Me ne andavo al mare a passeggiare per godere di queste ultime giornate di sole prima dell'uggioso autunno-inverno. Tragitto solito che mi porta da viale Cairoli, al lungomare costeggiando la spiaggia, moletto di ponente, Arzilla e ritorno.
Potrei farlo ad occhi chiusi. Cammino, penso ai fatti miei, rimugino i miei pensieri, guardo verso il mare, se c'è qualcosa che richiama la mia attenzione, afferro cellulare e scatto foto oppure annoto nella mente. Di solito, nelle giornate normali incontro pochissima gente, rare fanciulle che fanno corsa( qualcuna niente male, devo dire) che non so mai da dove vengono e non so mai dove vanno....passano; donnette con la spesa, qualche nonna con il nipotino che le fa impazzire e qualche persona di colore ( uomini e donne) in bicicletta che vanno o vengono al ponte dell'Arzilla il che mi fa presumere che abitino dall'altra parte; tutto qui salvo....i soliti che in riva al mare se ne vanno con il cane a sfiorare con i piedi l'acqua.
Non incontro mai ( o rarissimamente ) amici o conoscenti quindi la mia passeggiata è solitaria; evidentemente il mio interesse per il mare non è condiviso.
Allora vado, cammino, fischietto, occhieggio in giro; la zona praticamente è deserta se non contiamo due vecchietti davanti a me di qualche decina di metri,che presumo siano marito e moglie che procedono ancor più lentamente del sottoscritto e che-quasi commovente-. si tengono per mano; li supero e vado verso il moletto dell'Arzilla. A questo punto noto, di fronte all'Excelsior una figura che va nella mia stessa direzione e che ha già imboccato il molo. Non è lontanissima e ne noto i contorni: alta il giusto, taglia normale, pantaloni bianchi stretti, scarpe basse, camicia attillata e, svolazzante e provocatoria una capigliatura biondissima, sino alle spalle, tutta boccoli come portavano le dive del cinema anni '30.
Tanto facciamo la stessa strada, immagino, aumento un poco il ritmo dei mie passi per vedere più da vicino; da dietro mi sembra una figuretta femminile che vale la pena di giudicare in diretta, tanto siamo qui.
Lei cammina sul moletto andando verso la cima, io con indifferenza dietro di trenta, quaranta metri; si va, certo che i capelli sono uno spettacolo, color biondo oro, tutti inanellati, a scendere sulle spalle, rara pettinatura di questi tempi.
Andiamo ancora... ancora, faccio il turista, guardo verso Pesaro poi verso il porto, guardo il mare, i gabbiani; oramai lei è giunta alla cima e quindi dovrà tornare indietro; sono curioso di vedere se il davanti è come il di dietro. Giunta alla fine del percorso lei si ferma, guarda verso l'orizzonte; io mi avvicino, percepisco l'odore di un profumo strano, dolce e forte nello stesso tempo, sembrerebbe cioccolata. La cosa mi incuriosisce ancora di più ma non so cosa fare, se non si gira sono costretto a tornare indietro, non vorrei fare la figura del solito italiano attaccabottoni con la prima che incontra per strada. Immagino, dal colore dei capelli che sia una straniera, anche il profumo ha un che di esotico.Comunque decido di invertire la marcia, ed invece, proprio mentre sto per eseguire la manovra...lei si volta.
Resto di pietra! Viso da" turista per caso" bruciato dal sole, rughe,barba bionda e lunga che lo incornicia tutt'intorno e una pipa di quelle ricurve dalla quale esce un fumo che ha proprio l'odore che io avevo percepito.Alzo i tacchi e vado via veloce come il vento!!!
Va bene: io forse avrò perso lo smalto e l'occhio di un tempo e mi sono giustamente preso la punizione ma, anche lui,dove accidenti va con quella chioma bionda e lunga coi boccoli?
Che lezione! Ed ancora non mi sono ripreso.
Comunque, io l'ho raccontata...ma prevengo le battutine degli amici, le spiritosate possibili...; lasciate perdere.
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