio del tempo
che ti cammina accanto
senza fare rumore
che attraversa 
i tuoi sentimenti,
le tue gioie
e le tue paure;
la vita che passa
sfiorandoti appena
senza avvertire
senza dire nulla
un breve alito di vento
che giorno 
dopo giorno
lascia piccoli segni
che tu non avverti
ma che saranno
a contare 
lo scorrere delle ore
dei giorni e degli anni,
senza fare rumore.

lunedì 28 ottobre 2013

TEMPORALE DI FINE MANDATO

L'aria si ingarbuglia, le nuvole si fanno nere, gli animi si arroventano, i nervi saltano, si litiga su tutto come se fossero moglie e marito. La corsa alla poltrona di sindaco è diventata una corsa...ad ostacoli: quel che è vero oggi non è vero domani e via di questo passo. Esempio: un mese fa il candidato a sindaco per la Tua Fano( Agussi) doveva essere  l'assessore Riccardo Severi ( poi trombato); venti giorni fa il prescelto sembrava Mirco Carloni ( poi trombato) infine, pochi giorni fa è arrivata Manuela Isotti, ex assessora comunista-quando essere comunisti voleva dire qualcosa- e pupilla, per il momento del gruppo agussiano.
Nel PD Marchegiani e Stefanelli se le danno di santa ragione, tante botte da rintronarli entrambi; oggi Stefanelli è talmento incazzato che fa sapere a tutti che lui è pronto a lasciare il partito e fare la battaglia da solo.
Poi c'è il grillino Hadar Omiccioli ( insieme alle api), poi c'è Mascarin ( sinistra sparita), poi ci sono ancora Massimo Seri per i socialisti, poi non si sa cosa farà Giancarlo D'Anna, poi...poi...poi.. un pollaio insomma.
E' un macello, sinceramente un macello.
Ma vediamo di capire. Per essere eletti bisogna prendere i voti, tanti voti, non bastano le ambizioni personali che non portano frutti. 
Ipotizzo: Carloni potrebbe allearsi con D'Anna ma immagino anche che quest'ultimo potrebbe chiedere la poltrona per sè e non lasciarla a Carloni; Seri potrebbe allearsi con il PD, fare il sindaco e lasciare tutto il resto della cariche agli altri alleati che lo hanno aiutato; Manuella Isotti potrebbe...cercherebbe...proverebbe.... purtroppo è l'unica per il momento che può contare solo sulla Tua Fano visto che gli altri gruppetti che attualmente sostengono Agussi hanno anch'essi candidatini da sindachino per fare solo un giochino...
Ecco cosa mi lascia perplesso: proprio Manuela Isotti.
Il sindaco Agussi sa quel che fa e lo ha dimostrato in questi dieci anni; ha mosso le pedine come meglio credeva e le muove tutt'ora; come è possibile che pensi di scardinare gli avversari con una candidata che è fuori dai giochi politici da trent'anni?
Agussi rischia di perdere? E lui poi che fine fa? Torna a fare l'operaio metalmeccanico? Non ci credo.
Non mi convince per niente.
E allora tiro una conclusione azzardata ( forse): non è che la proposta della Isotti è un paravento che nasconde alla fine un altro candidato di cui non si vuol fare sapere nulla sino alla fine? Un nome ed un volto che potrebbero raccogliere voti tra i fanesi? E magari anche vincere?
Ho questo dubbio, questo presentimento, questo pensiero.
E' e sarebbe una mossa da Agussi, di questo sono convintissimo.E comunque la mossa della Isotti mi convince sempre di meno. Sempre di meno...



domenica 27 ottobre 2013

TI CONOSCO BENE

Io ti conosco bene, dicevi
ogni volta, convinta,
nessuno ti conosce meglio di me.
Anch'io credevo di averti capito,
e chissà quante volte,invece,
ho sbagliato, certo delle mie sicurezze.
Ma se non sappiamo quasi nulla
di noi stessi, come possiamo
illuderci di aver letto
le complicate pagine
del libro altrui?
Io ti conosco bene,ripetevi,
e su questa strada 
hai sempre camminato
pensando di avere tutto chiaro,
nelle certezze del nulla.
Tanto ci eravamo intesi e capiti
che dopo qualche mese
 ci siamo lasciati
e già una settimana dopo
ricordavamo si e no il nome
ed il numero di telefono.

