giovedì 30 agosto 2012

PIOGGIA E LACRIME

Ricordi come si ballava questa canzone? Non si ballava,si viveva, si respirava, si assaporava, scorreva nelle vene.Andavano le prime note,"pioggia e lacrime" diceva il cantante, cominciavamo a muovere lentamente i passi, mano nella mano, la pelle delicata del tuo viso a sfiorare la mia, un leggero profumo di violetta veniva dai tuoi lunghi capelli color del sole. Tu chiudevi gli occhi e ti lasciavi andare, appoggiandoti a me, completamente, io sentivo quella musica nel mio cuore e seguivo il ritmo come se l'avessi scritta io. "Pioggia e lacrime", e sembrava di essere soli, tra campi di verde e di fiori, alberi di pesco e di ciliegio a segnare i confini del sogno.
Non si ballava, si sentiva nel cuore. Ogni volta nuova, ogni volta come se fosse stata la prima. 
E quando la musica finiva e il disco si fermava, restavamo ancora abbracciati per qualche secondo ad assaporare  quel momento magico.
Mano nella mano, guancia a guancia, lentamente; e non mi si venga a dire che il tempo passa.

mercoledì 29 agosto 2012

SPERANZE E SOGNI A VOLO DI RONDINE

Bisognerà dire addio alle speranze, ai sogni, ai desideri più normali; bisognerà aprire gli occhi, guardarsi intorno e dire giorno al giorno, notte alla notte, a te che guardi altrove,a  me che guardo indietro e perdo il senso della realtà, ai tanti che ci stanno a fianco e che sono nessuno e tutto nello stesso tempo.La piccola farfalla azzurra che si posa sul fiore e vive un attimo, vive un attimo di felicità che è tutta la sua vita. Noi  viviamo tanti anni, tanti, ma quanti di questi sono felici e quanti infelici? 
All'orizzonte il mare, in alto il cielo, le nuvole che passano lente, gli uccelli che si preparano ad andare via per cercare terre e acque più accoglienti, le colline che stanno cambiando colore, all'aria che rinfresca, alla luna che brilla e  sorride, alla luce del giorno che si accorcia e la notte che avanza, piano piano, lentamente, ma toglie spazio alle tinte del sole;i rumori, le note, la musica, le voci, la confusione, le grida, le lingue e i dialetti che si incrociano, visi sconosciuti, belli, brutti, bianchi, neri, i caffè pieni di gente, la fiera,il mercato, le bancarelle, i venditori ambulanti che camminano, camminano, non si sa da dove vengono e non si sa dove vanno; appaiono, spariscono e appaiono di nuovo come in un teatro. Sfrecciano veloci  le biciclette, le moto, le auto, le braccia a penzoloni fuori dai finestrini, la sigaretta in bocca, corrono, sudano, imprecano, in fila come formiche per cercare un posto dove soffrire ancora di più ma per poter dire:" ci sono stato". 
Speranze e sogni, desideri e voglia di guardare altrove, per cercare uno sguardo che contraccambia il tuo sguardo, gli occhi che fissano i tuoi e il mare  che ritorna a suonare la sua musica, forte, spumeggiante, dai mille suoni a purificare acqua e aria, a ripulire se stesso e tutto ciò che vive nel suo corpo. Il mare si rinnova, cambia carattere, ha voglia di libertà.
Bisognerà capire, dirsi la verità, cancellare speranze e sogni.E le lacrime saranno solo pioggia, per chi non vorrà capire.

RENA E TIR ( SABBIA E CAMIONS)

RENA E TIR( ovvero sabbia e camions): cosi  tra noi amici, all'epoca, chiamavamo la bellissima canzone cantata da Demis Roussos " Rain and tears" ( pioggia e lacrime); ascoltata, cantata, ballata, amata, ruffiana nelle ristrettissime feste da ballo organizzate in locali privati clandestini in affitto o nelle cantine, insieme all'altra amatissima " A Whiter Shade of Pale"( Senza luce). Premessa necessaria per parlare della festa da ballo di addio all'estate organizzata martedi 28 al Florida Dancing del Lido. Perchè? Perchè queste canzoni sono state riproposte dal complesso  che allietava la serata. Quindi...in testa mille ricordi, mille emozioni, mille tremori   ma anche qualche giusta maledizione nel fare l'inevitabile  confronto sia come anni che non sono più, sia come esecuzione che non poteva tenere testa all'origine ma...qualche cosa di meglio si poteva anche fare.
Detto questo...l'addio non ha lasciato rimpianti, posso testimoniare in diretta. Sarà perchè siamo alla fine dell'estate, sarà perchè l 'atmosfera non aveva nulla di allegro e di anni ruggenti, sarà perchè  molti sono stanchi e non hanno più niente da spremere, sarà perchè l'età media dei presenti superava certamente i 50/60 anni, sarà perchè
le musiche proposte non sono state eccezionali ed in più confuse con altri ritmi  e rumori,: insomma sarà tutto questo sta di fatto che l'addio non ha provocato lacrime e malinconie. 
Dunque, anche il Florida: storico ed unico locale da ballo del Lido che resta come testimonianza storia degli anni d'oro, dovrà alzare bandiera bianca per lasciare posto solo alle pizze quattro stagioni ed alle tagliatelline allo scoglio? 
Spero di no.
Unica cosa che è rimasta tale e quale nei secoli: il passaggio rumorosissimo del treno nei momenti più interessanti ( sembra quasi scelto apposta). Passaggi sicuramente più rari ma sempre rompiballe. 

domenica 26 agosto 2012

PENSIERINO DELLA SERA

Fin dove arriva la tristezza e dove comincia la felicità/
 da che cosa si riconosce la luce di un lampione dalla luce della luna/
il mare accarezza la sabbia o è la sabbia che accarezza il mare/
le lacrime bagnano come la pioggia e la pioggia certe volte sembra lacrime/
ti dici mia amica e però non mi cerchi mai, io sono tuo amico e ti cerco sempre/
sul mare non è mai buio, non è mai notte, c'è sempre una luce che fa brillare le onde/
i tuoi passi dovrebbero portarti dove penso io ma la fatalità vuole che la strada sia del tutto diversa/
guarda qualche volta il mondo anche con altri occhi e ti accorgerai che i confini non sono segnati  solo dai muri del giardino ma dai pensieri che non hanno confini./
Balliamo insieme questa sera, come se il tempo si fosse fermato. Un ritmo lento, una canzone sentimentale, muoviamo i passi piano,facciamoci portare dalle note, chiudi i tuoi occhi che hanno il colore della notte, i tuoi capelli con i segni del sole a sfiorare il mio viso... e aspettiamo che il biancore dell'alba chiuda il sogno.

