martedì 1 ottobre 2013

UN SOGNO TRANQUILLO...

Per gli anni che passano, per gli anni a venire, non sogno cose importanti, cose impossibili ma normali, la quotidianità senza pretese, un passo dopo l'altro senza correre ma con l'andatura di chi si gode anche l'aria che respira.
Una estate piena di sole, una spiaggia accettabile, con il mare che mi consenta di fare il bagno tutti i giorni e che i pesci mi lascino muovere in pace senza chiedermi il ticket; un gatto, grosso, bello e peloso che stia con me quando sono a casa, che non pretenda troppo, che mi lasci un pò di spazio, possibilmente che non mi faccia dormire e riposare su un cuscino messo a terra ma magari un posto sul divano, una copertina per l'inverno e possibilmente che non mi dia da mangiare tutti i giorni solo e soltanto crocchette di miscugli che non conosco; che mi lasci la porta aperta se voglio andare a fare  la pipì nel giardino o voglio dare la caccia a qualche topa...;
poi, mi raccomando! che non pretenda di castrarmi perchè siamo in troppi; insomma una vita normale, da animale a due gambe;
desidererei anche un cane, non esageratamente prepotente, che capisca i miei bisogni e le mie necessità umane; quindi, che mi porti a spasso almeno due volte al giorno, alla mattina e alla sera; che mi lasci il guinzaglio lento in modo che io possa andare senza pena ad annusare i profumi e gli odori degli altri umani; camminare non dieci minuti e poi tornare a casa ma fare un bel tragitto per sgranchire  gambe ed ossa; che non mi metta la cappottina d'inverno, il berretto di lana, il collarino con le pietre colorate, che non  tiri una palla per strada e pretenda che io glie la riporti; che mi lasci il tempo per le mie intimità e le mie necessità senza costringermi a fare in fretta e senza  pace; che non mi lasci solo a casa per ore ed ore, dove non so cosa fare, non posso muovermi in quello spazio angusto, e devo passare il tempo sdraiato per terra, in un tappeto consunto, logoro e puzzolente. E, per favore, che non mi faccia dormire fuori nel giardino in un capanno di legno che è anche più piccolo di me, con un ingresso da nani, dove troneggia un cartello tutto colorato dove c'è scritto" Marcello", e fuori del cancello di casa un altro con su " attenti all'uomo! Morde!"
Insomma, chiedo solo un futuro da vita normale, da essere umano.

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