VOLARE

Lasciamoci andare
qualche volta
ai sogni, alle illusioni
chiudiamo per un attimo
alle realtà, alla vita
di tutti i giorni
immaginiamo che si avveri
quel che abbiamo
sperato, desiderato
pur sapendo che sogno
resterà, forse, nel tempo.
Non è vero 
che ricorrono
alla fantasia
solo i bambini
volando oltre l'infinito
con i loro pensieri;
in verità
cambiano solo
i contenuti dei sogni.
Sperare, immaginare,
vedere oltre il confine
della razionalità
aiuta a vivere
e ci solleva da terra
spingendoci verso 
il cielo, anche se solo
per qualche attimo,
qualche minuto
che hanno il tempo
di una vita.

sabato 26 ottobre 2013

IL LIBRO DEI SOGNI


E' vero che promettere non costa nulla ma a Fano, negli anni, si è promesso ma anche...progettato e in abbondanza.
Cerco nella memoria, tanto per citarne alcuni: parco divertimenti a Torrette; terme, alberghi e centro sport a Carignano; Spiaggia d'oro da Fano a Iesolo; strada-cavalcavia aerea dal centro al mare partendo dalla Rocca, scavalcando la ferrovia e via giù verso il Lido; recupero socio culturale della Rocca compreso bar e ristorante; treno delle vacanze da Fano a Urbino riattivando la linea ferroviaria; aereoporto con linee aeree da Fano a centri turistici dell'altra sponda, casinò compresi; circonvallazione da Ponte  Metauro alla Gimarra evitando tutta la città; Ospedale ad alto livello; Zona sportiva con piscine ed altro;strutture turistiche da sogno da Gimarra a Metaurilia; recupero pista go kart per iniziative sportive; valorizzazione internazionale dei siti archeologici; viabilità da sogno; parcheggi per tutti; recupero caserma Paolini con sede universitaria, uffici e chi più ne ha più ne metta; e solo per citare ciò che ricordo negli anni.  Ma ce ne sono molte altre...
E cosa abbiamo invece in mano? Un bel nulla.
Neanche il minimo indispensabile come chiudere le pericolosissime buche che costellano le nostre strade come se fossero campi di battaglia.
Per fortuna che possiamo ridere. 
E infatti non si può non ridere su questa iniziativa: si è tenuto  un dibattito su come si immagina la nostra Fano fra...trent'anni. Hanno partecipato alcuni candidati a sindaco tra i quali  Luca Stefanelli, Mirko Carloni,Davide del Vecchio.
Come la immaginiamo? Se tanto dà tanto, fra trent'anni ci sarà ancora Fano? Questa è una bella domanda.

venerdì 25 ottobre 2013

AVREI...

Con le mie dita
avrei lentamente
 passeggiato
sulla tua pelle bruna
accarezzandoti il collo
le  spalle morbide
e giù
 sino ai rotondi fianchi;
avrei sfiorato
i tuoi capelli neri,
un pò ribelli,
 avrei goduto
del tuo largo sorriso
mentre socchiudevi
gli occhi
facendoti portare 
dal sogno.
Avrei...
ma sei sparita.
Forse tra le onde del mare,
forse in una nuvola
 o nella fantasia;
 allora
non ci sono rimpianti
ma solo un desiderio
che tale resterà
sino a quando
in quel sogno
sarai tu a cercarmi.