TRISTEZZA DI FINE ESTATE

E' stata una pioggia vera, per alcuni minuti forte, pesante, con folate di vento e mare molto mosso. I tuoni che l' avevano preceduta avrebbe dovuto consigliare tutti-compreso il sottoscritto-a tagliare velocemente la corda ma,come accade spesso in queste occasioni, siamo rimasti lì, in spiaggia, sotto l'ombrellone o in mare, sino all'ultimo secondo. Poche gocce, un po' di vento poi via via sempre più forte sino all'acquazzone da fiume di pioggia.
Comunque, ce la siamo cavata e così com'era iniziata...è finita.
Ma è tristezza, la solita, conosciuta ma ogni volta nuova tristezza di fine estate; perchè, torneranno certo le belle giornate con il sole, si potrà fare ancora qualche bagno ma dentro di noi sappiamo che giorno dopo giorno cammineremo inesorabilmente verso l'autunno e verso il lungo, noioso, buio, freddo inverno.
C'è chi è contento, che non ne poteva più, chi ha sentito caldo, ha sudato, ha sofferto ed ora gioisce. Ma il mare, il sole, il bagno in acqua, il sapore dell'estate, i profumi dell'estate, il giorno che non finisce mai, le notti luminose e piene di vita, il cielo pieno di stelle e la luna che illumina a giorno...: o senti tutto dentro, sai vivere queste emozioni o è meglio che vai in montagna con le colonie della parrocchia o, se hai i soldi, vai a Cortina" tutta d'un pezzo" a passeggiare per negozi ed incontrare tanti fanesi come se fosse corso Matteotti.
La pioggia di questa mattina, l'acquazzone che ha sommerso Fano e la spiaggia, che ha fatto saltare le solite fogne del solito sottopasso del Lido, che ha inondato l'aria di puzza sgradevole di scarichi fognanti dove sei per forza costretto a passare se vuoi tornare a casa e quando sei a casa associ quell'insopportabile puzza a certi personaggi di cui non posso fare il nome...dicevo: la pioggia di questa mattina ha alzato bandiera rossa avvertendoci che si sta per chiudere bottega.
Una tristezza di fine estate..che intendere non può chi non la prova( presa in prestito).
nella foto: il temporale è appena passato.

venerdì 24 agosto 2012

E' L'ORA DELLA NOIA

L'ho già detto: il finire della stagione estiva, comunque sia ed anche se avremo un settembre decente, segna lo "squagliamento" definitivo dell'atmosfera festaiola e gioiosa dell'estate. E'come la fine di un banchetto: si inizia tutti ben vestiti, tutti compìti e tiratini, tutti complimenti e moine, poi via via che gli stomaci si riempono, i calici si svuotano, il sangue sale alla testa, ci si lascia andare, si sbraga, si slacciano cinte e gonne, si tolgono le scarpe sotto il tavolo, si raccontano barzellette audaci, si corteggiano senza ritegno le belle ragazze presenti ed anche qualche moglie disponibile, sino a terminare mezzi suonati, tutti sudati, a barcollare sino alle auto per tornare a casa. Al mare, in questi giorni, c'è la stessa situazione; tutti coloro che hanno vissuto per intero l'estate non ne possono quasi più; vengono al mare per abitudine, perchè non sanno che altro fare, perchè le moglie vogliono seguitare a giocare a burraco, perchè si mangia senza faticare, basta comperare un pezzo di pizza o una insalatona da ribrezzo.Ma barcollano, sbracano, passano come suonati da un ombrellone all'altro, non ridono più, alcuni/e si sono persino messi a fare le parole incrociate; tentennano quando è giunta l'ora di fare Acquagym ( uomini e donne), trovano scuse, si rimettono sul lettino e chiudono gli occhi.Persino il rompiballe ufficiale ( ce n'è uno in ogni condominio, come lo scemo in ogni villaggio) ha abbassato la cresta e sonnecchia. E purtroppo dilaga un passatempo mortaccino: le confidenze-maldicenze. Si spara chiacchiere su coloro che sino a pochi giorni prima erano amici/amiche di merenda , di cena e di seratine allegre; se ne dicono e se ne sentono di tutti i colori . Perchè? Perchè si annoiano, non sanno più come far trascorrere le ore. Non posso riportare quel che si sente in giro ma...credete sulla parola, sono frecciatine al pepe.
Ma lasciamo perdere. Passerà anche questo...fino al prossimo anno. Che siamo alla fine lo indica anche questo piccolo quadretto familiare che ha avuto vita ieri. Una signora 
cinquantenne amica di tante amiche, sul punto di andarsene dalla spiaggia ( condominio n.1), ha  cominciato ad abbracciare ed a baciare tutti. Uno dietro l'altro e una dietro l'altra; insomma per circa un'ora. Che sarà successo? Pensi al peggio...ad una imminente operazione chirurgica grave... pensi male. Invece: La signora parte domani per la Francia e sta via...6 giorni, dicasi 6 giorni!!!  Se fosse successo un mese fa, non l'avrebbe c...ta nessuno; ed invece è stato come un saluto alla fine di un funerale.
E' proprio l'ora della noia.

