giovedì 14 novembre 2013

C'ERA UNA VOLTA...

Noi siamo noi, io sono io anche con il mio bagaglio( magari piccolo...) di esperienze di vita, di ricordi, di cose belle ed anche qualche volta brutte vissute negli anni della fanciullezza, della giovinezza e poi della maturità. L'asilo, le scuole, il paese dove sono nato e poi Fano, gli amici e le amiche, i colleghi di lavoro, la lunga gavetta prima di tirare quel lungo sospiro di soddisfazione- mio e dei miei- quando ho trovato il classico, agognato posto di lavoro. E via via il passare degli anni e della vita. Tanti ricordi, tantissimi e credo che non sfugga che anch'io ne parlo con affetto e con dolcezza. E come potrebbe essere diversamente!
Però, rispetto a qualche altro che vedo anche su Facebook o che conosco da tempo, io non mi rivolgo quasi mai al passato con rimpianto e con ammirazione paragonandolo al " modesto" e disprezzato oggi. Non faccio mai paragoni del tipo " si stava meglio prima, era meglio prima"; certo, se hanno deturpato un paesaggio, se hanno distrutto un monumento, se hanno trasformato un fiume o un lago in fogna ...( tanto per dire) non posso certo stare zitto ma -ripeto- non considero il "vecchio" sempre da mantenere e da conservare anche quando è brutto. Dunque spesso non sono d'accordo con chi si lamenta in continuazione per quel che è stato e che adesso o non c'è più o è stato cambiato.
Sicuramente certe cose hanno fascino, certe immagini sono bellissime: la piazza, il porto, il lido, gli edifici, i giardini,  e tanto altro; vederle in foto e in cartolina è come aprire il libro dei ricordi e tornare indietro nel tempo, anche sentimentalmente. Ma bisogna tener presente che il tempo corre, gli anni passano, la società si trasforma, le tecnologie stanno persino prendendo il sopravvento sull'uomo; tutto cambia ed anche il mondo che ci circonda si trasforma.
Penso in casa: dai fornelli a carbone, il camino, poi la stufa " economica", poi il gas, gli apparecchi elettrici, i termosifoni, la TV, l'aria condizionata; per strada con in carretti, i cavalli, i tram elettrici, le auto, le moto, gli autobus, le biciclette, gli scooter e via di questo passo; e le conseguenze sono state anche i cambiamenti delle città, delle strade, delle case, delle scuole, degli edifici ecc.
E veniamo ai nostri giorni dove le tecnologie cambiano ogni giorno; spazi immensi per far parcheggiare le auto( alcune adesso lo fanno da sole), i supermercati, i grandi magazzeni, tutto gigantesco e sproporzionato. Ma sono i tempi.
Dunque: non rimpiango il tram a cavalli, la stufa a legna, la scuola fredda con una stufetta di terracotta dove la mia professoressa di matematica appoggiava i piedi dopo essersi tolta le scarpe, le barche a vela dei pescatori, le strade di terra, i treni a carbone, il cinema dove tutti fumavano e quando uscivi dopo lo spettacolo puzzavi come un posacenere pieno di cicche ( e mia madre si accorgeva subito che c'ero stato di nascosto perchè le bastava venirmi vicino e capiva tutto). 
Rispetto,dunque, per le cose belle che non hanno tempo, per i campi, le colline, i fiumi, il mare, i paesaggi ; per tutto ciò che merita di essere conservato per sempre ( anche se la distruzione è iniziata da un pezzo). Poi rimpiangere tutto ciò che è stato nel passato perchè fa parte sentimentalmente del nostro passato credo sia totalmente inutile. 
E, naturalmente, parlo per me.

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