giovedì 24 ottobre 2013

GREGARI IN FUGA

Sale la temperatura, aumentano i nervosismi, le polemiche; tutti alla ricerca di " visibilità", di spazio, anche minimo, nei mezzi di in formazione; telefonatine piagnucolose ai responsabili di pagine  e TV locali per raccomandare i propri sproloqui per sgomitare nell'opinione pubblica locale che-salvo eccezioni- se ne sbatte altamente gli zebedei ma loro non lo sanno.
La corsa alla poltrona di primo cittadino è oramai in pieno svolgimento: i candidati sino ad ora usciti allo scoperto sono diversi: Da Seri ( centro sinistra) a Carloni, Manuela Isotti ( centro destra), a Mascarin, Hadar Omiccioli( sinistra e cinque stelle) ed altri come Stefanelli e Marchegiani ( PD) che litigano un giorno si ed un giorno si a D'Anna , battitore libero di destra.
Ma quelli che veramente sono impegnati un un lavoro stressante, metodico, sfiancante- che si vedono e non si vedono ma scavano il terreno come talpe- sono i cosi detti " attivisti", i porta borse, i porta borraccia, coloro che danno vita e sangue, giornalmente per il loro capo-candidato.
Sono tutti più o  meno uguali, a prescindere dalla posizione politica; con i mezzi che la tecnologia oggi mette a disposizione, sono 24h impegnati a: cellulare, computer, Facebook, twitter, IPhone, lochescion, territorio, carta stampata , TV e radio, comunicati stampa, riunioni, bar, pizzeria, parenti, amici, allargare cerchia portaborse, contattare, lisciare pelo, promettere, raccogliere richieste, incontrare categorie, sindacati, negozianti, operatori turistici, parroco, portare a spasso il capo, farsi vedere in giro, dare pacche sulle spalle, ridere e sorridere sempre anche con il mal di denti, ciao caro, ciao cara, come sta tua moglie? ( deceduta l'anno scorso)complimenti! ( non sa neanche quello che dice), scattare foto, divulgare, pietire, spiagnucolare se è il caso e soprattutto...promettere perchè tanto non costa nulla.
Ce ne sono tre o quattro che io conosco bene da una vita, che adesso parteggiano equamente per l'una e per l'altra parte. Sono esattamente quel che ho detto sopra; camminano per strada, corrono, rallentano, si fermano, gesticolano sempre attaccati al cellulare, salutano con la manina mentre parlano, e vanno, e vanno, e ancora parlano, e ancora gesticolano, attraversano il centro alla velocità del suono e poi tornano indietro e poi vanno al bar, dove rivedono altri che stanno facendo la lo stessa cosa.
E' uno spettacolo da vedere!!!
Poveretti...
Ma loro ci credono( o fanno finta), darebbero la vita per il capo. Poi ci sono i furbacchioni, i supernavigati, le gattemorte, coloro che hanno avuto negli anni passati, che non hanno più nulla ma che vorrebbero riavere, presto e bene. Sono apparentemente più tranquilli, più "misurati", più diplomatici ma anche loro, dentro, sono vulcani. Ed anche di questi, ce ne sono e ne conosco diversi.
Adesso poi ci sono anche i " cercatori di prede"; cioè coloro che adesso hanno ancora un incarico ( esempio assessori provinciali consiglieri regionali, presidenti) che però fra qualche mese non saranno più nulla; l'orizzonte per loro è bigio e se non beccano qualche seggiolina dovranno umilmente tornare a lavorare ( che tragedia!!!). Questi, per ora, fanno lavoro sotterraneo, nascosto, nell'ombra, non vogliono sbagliare nè cavallo nè somaro, sarebbe la fine.
Ma gli danno sotto: qualcuno ha già preso posizione, soprattutto a sinistra ma ci vanno cauti.
E con il passare del tempo ne vedremo delle belle; intanto l'elenco delle promesse ha già riempito pagine; tanto non costa nulla!
P.S.
Non ho finito di scrivere che.... viene reso pubblico lo scontro a coltello tra due amici della passata politica democristiana( poi PD):l'assessore provinciale Renato Minardi ed il consigliere regionale Vittoriano Solazzi. Se le danno di santa ragione.. a parole. Non più amore ma odio, come sempre.

mercoledì 23 ottobre 2013

NELLA NOTTE

Se nella notte che passa
come mille altre notti
potessi rivivere ancora
ogni volta un momento
di vita che non ha tempo
ma che ha segnato 
una strada che porta
il mio nome e che vicino
a me cammina come
 un'ombra
 che non mi lascia mai;
se potessi scegliere
i momenti da ricordare
non avrei dubbi:
come piccole foto ingiallite
farei ripassare nella mente
immagini semplici e dolci,
serene e quotidiane
vissute nella semplicità
di un piccolo paese
formato da case e paesaggi
come un presepio.
E come un presepio
si copriva di neve in inverno
e di fiori e di verde in estate.
E non c'era niente altro.