BIDONE PARTY

Dice:" ma davvero vai a ballare?
Guarda, anch'io vorrei sognare
vengo anch'io, vengo a saltare
 e per sempre ricordare 
una notte da incantare".
Dico: non ci sono problemi, anzi, sono contentissimo, balleremo insieme, se ancora ce la fai, se ricordi qualche passo...; Dice lei:" ma che, scherzi? Sono leggera come una piuma e ballo che è una bellezza". Caspita! penso io, una fortuna sfacciata, di solito al Florida il massimo che ti capita sono calci negli stinchi e qualche spintone ; e poi lei è una bella donna, piacevole, ehehehehehe!!! può andare puo' andare: " Guarda che però noi abbiamo già prenotato e devo far aggiungere un posto; sai è l'ultima sera, ci sarà il pienone. Se sicura?" Lei mi risponde un pò risentita :" se ti dico che vengo, VENGO!!!". Per carità, chiudo la bocca, non voglio irritarla. Mi spacco in quattro, sudo le famose sette camicie per far aggiungere un posto in più. Devo ammetterlo, sono stato costretto ad utilizzare anche una raccomandazione di uno che conta a Fano ma che mi prude chiedergli favori ma...se è per una serata di ballo, se pò fa!!
Non solo. Per riscaldare i muscoli, per ritrovare il ritmo, ho tirato fuori dall'armadio vecchi dischi di lenti ed ho ballato per ore con una sedia, per ore....
Prima di lasciarla le avevo anche detto di rifarsi viva, di farsi sentire; il giorno della serata si avvicina, passano le ore, passano le notti, tutto passa. Va bene che è una notoriamente smemorata, che oramai nel giro di poche settimane di bidoni me ne ha tirati tanti ma...almeno un segnalino, una chattatina su FB, un trillo.. Sognava questa festa danzante? E allora, se uno sogna pensa sempre a quello. O no? Per lei evidentemente è NO!!! 
Non si è più fatta viva e adesso per giustificare il posto in più al Florida, mi devo portare dietro mia nonna.
Ma se la incontro ancora, ci penserò io a farla sognare come si deve e soprattutto come dico io.Giuro!

mercoledì 22 agosto 2012

PRESTO CHE E' TARDI!!!

Presto che è tardi!!! A Fano viviamo  una stagione estiva tutta particolare e dettata da consuetudini locali, comunque sia. Quindi, sul finire dell'agosto già in spiaggia si comincia  a dire che l'estate è finita, che tra un po' si chiude, chi si è visto si è visto, si diradano le bici, le moto, le auto, i rompiscatole ed aumentano solo i vu cumprà che si giocano le ultime carte prima di tornare ai propri paesi. Qualcuno potrebbe dire:" ma come! 22 agosto e già si parla della fine?" Si, a Fano è così. 
Tant'è che anche il Florida, dancing fanese per eccellenza, storico e una volta anche romantico, martedì prossimo suona le sue ultime canzoni, muove i suoi ultimi balli e poi... la musica è finita...gli amici se ne vanno...e FINE.
E allora martedì ci sarò con amiche ed amici per festeggiare questa serata-saluto all'estate 2012; facciamo finta che sia il 30 di settembre ( come accade in tutte le città di mare d'Italia), porteremo maglie pesanti e scarpe chiuse, berremo la moretta per scaldarci e mangeremo polenta e salsicce.
Poi, però, ci rifaremo con le danze...ehehhehehe!!! Anni 70, anni 80, lenti o poco mossi, e qualche veloce per i più arzilli. A spingere in pista e soprattutto a " ricevere" spinte e calcioni a tutta birra. Faremo finta di nulla, sorrideremo all'incauto e tireremo avanti.
PRESTO CHE E'  TARDI!!!
Se perdete anche questa ultima occasione..dovrete aspettare 12 mesi. Non è poco!
Nella foto: il Florida com'era negli anni '60.

martedì 21 agosto 2012

VUOTO A PERDERE

Queste conoscenze, queste vuote amicizie
che sfuggono tra le dita come sabbia
che non lasciano nulla se non qualche sorriso
e poche frasi di circostanza in una serata di allegria.
Arrivano, passano, si dimenticano, nessun segno
che te le faccia ritornare alla mente;un barattolo vuoto
che si getta dopo aver toccato il fondo.
E così certe cose di oggi, di ieri, dell'altro ieri
scivolano via dalle mie mani, passano come granelli
non faccio in tempo a stringere il pugno
che già sono volate via con il vento.
Almeno tu resterai per qualche ora nella mia mano?
Non chiedo molto, il tempo di riconoscere il tuo viso.


lunedì 20 agosto 2012

IN MEZZO AL MARE

Con la barca in mezzo al mare
tu sei andata a veleggiare
 con le forme tue rotonde
 hai nuotato in mezzo all'onde.
C'erano  scorfani, merluzzi
un pescion dai denti Aguzzi
ma al venir della Brigitta
son fuggiti in tutta " fritta"!(licenza poetica).
Un allarme a tutto spiano
per sfuggir quell'uragano
pur Nettuno re del mare
ha deciso di scappare!
Poi la calma è ritornata
quando Bri se l'è svignata.
( dedicata ad una amica che va veleggiando per mare)

domenica 19 agosto 2012

TRAMONTO

Il sole scende lentamente e la luce se ne va piano piano
gli ultimi raggi dorati illuminano la superficie del mare
le barche che tornano al porto, le colline, le case, il torrente
il libro del tempo gira un'altra pagina, un attimo 
ed è già domani. Non ho fatto in tempo a vederti, 
o forse non ho avuto l'occasione per incontrarti, o forse
ti ho persa tra mille altre persone che affollano la spiaggia
o eri lontana tra le onde del mare, a inseguire i gabbiani.
E' triste il tramonto senza di te, mi manca il tuo sorriso
e con la luce sparirà anche la tua immagine 
e la speranza di guardarti negli occhi affonderà nel mare. 




