mercoledì 1 agosto 2012

AL MARE...AL MARE

Come vola l'estate! E' già luglio ed agosto ha già messo un piede, andrà di corsa, sarà già ferragosto, cocomerata, secchioni d'acqua che tutti dovranno sopportare stringendo i denti e sarà già settembre.
A dire così ho alcuni amici che si ribellano dicendo che sono troppo pessimista e che devo tenere presente che i giorni sono fatti di 24 ore e che il primo di agosto non si può già parlare di "fine stagione". E come dare loro torto!!! Hanno ragione però:è vero o non è vero che il tempo vola? E' verissimo. Godiamo fin che possiamo, del sole, del mare, della spiaggia e lasciatemi tratteggiare qualche quadretto balneare, assicurandovi che ciò che dico è vero, verissimo senza aver aggiunto niente di mio. 
IL TEATRO E' IL LIDO UNO
Puntuale, tutte le mattine verso le 11, fa il bagno e poi la doccia ( che è a pochi metri dal mio ombrellone), una signora matura, sicuramente oltre i 60/65, formosa, panciuta, 
piena di bracciali e di collane. Esce lentamente dal mare e poi gusta il fresco getto dell'acqua per diversi secondi, molti secondi...troppi secondi. Non ci sarebbe niente di male se non fosse per un particolare che segnalo con parole crude:la signora se ne sta tranquilla a TETTE NUDE che, data l'età, partono al punto giusto del torace ma-per la legge di gravità-
scendono sino al ginocchio! Lei se ne frega, sciacqua, sballottola, smaneggia, gira, rigira sotto gli occhi sgomenti,impauriti, atterriti dei presenti. I bimbi scappano, le mamme pregano, i signori sognano qualcosa di meglio e di più giovane. Tutte le mattine!!!
IL RITORNO DEI PERUGINI
Dopo decenni ho ritrovato vicino al mio ombrellone alcune famiglie di perugini che avevano abbandonato Fano sin dagli anni 80. Naturalmente moderni, alla moda, senza più la gluppa ma con il cellulare  ed aggeggi vari. Chiassosi e simpatici, si sono fermati solo per un giorno: sono arrivati al mattino e sono andati via alla sera, come facevano i loro genitori o i loro nonni. Con molto piacere ( ho vissuto due o tre anni per motivi di lavoro a Perugia ed a Città di Castello) ho risentito termini e frasi che usavano i  perugini della mia giovinezza( in questo caso niente di nuovo): " Gimo giù al mare"...c'hai la sabbia nelle chiappe, lavate! ( la madre al bimbo)"..." me fai piscià sotto"..ecc.Al tramonto è tornato il silenzio.
AMERICAN FANESI...O FANESI AMERICAN
Li ho accanto da qualche giorno. Sono partiti da Fano 35 anni fa e sono andati  vivere negli Stati Uniti. Quando parlano mi sembra di vedere un film anni '60 con Totò, De Filippo. Si esprimono o in strettissimo dialetto fanese ( d'epoca e quindi fuori uso) con inflessioni americane o nella loro lingua attuale. Alternano termini dialettali e americani: un miscuglio di parole che fanno morire da ridere( e ci ridono anche loro). Sono ospiti di parenti; ripartiranno a metà mese.
Andrebbero premiati!

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