mercoledì 25 settembre 2013

GIU' PER LA COLLINA

La stradina scendeva rapida,
si faceva un po' camminando
un po' a scivoloni con il sedere
in terra, tra polvere e sassi;
si andava a gruppetti, tre,
quattro insieme, ridendo
e imprecando quando si
cadeva in terra o si incontravano
pietre e arbusti.
Giù, giù, dovevamo scendere
lungo il fianco della collina
e andavamo in fretta
perchè dovevamo
raggiungere il posto
dove avremmo passato
la giornata.
Ci voleva tempo ma alla fine
arrivavamo nel prato
e infine nel boschetto con gli alberi
che fiancheggiavano  il ruscello.
L'acqua andava veloce 
ma era bassa e non c'era pericolo
e per noi era la scoperta
di un mondo nuovo ogni volta
che andavamo in quel luogo.
C'erano i " grandi" con noi
e tutti stavano tranquilli.
La prima cosa che facevamo
toglievamo i sandali
e mettevamo i piedi in acqua,
entravamo piano e camminavamo
sui sassi e sul fondo .
L'acqua era fredda ma sopportabile,
c'erano i pesci che nuotavano
e ci piaceva stare dentro
sino a che il freddo non ci prendeva
e dovevamo uscire.
La giornata passava veloce
ed il ritorno era assai più faticoso.
Stanchi e assonnati, tornavamo
dopo aver ripercorso il viottolo
che in questo caso
andava in salita.
Ma era bello ricordare
e per giorni e giorni
parlavamo solo di questo.





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