sabato 18 agosto 2012

FLASH D'AMORE

Al mare, di mattina, alla spiaggia tanta gente. A pochi passi dal mio ombrellone, un ragazzo sui vent'anni, abbronzato, con i piedi nell'acqua, guarda verso il mare. Alle sue spalle arriva sorridendo una bella ragazza sui 16,17 anni, bionda,
molto graziosa, gli batte sulla spalla, lui si gira e si abbracciano. Poi cominciano a parlare; diventano seri, lei ogni tanto lo accarezza, gli mostra tutto il suo evidente affetto. Lui ha un atteggiamento freddo, distaccato, non fa fatica a mantenersi tale. E' evidente che il filo si è rotto, che la storia non ha più storia. Eppure lei non si arrende, lui fa qualche passo, lei lo segue, gli accarezza i capelli, le spalle, lui fa ancora qualche passo. La ragazza, pur nell'amarezza dell'espressione, tenta ancora un sorriso, forse dice qualche battuta o ricorda a lui qualche momento simpatico.
Non c'è niente da fare, si capisce anche troppo bene. Lui si allontana ancora un poco, lei si gira come per andarsene poi ci ripensa, lo insegue, con la bocca gli sfiora le labbra; poi se ne va veramente. Si allontana venendo dalla mia parte.E così vedo le lacrime che scendono lentamente dai suoi occhi.
Non la conosco, non l'ho ma vista, eppure vorrei fermarla per dirle che in amore, purtroppo, spesso si piange ma poi passa quando si è giovani. Non ho il coraggio e lei sparisce
tra gli ombrelloni.
Un attimo di vita eppure questo flash d'amore quanti ricordi mi ha  riportato alla mente; momenti vissuti che credevo dimenticati per sempre ed invece riaffiorano come per incanto e lasciano sempre un segno nell'anima, come la cicatrice di una ferita.

FATE PRESTO CHE SI CHIUDE!

E' sempre triste salutare l'estate che se ne va, che accorcia le giornate, che lascia stanchezza  e le tasche sempre più vuote, soprattutto che riporta alla tristezza del fine ferie, della riapertura delle scuole, del lavoro, dei problemi che non solo non si risolvono ma che peggiorano e si moltiplicano. Cosa ci aspetta dietro l'angolo? Che farà il governo Monti per rovinarci definitivamente? Boh!!!
Ma torniamo al mare, alla spiaggia, alle ultimissime giornate di folla perchè da lunedi...saremo solo noi fanesi a tenere alto il numero delle presenze sotto gli ombrelloni. Ed anche noi oramai stanchi, spossati, dopo aver dato per tutta l'estate tutto ciò che potevamo dare. Si arriva al lettino, all'ombrellone con le gambe che non  reggono, tristi, mastichiamo amaro, restiamo indifferenti ad ogni cosa, non facciamo più caso neanche a chi ci sta vicino. Molti non avrebbero neanche voglia di spogliarsi e di mettersi in costume. Oramai fa parte dei ricordi la corsa ridendo verso il mare, il tuffo, le bracciate più o meno professionali, le ore a scalciare le onde con l'Acquagym, le docce fredde rigeneratrici,le giornate al sole spalmati di abbronzanti e di 
creme varie per diventare neri.Le risate, le battute, le mangiate sotto l'ombrellone, le partite a carte, il burracooooo!!!i tornei di scala 40, le occhiate alle belle gnocche venute da Perugia e da Città di Castello.E le confidenze? Il cameratismo coi vicini...niente dottore, niente ingegnere, niente avvocato, via via, diamoci del tu e pacche sulle spalle. Tutto finito.
Acquagym? Che cos'è? Mangiare? non ne parliamo neanche...una insalatona e via; il bagno? Il mare è mosso! L'acqua è sporca! Io non mi muovo dal lettino. Ed il segnale più concreto e pericoloso dello stress di fine estate è la devastate presenza delle pennichelle in numero crescente dalla  prima all'ultima fila di ombrelloni. Come se volassero e pungessero a migliaia le famosissime mosche tze tze di africana memoria( le mosche del sonno) i frequentatori della spiaggia dopo pochi minuti che si sono sistemati nel lettino o nella sdraio, chiudono gli occhi e cominciano a ronfare a tutta birra. Uomini, donne, giovani, anziani, non ci sono differenze. E quando glie lo fai notare tutti rispondono allo stesso modo:" Io dormivo? Ma che dici? Stavo pensando...",
e a questa pietosa bugia ti viene solo di rispondere:" Si! a soreta!!!..."Poi quando a settembre si torna  a gironzolare in città e si incontra l'amico avvocato, dottore, ingegnere, e saluti con un cordiale" Ciao Franco", Franco ti guarda appena, non capisce, ti interroga con gli occhi. E tu "al mare, l'ombrellone 136..questa estate..." a si si,ti risponde annoiato e distratto " a Ischia vero?". "ma va a c....." pensi tu e te vai.
FATE PRESTO CHE SI CHIUDE!

giovedì 16 agosto 2012

NUVOLE E SOGNI

Guardo il cielo attraversato da bianche nuvole
angeli che si muovono in mille figure
riconosco visi di santi e di persone conosciute
e mi chiedo come hanno fatto ad arrivare lassù
se io non riesco ad alzarmi di un metro
si mescolano e si confondono, muovono le braccia
ho l'impressione che guardino dalla mia parte
e mi salutino agitando le mani per farsi notare
da dove vengono, dove vanno,saranno in paradiso?
ma di quelli che riconosco nessuno meritava tanto,
forse se lo sono guadagnato di nascosto
facendo opere buone, regalando, aiutando, chissà
guarda certe volte come si sbaglia a giudicare
e vanno ancora lentamente nel cielo chiaro
contornate d'azzurro come se avessero un velo
attraversano tutto il mio orizzonte e si allontanano
e via via spariscono l'una dopo l'altra
e allora penso che avrei dovuto guardare bene
nuvola per nuvola e cercare di vedere se c'era
anche qualcuno della mia famiglia: mia madre,
 mio padre, forse loro mi hanno notato 
e mi hanno salutato; ho sbagliato a non pensarci
mi viene da piangere, l'occasione non si ripeterà
e non li rivedrò mai più; chiudo gli occhi per ricordare.





