giovedì 17 ottobre 2013

SULLA PANCHINA

Seduto sulla vecchia panchina,
tutt'intorno foglie secche e immondizia,
cerca di far finta di nulla
e volge gli occhi verso l'acqua
che nel canale scorre lenta
e porta verso il mare tutto quello
che incontra nella sua strada.
In terra, tra radi ciuffi d'erba,
nota una lunga fila di formiche
che va in ordine verso un foglio
di carta unto e pieno di molliche.
Forse era cosi anche tanti anni fa
ma lui ricorda immagini e momenti
molto diversi, con alberi verdi
e ben tenuti, panchine in ordine
e tanta gioventù a ridere, giocare,
scherzare, amoreggiare.
Anche il viale sta diventando vecchio,
ha pensato guardandosi intorno,
e si è pentito di aver avuto
quell'attimo di nostalgia
che lo aveva portato a rifare passi
in quell'isola di verde
che gli era stata amica e complice
negli anni giovanili;
mai cercare ricordi e luoghi
e con tristezza si era seduto
in quella panchina contorta e malridotta.
Adesso ha capito e se ne va
ripercorrendo quelle poche decine di metri
di sassi ed erbacce
che lo riportano sulla chiassosa
strada asfaltata che lo ingoia
tra auto, moto, e confusione infernale.

Nessun commento:

Posta un commento