TRA OMBRE E LUCI

Tra ombre e luci
in un giorno d'autunno
mentre le tortore volano
sugli alberi e ripetono
il loro verso lamentoso
 e petulante,
in alto,nel cielo compare 
un grande uccello
dalle ali immense
maestoso e fermo
nei movimenti
che si lascia andare
alle correnti
e compie ampi cerchi
sopra le nostre case.
Non ne ho mai visti
dalle nostre parti
forse ha perduto la rotta,
forse cerca una preda
o, potrebbe anche essere
che, passando, si è innamorato
della nostra terra.
E va a cerchi sempre più grandi
lenti e senza fatica
si staglia netto nel cielo chiaro
ed è solo in quello spazio.
Poi, improvvisamente,
prende quota e se ne va
in un attimo, sempre più lontano.
Restano solo le tortore
impassibili, a ripetere
il loro verso,petulante e noioso.






martedì 22 ottobre 2013

STORIE

Mi raccontava storie il mare
sussurrando tra gli scogli
mentre il sole tracciava
strade dorate sulle onde.
Un'aria dolce e primaverile
come l'alba di una vita
e verso l'orizzonte
spuntavano dall'acqua
dolci colline di bruma.
Persino i gabbiani
sembravano incantati
da quella atmosfera
e si facevano portare
dal lento andare del mare
senza timori.
Com'è bello il mare
e che belle storie racconta
passando tra le pietre
che accarezza come 
un fanciullo accarezza 
la madre.

lunedì 21 ottobre 2013

SOTTO LA PIOGGIA

Camminare senza meta
sotto una pioggia battente
le scarpe nelle pozzanghere
i vestiti bagnati e l'ombrello
che non copre nulla;
camminare mentre le auto,
impassibili, passano veloci
rovesciandomi addosso
fango e acqua senza pietà
e chi guida sorride
con il viso da ebete
mentre cinguetta al cellulare.
Dietro l'angolo, da un vicolo,
sbuca un cane magro e tremante
zuppo sino al midollo
ed il pelo appiccicato alla pelle;
cammina di traverso
con il muso a terra
e allora penso
che c'è chi sta peggio di me
ma non so come aiutarlo.
E la pioggia picchia
sempre più forte
mentre il cane si allontana
sfiorando i muri delle case.
 Dall'ombrello,
che non copre nulla,
rivoli di pioggia finiscono
nel collo e dentro la camicia
cercando i pochi angoli
rimasti ancora asciutti.
Il cane è sparito,chissà dove
ed io trovo finalmente
un portone dove ripararmi
prima che un'auto, veloce
mi sommerga di spruzzi.






domenica 20 ottobre 2013

PENSIERI IN FUMO

I pensieri
se ne vanno
in aria
come anelli di fumo
di una sigaretta
e svaniscono
lasciando in terra
solo piccole
tracce di cenere.

sabato 19 ottobre 2013

L'ALTALENA

Dondola vuota l'altalena
mossa dal vento d'autunno
e ad ogni alito
foglie senza vita
cadono dagli alberi 
come il pianto di un vecchio.
Mi torna in mente...
ricordo la bambola
che tu ponevi con cura
sul sedile di legno
e spingevi cantando
la stessa filastrocca
che noi cantavamo a te
quando eri al suo posto.
La bambola spesso
cadeva a terra
e tu con pazienza
la rimettevi a sedere
dicendole parole affettuose
e tornavi a muovere
l'altalena:"dindola...dindola..."
e non ti stancavi mai
e non finiva mai.
L'altalena ha segnato il tempo,
avanti e indietro,
come il pendolo dell'orologio
ed ora dondola vuota
spinta dal vento d'autunno
 mentre dagli alberi
cadono le lacrime
di un inverno oramai vicino.


venerdì 18 ottobre 2013

IMMENSO MARE

In questo immenso
 mare
di solitudine
ci perdiamo 
ogni volta
che sorge il sole
e sono ombre
che si muovono
nella nostra
vita
di cui non resta
ricordo.
Parliamo lingue
diverse
usiamo parole
diverse
tanto che capiamo
più gli animali
che gli uomini.
Questo grande
mare
non ha confini
nè orizzonti
e ci ritroviamo
soli
ad aspettare
una vita nuova.

GIOIA E FELICITA'