AMICHE DA SOGNO...AMICHE DA ...MARE

Dice, sai ci ho pensato, domani vengo al mare/
cosi staremo insieme e potremo chiacchierare/
....E' una delle tre amiche più care che ho, di cui due su F.B.( anzi una perchè l'altra è praticamente svanita nel nulla e devo ancora capire il perchè) ed una che non ne vuole assolutamente sapere di FB e quindi ci sentiamo con altri  mezzi tecnologici  o ci vediamo di persona.
E' chiaro che sono felice: ci vediamo si e no una volta l'anno quindi...Il domani sarebbe stato questa mattina, mi preparo per tempo, barba e super dopo barba di quelli molto costosi e dal profumo tenue e accattivante e che dura nel tempo: necessario perchè adesso è molto d'uso vedersi, incontrarsi, baciarsi sulle guance dai 20 anni in sù. So che lei andrà da una sua amica e mia vicina di ombrellone quindi non devo neanche cercarla.Vado con lo scuterone, è caldo non poco , arrivo al Lido, parcheggio, mi apparecchio da spiaggia, il che vuol dire pantaloncini e asciugamano,mi annuso- tutto ok!-
e scendo a riva. Lei c'è! Sdraiata di fianco alla sua amica, abbronzatissima, nera, ottima forma, viso disteso , mi saluta con la mano, ci sorridiamo; niente bacio sulle guance ( ho sprecato il dopobarba, penso), scambiamo poche parole: "ci sentiamo dopo", mi dice, Ok. Sono le 10. Io mi metto nel mio lettino, prendo il sole a metà perchè è caldo. Lei sta sotto i raggi del sole come se niente fosse. E ride, e chiacchiera, e ride; poi arriva un suo vecchio amico; e chiacchiera e ride....ridendo e scherzando sono le 11. Il profumo del mio dopobarba si affievolisce un poco ma resiste. Bene. Passa ancora il tempo: ho voglia di fare il bagno ma tengo duro in attesa che lei venga a chiacchierare come aveva promesso.Niente! Va via l'amico ma arriva un'altra amica. Sfiga! E' una delle più instancabili chiacchierone della zona. Sono vicino,sento per forza i discorsi;gli argomenti sono a dir poco opprimenti, salute, ospedali, decessi, da toccarsi i cosidetti per tutto il tempo. Sono le 11,30. Il mare mi aspetta, vado e mi tuffo. Torno alle 11 e 55. Sono ancora lì che parlano delle stesse cose.Mi metto da parte, mi tengo da parte. Ogni tanto mi annuso: oramai il profumo del dopobarba se ne è andato ed è rimasto solo quello del mare del Lido e cioè pesce morto, acqua ferma, alghe in putrefazione.... Mi faccio pena e mi viene da piangere. Sono le 12,15. Improvvisamente la mia amica si alza; ora viene da me. Neanche per sogno! E' tardi, deve andare; mi risaluta con la mano, un bel sorriso e se la squaglia. Resto come un fesso. Saluto con la manina. Andrò a piangere a  casa.

mercoledì 15 agosto 2012

QUANTO CI SIAMO DIVERTITI!!!

FERRAGOSTO: giornata rituale per tutti. Al mare, ai monti, in campagna, in città: si va...al ristorante, in trattoria, all'agriturismo,al fiume, al mare. Da noi si va al mare o nelle case di campagna degli amici ( che non ne possono più di avere compagnie di rompiballe tra i piedi che alla fine se ne vanno senza neanche pulire per terra) o- per coloro che se lo possono permettere- in barca lasciandosi dondolare dolcemente dalle onde.
La mia conoscenza è modesta: si ferma al mare, al Lido. Tutti gli anni uguali, tutti gli anni la fotocopia dell'anno prima, le stesse persone( un po' più vecchie), le stesse cose da mangiare, da bere, le battute, gli scherzi, i gavettoni, le risate forzate e l'obbligo di abbozzare al bagno inatteso quando in verità si vorrebbe strozzare con violenza l'autore o l'autrice della secchiata.  Il bagnino gestore non si spreca ma cerca di fare piccole cose per non deludere le attese dei clienti: al mattino caccia al tesoro per i bimbi con premi che non vanno oltre le caramelle e i lecca lecca, il pomeriggio palchetto sistemato in riva al mare con la musica a tutto volume che aiuta a rovinarti completamente la già difficile e pesante digestione.Si beve anche molto vino per cui...ci scappa anche qualche imbriago.L'atmosfera( per chi lo ha visto) è più o meno come quella della fine dell'anno del rag. Fantozzi: c'è chi comincia a mangiare alle 12, senza aspettare nessuno, chi porta via la sdraio al vicino, chi sbaglia ombrellone, i ragazzini che fanno casini, che strillano e frignano,volano ceffoni, improperi, calci nel sedere.
Il Menù è leggero perchè è caldo, tutti sono a dieta, vanno a correre alla pista d'atletica e non possono trasgredire: es. Paccheri con i funghi, tagliatelle allo scoglio ( nel senso che ci sono anche i sassi), oca arrosto con patate, cotolette impanate fritte, contorni vari tutti comunque al forno tipo pomodori, zucchine, peperoni ( leggerissimi!) melanzane,patate che non mancano mai. Vino in abbondanza, fresco di frigo del bagnino( che lo ha tolto però da due ore perchè ci ha messo il suo). Se magna!!!!!
Sudore e sangue( quest'ultimo degli animali sacrificati per il bene comune.). Se magna!!! Si manda giù a più non posso, si ingoia, si spinge, ci si aiuta con le dita" prendi questo!senti quanto è buono quest'altro!"sempre più sudati, sempre più congestionati. Le signore mollano i freni inibitori: ridono a bocca aperta con il pollo che è rimasta a metà, rosse infraganate mollano battutacce da scaricatori di porto, fanno allusioni al sesso maschile ed alle corna del marito, ci vanno giù pesanti. Alle 15 sono tutti stesi come cadaveri. Restano poche cose da finire: tre o quattro chili di gelati, il dolce fatto in casa, la pizza coi ciccioli alla quale non si può dire di no. La musica stronca le velleità dei più forti e fa strage. I bagnini, imbriaghi anche loro, ballano come orsi, si uniscono le signore volontarie che sfoggiano il latino americano ma finiscono stese in acqua; nelle panze dei commensali i paccheri ballano la lambada con i ciccioli, gli scogli con le cotolette, i peperoni con il gelato. E' una tragedia !
I gavettoni fanno il resto e chi era rimasto quasi normale, cede definitivamente alla baldoria ferragostana.
Questo è il Lido; non so dirvi altrove ma immagino che  la stupidità non abbia limiti per cui-più o meno- sarà stato cosi ovunque. Al prossimo!!!

