venerdì 1 novembre 2013

LA FESTA DEI MORTI

Agenda della mattinata del 2 di novembre della signora Francesca, quarantenne, marito e due figli giovanissimi.
Ore 8: prepararsi per andare al cimitero, possibilmente con marito e figli...
Ore 9: il marito ancora dorme, i figli pure...
Ore 9 e 30: dopo aver chiamato e gridato senza ricevere risposta, scuote il marito dal sonno e gli grida in faccia:" io vado al cimitero, ci vediamo al ristorante verso la mezza, l'una...
Ore 9 e 35: il marito la guarda ancora ad occhi semi aperti e dà l'impressione di non aver capito nulla...
Ore 9,40: lei scrive su un foglio grande quanto una porta quel che gli ha detto a voce; lui annuisce e si gira dall'altra parte...
Ore 10: lei deve mettersi in ghingheri e prepararsi anche per il pranzo al ristorante...
Ore 11: si guarda allo specchio soddisfatta, può andare, ancora fa la sua porca figura( pensa: sono ancora una discreta gnocca, è soddisfattissima!!!)...
Ore 11,30: arriva al cimitero, deve parcheggiare lontano perchè è tutto occupato. E' preoccupata: rischia di rovinare le scarpe e soprattutto i tacchi 20 cm. Fa una smorfia di disappunto ma va...
Ore 11,40: cammina veloce con un  bel mazzo di fiori di plastica in mano acquistati il giorno prima a " Tuttouneuro"; non sono un gran che ma...quelli freschi tanto si seccano subito!!!...
Ore 11,50: entra al cimitero che è strapieno di gente; ha un attimo di sbandamento perchè non ricorda bene dove è la tomba dove deve andare, poi va sicura. Il viottolo è pieno di ghiaia e sassolini, i tacchi altissimi soffrono, lei è molto contrariata...
Ore 11,55, entra nel lungo corridoio sotto le colonne ed il pavimento di marmo; anche qui moltissima gente. " Francesca! Francesca!!!" Si sente chiamare, si gira .Un'amica le sorride e dice:" anche te qui?" Domanda assolutamente inutile data la situazione ma... " Ciao, come va ? Quanto tempo è che non ti vedo..." Si sorridono felici, cominciano a parlare; e poi a parlare di questa e di quella, delle corna dell'amica, dei guai dell'amico...mentre i fiori di plastica, cominciano a cadere in terra, mal trattenuti in mano.
E via a ricordare, a sorridere, a salutare altri che passano ed a parlare ancora...
Ore 12,45: sono ancora ferme a fare "due parole "quando lei, Francesca, improvvisamente ricorda dov'è, guarda atterrita l'orologio, sono le 12,45, tardissimo. E' presa da panico, il marito, i figli l'aspettano al ristorante. Guarda l'amica, le viene un pensiero in mente, tentenna ma poi:" ti prego, fammi un favore, la tomba di mio padre e vicina a quella del tuo, ho fatto tardi, metti questi fiori nel vaso che poi io torno domani"; l'amica dice di si, prende i fiori di plastica, raccoglie quelli in terra mentre Francesca corre via verso il desiderato pranzo. 
Come è commovente ricordare i propri cari che non ci sono più...

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