Sembra un sogno ma io vedo gioia e felicità in giro per Fano; cammino per le strade, giro con lo scooter, faccio il corso e la periferia e vedo, noto, registro visi sorridenti, persone felici, borse piene di spesa, SUV in ogni metro di strada e di marciapiede e di giardino, persone eleganti, bar strapieni, altrettanto i ristoranti; c'è-è palpabile- un'atmosfera di serenità e di benessere; tutti si salutano, si danno la mano, offrono la precedenza, aprono le porte alle signore , gesti che non ricordavo da tempo. I negozi del centro-quello che frequento di più- straboccano di clienti che acquistano non solo l'utile ma anche e soprattutto l'inutile. Spendono e spandono, in alcuni addirittura c'è la fila.
E' strano ma anche l'amministrazione comunale sta facendo con fervore e passione la sua parte; si draga il porto, si pulisce e si aprono finalmente i canali; dovevano sbancare 5000 metri cubi di fanghi ma invece-tanto per stare larghi- ne faranno portare via oltre 50.000 e se non stanno attenti  distruggono anche i moli e le banchine pur di fare lavori.
Potenti macchine asfaltatrici-dopo anni di incuria e di disinteresse-lavorano giorno e notte per rendere tutte le strade di Fano lisce come un biliardo. E quando dico tutte, dico TUTTE! E va l'asfalto in ogni dove, tanto che la ditta appaltatrice ha chiesto il permesso di asfaltare anche il Canale Albani ed i Passeggi. C'è fermento, c'è sudore ma c'è tanta gioia.
Il tratto di circonvallazione non finirà più in via Trave ma dato che ci sono proseguirà verso il Lido, poi a Gimarra poi ritornerà indietro sulle colline e si ricongiungerà con il primo tratto e via e via senza fine. L'assessore ai Lavori Pubblici Falcioni non si tiene più dalla gioia:" faremo anche tre piscine, una anche in piazza xx settembre, cinque centri sportivi, la sede nuove del Comune, nella caserma Paolini apriremo un centro attrezzato per giocare a burraco ed una sala per la tombola. Il nuovo ospedale lo costruiremo a Fano e non a Fosso Sejore; mi sto già allertando per trovare un'area verso il mare:" sole e salute"lo chiameremo; penso già all'ex pista dei go kart ma ancora non voglio svelare nulla".
Anche sul fronte politico c'è aria di paradiso: i candidati alla poltrona di sindaco non litigano, anzi! Si offrono di fare un passo indietro per cedere il posto all'avversario:" ma prego! ma fai con comodo, ma sei certo meglio di me" dice Stefanelli a Marchegiani e Carloni a Manuela Isotti:" ma ci mancherebbe che un berlusconiano non cede il passo ad una signora..."; Anche il cinquestellato Hadar Omiccioli  ha offerto il suo posto a Mascarin ( sinistra sinistra)  dicendogli:" vai che con la sinistra ce la fai !!!".
Insomma c'è aria di festa a Madrid...pardon a Fano; dicono i ben informati  che persino Santorelli e la Cucuzza, quasi quasi...ma proprio quasi quasi...starebbero per offrire la loro testa ad altri amici di partito cedendo gli assessorati, ma su questo non ci sono prove certe.
E dunque, non lamentiamoci più: Fano è l'ombelico del mondo e forse anche Obama potrebbe un giorno fare visita alla nostra sorridente e ricca città. Che bello! Magari accompagnato da Vittoriano Solazzi che è un astro nascente.
Ma che si può chiedere di più dalla vita?
Poi però mi sono svegliato...
Nella foto: dove i cervelli fumano h24!!!

giovedì 17 ottobre 2013

SULLA PANCHINA

Seduto sulla vecchia panchina,
tutt'intorno foglie secche e immondizia,
cerca di far finta di nulla
e volge gli occhi verso l'acqua
che nel canale scorre lenta
e porta verso il mare tutto quello
che incontra nella sua strada.
In terra, tra radi ciuffi d'erba,
nota una lunga fila di formiche
che va in ordine verso un foglio
di carta unto e pieno di molliche.
Forse era cosi anche tanti anni fa
ma lui ricorda immagini e momenti
molto diversi, con alberi verdi
e ben tenuti, panchine in ordine
e tanta gioventù a ridere, giocare,
scherzare, amoreggiare.
Anche il viale sta diventando vecchio,
ha pensato guardandosi intorno,
e si è pentito di aver avuto
quell'attimo di nostalgia
che lo aveva portato a rifare passi
in quell'isola di verde
che gli era stata amica e complice
negli anni giovanili;
mai cercare ricordi e luoghi
e con tristezza si era seduto
in quella panchina contorta e malridotta.
Adesso ha capito e se ne va
ripercorrendo quelle poche decine di metri
di sassi ed erbacce
che lo riportano sulla chiassosa
strada asfaltata che lo ingoia
tra auto, moto, e confusione infernale.