martedì 14 agosto 2012

DIRAI DI SI'/ ...FORSE

Eppure, lo sento, presto verrà il giorno in cui dirai di si
socchiuderai gli occhi e ti lascerai andare
e sussurrerai il mio nome fino a quando lo griderai all'infinito.
Vorrai avermi sempre nei tuoi sogni e quando non ci sarò
ti sveglierai triste e con gli occhi bagnati di lacrime.
(e qui ci sentirei bene come colonna sonora Amapola cantata in spagnolo)
 Io non mi sveglierò triste, non avrò gli occhi bagnati,
niente lacrime e niente rimpianti e niente sogni;
non so se mi dirai di si, non so se ti pentirai del no,
la ruota gira, gira,gira, cadono i fiori dal pesco
si perdono nell'aria i profumi delle viole e del ciclamino,
come si perdono i tuoi dubbi, i tuoi forse,i ripensamenti.
I sussurri forse diventeranno silenzio.
Per sempre?
( Niente di meglio di " Rose di Piccardia" suonata dall'insuperabile Eddie Calvert)

PAESE MIO

Paese mio, piccolo di strade, di case, di vicoli
in cima al monte coperto di alberi e di speranze
cento metri di corso e una piazza sola, 
perchè non ne serviva un'altra;
qui sono nato,tra le tue antiche pietre 
 ho vissuto gli anni belli della fanciullezza
e della prima giovinezza e non ho mai chiesto nulla
perchè quel che c'era era tutto.
Sei sempre nei miei ricordi e mi aiuti
a tornare sereno quando sereno non sono.
E siccome la speranza non costa niente
spero di rinascere ancora una volta
in quella grande casa di fronte al Duomo
e di sgambettare felice negli stretti vicoli e nei prati.

CONTATTO ?CONTATTO

Cosa faccio: chiamo, non chiamo? Scrivo, non scrivo? Messaggio...non messaggio? Contatto...si...no...non so...
vorrei ma se poi...; quanto è difficile per me in questi casi prendere decisioni obiettive, accidenti! 
Il filo ogni tanto si spezza: perchè? Non lo so...non lo so.
Il dialogo è serrato poi improvvisamente si affievolisce e quindi si spegne. E' colpa mia? E' colpa sua, penso io, ne sono convinto.
Che battaglia: sento dentro di me fortemente la sua mancanza, anche se è una presenza di solo spirito; quindi,avrei voglia di riaprire il dialogo e di rifare il passo per riannodare il filo ma qualcosa dentro di me mi consiglia di non farlo. Dignità! E se fai il passo e poi lei neanche ti risponde, ti manda in bianco? E' vero, potrebbe anche andare così ed io-che mi conosco molto bene- ci rimarrei malissimo.
Ma perchè è sempre lei ( penso io) a diventare muta?
Accidenti! Accidenti! 
Ammetto però che non ce la faccio ad essere obiettivo: forse è veramente colpa mia; no! Più ci penso e più mi convinco che sono innocente, assolutamente innocente, dunque...
Quant'è difficile decidere. Ma mi manca.
E se lei lo facesse apposta? Per stancarmi, per farmi arretrare piano piano fino a che non sparisco. Per sempre.
E' una possibilità che mi rattrista, mi rende malinconico.
Cosa le costerebbe mandarmi un messaggio, o contattarmi per farmi capire che non c'è nulla di grave?
Potrebbe... ma...
Sino ad  ora è stato solo silenzio, silenzio.
Sarà partita per il ferragosto? Sarà lontana?  Non credo proprio. Mannaggia! Che faccio? Ci ho pensato su tanto: non me la sento di fare il passo, la delusione potrebbe essere peggiore del male. Però mi costa e mi pesa.
Aspetterò. Sarà un ferragosto modesto; e lei cosa farà? Meglio smetterla di pensare e di pensarla. Antipatica e musona. Ed anche moderatamente crudele.
Il 16 sarà un altro giorno.
E  a questo punto...  giù la musica di Via col vento!!!

lunedì 13 agosto 2012

IL PASSATO,IL PRESENTE,IL FUTURO

Il passato, il presente, il futuro, si mescolano
nella grande storia della vita, a volte si confondono,
a volte riaffiorano ricordi che sembrano vissuti ieri
e spesso qualche  storia di oggi vorremmo
 fosse  lontana nel tempo, lontana da dimenticare.
Il riso o le lacrime che hanno segnato il passare del tempo
sono piccole cicatrici del cuore e della mente
qualcuna rimarginata, qualcuna ancora aperta.
Chi non ha ferite nel cuore? L'ultima è di ieri
o no...forse della scorsa settimana, dell'altro mese
si assommano e si accavallano spingono al pianto
al rimorso, all'amarezza, alla durezza d'animo.
Non vogliamo perdonare, non sappiamo perdonare.
Gli avvenimenti belli restano chiusi e difesi in un angolo
perchè nessuno deve metterci mano, non vogliamo;
ma spesso sono travolti da quelli tristi, da quelli amari.
Il passato, il presente, il futuro.
Il passato lo conosciamo bene, il presente lo vorremmo
sereno, il futuro lo sogniamo migliore ma ci spaventa:
come il buio da piccoli, perchè il futuro non ha ancora luce.
E i giorni passano ma restano le speranze.


