Camminare senza meta
sotto una pioggia battente
le scarpe nelle pozzanghere
i vestiti bagnati e l'ombrello
che non copre nulla;
camminare mentre le auto,
impassibili, passano veloci
rovesciandomi addosso
fango e acqua senza pietà
e chi guida sorride
con il viso da ebete
mentre cinguetta al cellulare.
Dietro l'angolo, da un vicolo,
sbuca un cane magro e tremante
zuppo sino al midollo
ed il pelo appiccicato alla pelle;
cammina di traverso
con il muso a terra
e allora penso
che c'è chi sta peggio di me
ma non so come aiutarlo.
E la pioggia picchia
sempre più forte
mentre il cane si allontana
sfiorando i muri delle case.
Dall'ombrello,
che non copre nulla,
rivoli di pioggia finiscono
nel collo e dentro la camicia
cercando i pochi angoli
rimasti ancora asciutti.
Il cane è sparito,chissà dove
ed io trovo finalmente
un portone dove ripararmi
prima che un'auto, veloce
mi sommerga di spruzzi.
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