mercoledì 16 ottobre 2013

VIA GARIBALDI LATO MONTE

Una piccola cosa, da nulla, in queste mattinate autunnali.
Devo andare in un negozio di accessori che si trova vicino la caserma Paolini; se mille volte l'avessi dovuto fare, mille volte avrei percorso la strada che parte da Corso Matteotti, di fronte la fontana  e arriva a viale Gramsci, senza ombra di dubbio. Ma questa mattina mi sono ricordato che dovevo andare in quel negozio quando già ero in " cima al corso", cioè all'incrocio di questo con via Garibaldi e quindi ho girato a destra ed ho percorso il tratto monte della stessa.
Giuro, saranno vent'anni che non calpesto quelle pietre, che non cammino per quella strada. Me la ricordo nei tempi lontani, quando andavo a scuola o ci passavo con i miei e poi con gli amici; gli alberi dei cachi ai lati della via, i negozi, una strana casa rotonda dove a piano terra c'era un barbiere e la scritta " docce" sulla porta, un famoso parrucchiere sulla sinistra, negozietti, le grida dei bimbi che venivano da un asilo e se non ricordo male c'erano anche le scuole superiori( magistrali?). Ma sono ricordi lontani che mi sono tornati improvvisamente alla mente ripercorrendo quella che più o meno, è rimasta la stessa: confusione, buche e mondezza, qualche casa rimessa a nuovo, qualche vetrina in più e "moderna" e gli stessi alberi dei cachi ai lati.
Nei tempi lontani, i cachi maturi cadevano a terra e formavano poltiglie rossastre/ arancio sul selciato. Una schifezza.
Non so se adesso accade la stessa cosa e se-a dire il vero-quegli alberi che ho visto questa mattina sono sempre gli stessi. Arrivato alla fine, sulla nazionale, per attraversare è un rischio salute  per nulla piacevole. C'è un traffico intenso e pericoloso in cui, in molti, si fermano solo all'ultimo minuto.
Via Garibaldi-lato monte, mi sa che passeranno altri vent'anni...

martedì 15 ottobre 2013

TEMPORALE

Nell'acqua che scorre veloce
ai lati della strada 
durante il temporale
vedo fuggire ricordi e immagini
che si inseguono, si scontrano
fanno mulinello nelle buche
e riprendono a correre
e se ne vanno lontani
a cercare anni felici e tumultuosi
che si sono persi nel mare.
La pioggia cade forte e violenta
e percuote alberi, case, automobili
creando uno strano concerto
di rumori e note imprevedibili.
E' giornata di temporale
il giorno che sembra notte
e l'acqua ai lati della strada
sono fiumi in miniatura
che strappano e travolgono
tutto quello che incontrano
nella corsa che non si sa
dove e quando finirà.
Se ne vanno ricordi ed emozioni
in una giornata di pioggia violenta
e nell'ombra del cielo
si sta in attesa che torni il sereno.

domenica 13 ottobre 2013

SILENZIO

Vorrei sentire ancora una volta
le tue dita che accarezzano il mio viso
che ne seguono i contorni
e poi l'indice che si posa sulle labbra
per dirmi stai zitto e non parlare,
non c'è bisogno di parole.
E sorridevi guardandomi negli occhi
perchè eri certa
 che  non avrei detto nulla
e mi sfidavi ad aprire il cuore con te.
Ma tu  sapevi tutto e allora,
perchè aggiungere la voce
a quella melodia già dolcissima?
Perchè voglio sentirtelo dire
rispondevi, voglio sentirtelo dire.
Era una piccola sfida, una lotta
tra due persone che sanno
ma lei che chiede 
ed io che non rispondo.
Pochi secondi, pochi attimi 
con il fiato sospeso e lo sguardo serio
poi tornavamo a ridere
e riprendevamo la strada.
Eppure sono certo
 che se tu
mi incontrassi ancora
dopo tanto tempo
mi faresti la stessa richiesta
aspettando una riposta
che non c'è mai stata
pur sapendo
 che non servivano parole.




venerdì 11 ottobre 2013

AUTUNNO

Si spogliano gli alberi
e le foglie senza vita
cadono a terra 
tra pioggia e fango.
i rami rimasti nudi
tendono le loro braccia
verso il cielo
come scheletri in preghiera.
E' il rituale di sempre
morire per poi rinascere
al ritorno della primavera.
La malinconia d'autunno
che rimpiange l'estate
dovrà accontentarsi
di qualche spicchio di sole
e di angoli di azzurro
in un cielo grigio e triste.
Passerà, come sempre,
ma il tempo scorre lento
in queste giornate
dal breve giorno
e dalle lunghe notti
in attesa che arrivino
i brividi dell'inverno.