FERRAGOSTO

Quanti film comici abbiamo visto che avevano come protagonista il giorno di ferragosto: Totò, Fabrizi, Walter Chiari, De Filippo, si sono sbizzarriti a narrare e a farci ridere. Evidentemente si presta alle comicità ed agli episodi che strappano risate. Decenni fa le famiglie partivano con il treno popolare o con la corriera, andavano al mare, carichi di pacchi, di roba da mangiare e soprattutto da bere, spiagge popolari, costumi di lana, interi per le donne, fisici da mettere paura, celluliti alla grande, grassi in abbondanza. Sole da svenimenti ( i famosi colpi di sole), pelli rosse come gamberi e spellamenti successivi come anguille pronte per la graticola, pochi ombrelloni ma molti ombrelli( quelli per ripararsi dalla pioggia); tovaglie stese ovunque, anche a Fano,vestiti quasi pesanti, scarpe e calzini. Non mancava il cocomero( ex) fresco; ad essere generosi si acquistava in loco, venduto a fette nei baracchini ambulanti dove c'era il ghiaccio a quintali spezzettato e gocciolante. Ricordo uno degli ultimi rivenditori al Lido, prima  che sparissero: sulla bancarella campeggiava questa grande scritta fatta da lui con vernice rossa" CUCCUMERO". Era un personaggio conosciuto, simpatico, amico di tutti.
I bar erano presi d'assalto per bottiglioni di aranciate, limonate, gassose, soprattutto per i giovani, i grandi sgarganellavano vino a tutto andare, tanto che al ritorno, salvo l'autista della corriera, erano quasi tutti ubriachi o alticci.
Le giovani ragazze speravano di incontrare il principe azzurro: i fusti in vacanza . Occhieggiavano a più non posso ma sotto gli occhi vigili e attenti delle madri, delle zie, delle nonne, severissime. Rare le avventure in queste condizioni. Con l'avvento delle radioline a transistor le spiagge sono diventate bolgie umane di un chiasso senza pari : ognuno aveva la sua da sfoggiare e cercava di sovrastare le altre tenendola a tutto volume.Era un giorno di festa popolare, rari a quei tempi. Tutti a godere per 24 ore per poi ritornare a casa malridotti, febbricitanti, rossi e doloranti, addormentati: sia in corriera sia in  treno. Ma tutti potevano dire di aver festeggiato il Ferragosto...in attesa di quello dell'anno successivo.

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

E' stato certamente un sogno di mezza estate
e la mia fantasia è andata oltre l'infinito.
Ho immaginato di passeggiare in un ombroso viale
fianco a fianco ad una donna che forse non esiste
e di parlare di poesia e d'amore come ci hanno insegnato
e nel procedere al riparo dal sole scambiamo sorrisi
mangiando frutta e dolci, mentre sugli alberi
gli uccellini sottolineano la giusta colonna sonora.
Si sa come vanno queste cose: cammini piano,
ogni tanto le braccia si sfiorano, le mani si toccano
lei non dice nulla e non si sottrae a questo delicato piacere
che offre leggeri brividi e molta emozione.
Sul finire del lungo viale, il piccolo sentiero di sassi
gira verso destra dove alte siepi delimitano e coprono
spazi verdi e fioriti, ombrose e profumate alcove.
Il sogno di mezza estate prende forma
le mani strette e poi l'abbraccio, i visi che si sfiorano
un lungo bacio che lei prolunga all'infinito,
ed il sapore dell'amore vola verso il cielo, senza fine.
Un sogno, è stato un sogno, che vale una vita.
Ho sperato che quella fantasia d'estate si ripetesse;
 ho chiuso gli occhi tante volte;io c'ero
ma lei non è più venuta e sono rimasto solo.
E se mai dovesse riapparire io credo che non mi guarderà
e tirerà diritto, magari per seguire un gatto che gioca
o un merlo che cerca il cibo nelle aiuole.
Notti d'estate che fate sognare, non importa 
come finisce la storia; averla immaginata è già tanto.



domenica 12 agosto 2012

PELLE E CACAO

Distesa sulla sabbia, con la pelle color cacao,
la schiena rivolta verso il sole, assetata di luce
decine di piccole perle di sudore a tracciare
quel piccolo solco che segna le spalle morbide
e la linea che sfiora la vita e si arrotonda piacevole
per poi scendere perfetta sino alle caviglie.
Il caldo è soffocante e non basta, per sopportare,
il dolce suono del mare che bacia la sabbia
eppure te ne stai immobile, come se fosse primavera.
La luce piena dei raggi illumina  il tuo corpo
e penso che sarebbe bello naufragare, lentamente,
il quel dolce mare di cioccolata .
Poi tu, maliziosamente, giri un poco  il capo
 e con gli occhi socchiusi,guardi,
con la guancia appoggiata al braccio,curiosa
 di vedere chi è che ti osserva e la sabbia dorata
segna strani disegni nell'unica parte del tuo corpo
che è rimasta bianca. Con indolenza ritorni a offrirti
 ai raggi del sole ed io penso ancora che sarebbe bello,
 molto bello, naufragare dolcemente
 in quel mare di cioccolata.





sabato 11 agosto 2012

PAROLE AL VENTO

Quante parole sprecate, quanto tempo buttato al vento,
quante emozioni vissute senza ragione e senza fine
a parlare alla luna, guardare le stelle, ascoltare il silenzio
aspettare, aspettare che la colomba voli dal nido
che i fiori si aprano nei campi, nei giardini
che l'acqua torni a scorrere chiara tra l'erba
e le farfalle, leggere come piume,a sfiorare le rose
le rondini volano ancora nel cielo ma sono sempre più rare
è il segno dei tempi che cambiano, nessuno rimpiange
l'addio all'estate, quando si posavano sui fili a centinaia
per un ultimo respiro di mare prima di partire
non si vivono più emozioni perchè manca il cuore
perchè guardare per terra è più facile che guardare in cielo
e l'apparire è tutto e l'essere non è più nulla
Il verde delle colline è diventato cemento e il fiume
scorre come un piccolo torrente tra strade ed asfalto
correre, bisogna correre anche se non si sa
 nè dove nè perche' e a fare che cosa e arrivare senza meta
i bimbi crescono in fretta , non c'è tempo da perdere
e i giochi sono giochi da grandi senza innocenza
e i figli son più bravi dei padri e più furbi dei genitori
e quando è troppo tardi non si può più tornare indietro
camminiamo per qualche minuto a passo lento
guardiamoci intorno, ascoltiamo le voci della terra
dell'aria,del mare, salutiamo le rondini che se ne vanno
e che potrebbero non tornare mai più.



venerdì 10 agosto 2012

MUSICA E STELLE

Vorrei che questa musica seguisse il cadere delle stelle
e le note a rimbalzare dal mare, alle colline, al cielo
a coprire i rumori della terra per farci sentire soli.
Distesi sull'erba, gli occhi rivolti a quella pioggia d'oro
lasciarsi andare cancellando ogni pensiero, ogni sospiro
e le dita a cercarsi con timore, piano piano, sfiorare
la tua pelle di seta e sentire un brivido che non ha fine.
Bruciano le stelle in cielo, consumano la vita in un attimo
e la musica continua a coprire i rumori e fa scena
come in un palcoscenico che offre lo spettacolo
tra terra e mare, e noi nel nulla a vivere l'eterno tempo.

STELLE

San Lorenzo, cadono le stelle, torna la fantasia;
le tracce di fuoco che solcano di notte il cielo
per qualche attimo fanno sognare e crederci
aiuta a vivere.
Romanticismo d'altri tempi, un po' di ingenuità
ma sarei felice di sapere che quando guardo il cielo
anche tu hai lo sguardo verso le stelle e pensi a me.
Non costa nulla e riempe il cuore; sarà così?
Fai quattro passi nel  giardino o apri la finestra
esci di casa per passeggiare con il cane
e vedrai attraversare la volta celeste
 il mio pensiero luminoso.
Emozione di una stella che questa notte cambia la sua vita
e cerca con un lampo di luce di farsi notare
per essere prescelta tra le tante; attirare lo sguardo
di chi ama e  di chi si scambia amore.
Un soffio, un respiro, un battito d'ali
una promessa per la vita, che dura sino a domani.
Ma la notte è lunga o breve; sarà la stella
a scegliere il destino e il tempo.

giovedì 9 agosto 2012

PENSIERI

Forse erano pensieri banali, forse erano discorsi banali
ma avevano aperto il cuore alla conoscenza e la mente a sfiorare i tuoi pensieri. Quanto può essere importante una parola quando viene detta al momento giusto; non può bastare una vita per trovare quel che cerchi eppure a volte è a pochi passi da te, dietro l'angolo di casa o in strada dove cammini in fretta o di fronte una vetrina guardata distrattamente. Perchè si incontrano mille persone che non ti dicono nulla, di cui nemmeno ti accorgi e poi  basta un incrociarsi di sguardi, per caso, per far battere il cuore più forte e il respiro a fermarsi.
In spiaggia, dove passo il mio tempo a vivere il tempo, c'era nell'aria un leggero profumo di donna dal tenue odore di  viole; un profumo antico e ricco di morbida fragranza che prende delicatamente la mente ed il pensiero e per un attimo ti porta lontano a vivere un sogno. E' rimasto pochissimi minuti, come un segnale, e poi si è dissolto nell'aria, coperto da odori di creme solari, fumo di sigarette e spray. Chi era la donna che aveva avuto il gusto di usare quel profumo: giovane o anziana? Bella, bellissima, o brutta ? Meglio non sapere e rimanere nel dubbio; solo immaginare. 
La ragazza in riva al mare ha uno modo di camminare, di incedere molto interessante; lei certo non se ne accorge ed è naturale ma ha il passo morbido, quasi felino, con le spalle indietro ed il fisico perfetto che risalta per la sua morbidezza. Ha il viso annoiato, come se il mare non le fosse gradito, eppure è abbronzata e spesso entra nell'acqua per bagnarsi. Forse non è annoiata, forse è triste; i suoi occhi profondi e scuri infatti hanno un velo di malinconia che si nota guardandola da vicino.
Il mare è mosso e le onde a forza vanno e volano potenti gli spruzzi ad infrangersi sulla punta del molo e sugli scogli. Una pioggia bianca di spuma ricade sul cemento; passano gli anni ma il gusto di giocare con le spruzzi non passa mai. Il molo è pieno di ragazzini  che sfidano le onde e che poi fuggono di corsa sperando di non essere raggiunti dall'acqua. Le stesse cose che facevo anch'io da ragazzo e che prima di me hanno fatto altri e che faranno ancora  le nuove generazioni del futuro.

mercoledì 8 agosto 2012

GUARDARMI DENTRO

Arriverà il momento in cui dovrò guardarmi dentro e capire.
Perchè non basta cercare di capire gli altri e poi magari non vedere nulla; ora è il tempo. Ma da dove cominciare? Perchè sono così come sono, perchè ha fatto certe cose e non ne ho fatte altre, perchè la penso in un modo, e via di questo passo.
Ma com'è difficile essere giudice,investigatore di se stessi.
E da dove inizio a guardare? Dal cuore...dall'anima...dal cervello...dalla storia della mia vita...dagli errori, dalle cose buone, da quelle meno buone, dai torti che ho fatto agli altri, dai torti che ho fatto a me stesso. Amicizie perse e amicizie acquisite, sbagliate e indovinate, perchè. E dovrò essere inflessibile e duro oppure...giustificare, mitigare, benevolo, capire con bontà. In questo momento sceglierei sicuramente la prima: severità ed inflessibilità senza scusare  nulla. Almeno questo lo devo a me stesso.
Sbagliare è facile: sbagliamo sin dai primi giorni di vita e seguitiamo sino alla fine: non è vero che l'esperienza e gli anni portano saggezza; anzi, direi che è il contrario. Sbagliamo di meno da "maturi" perchè facciamo meno, abbiamo meno spazi di manovra, abbiamo orizzonti  e forze più limitati. Ma si commettono errori, di continuo; io non perdo occasione, lo confesso. Anche oggi, anche ieri, anche l'altro ieri. Ma evito di guardarmi dentro perchè ho paura di dover confessare che dovevo comportarmi in modo diverso o esprimermi in modo diverso o relazionarmi in modo diverso. Gesti, parole, atteggiamenti: un pò di riflessione prima. Ma come si fa?
Arriverà il momento in cui dovrò guardarmi dentro e capire.
Dovrò farlo. Il fatto è che mi accetto bene per come sono e non ho fretta di cambiare idea su me stesso.
Dovrei chiedere ai miei rarissimi amici o ancor meglio alle mie carissime amiche come mi vedono e cosa pensano di me.Il loro giudizio potrebbe aiutarmi se sono amiche ed amici veri.Non so...vorrei che mi capissero. Per il momento aspetto; forse ho qualche timore ed anche un po' di paura.

Nella foto un quadretto familiare: mia sorella( più grande) mi sta pettinando mentre mia sorella( più piccola) ride e stuzzica.Il posto è proprio quello che descrivo nel ricordare Via della Libertà; sono i campi intorno ai palazzi dove abitavamo.