lunedì 22 ottobre 2012

IMMAGINO UN MONDO...

Immagino ( sogno) un mondo dove i cani sono cani, i gatti sono gatti, le galline sono le galline, i salmoni sono salmoni, le vongole sono le vongole.
Sogno che i cani non diventino un" bissinissi "di canili e allevamenti, di industrie che producono bocconcini, cappottini, spazzoline; dove non siano costretti a fare sfilate, a suon di musica, ad andare dal parrucchiere due ore ,dieci ore prima per farsi "modellare" secondo la moda e la stupidità dei padroni/e; oppure a fare gare tra i birilli, a correre come automi per vincere non si sa bene che cosa per far pavoneggiare i proprietari; che possano crescere sani e non essere afflitti ogni giorno di più da mali e malattie prese dall'uomo e per colpa dell'uomo, sempre più deboli e sempre più indifesi e quindi ad arricchire spaventosamente cliniche private, veterinari, farmacie, a suon di milioni d euri.
Dove i cani siano cani, liberi di fare i cani e non di essere incatenati a guinzagli per essere trascinati a destra e a manca, per fare la passeggiatina con la padroncina o con il padroncino che espongono l'animale come se fosse un capo di abbigliamento all'ultima moda. Basta trattarli come figli, chiamarli dicendo:" vieni da mamma, ubbidisci a papà, fai la nanna" portarseli a letto, costringerli a fare da scaldapiedi, supplire alla presenza umana nelle case di nevrotici, di complessati, di inveleniti contro i propri simili  e quindi sostituirli " che è molto meglio...di lui!!!" riferendosi naturalmente ad un ex marito, ex fidanzato, un ex, insomma.
Basta di essere l'animale di moda, di foraggiare i furbi. In giro ci sono sempre meno poveri bastardini e sempre più cani da razza. Bella umanità!!! Coccolano il cane e sono indifferenti alle tragedie umane che affliggono il mondo.
Adesso l'eroina del momento e la rossa berlusconiana Brambilla che ama gli animali più del PdL. Guerra alle cavie, guerra agli animali usati per gli esperimenti scientifici: e chi non è d'accordo? Ma si chiedono se il parente, l'amico, il figlio, colpiti da dure malattie sono stati curati da farmaci prodotti dopo essere stati sperimentati sugli animali e grazie a questi farmaci hanno avuto salva la vita? Perchè-cari miei- è facile parlare ma poi quando arriva in casa la tragedia...tutti coloro che se lo possono permettere fuggono all'estero, vanno in America, in Inghilterra per salvare la pelle e non si pongono interrogativi, statene certi.
Lo stesso discorso vale per i gatti, nobili e fieri. Rimbambiti e sonnolenti, ronfano distesi sopra i termosifoni; dai proprietari che li amano tanto sono stati fatti castrare se maschi e sterilizzare se femmine. Che amore!!!!!! Non sono neanche più gatti, sono aborti di torelli, pesanti, lenti, pigri, inutili. Una volta correvano e cercavano le prede; adesso hanno i bocconcini di salmone, di manzo, di pollo, ricchi di vitamine e di veleni. 
E le galline? Che facciano le galline. Sogno un mondo dove seguitino a fare le uova non in batteria ma sulla paglia del pollaio, dove ogni tanto ne sparisce una perchè  è finita nella pentola per far un bel brodino magari con i tortellini; oppure al forno con le patate.
Basta mangiare animali, assassini! grida infuriata qualche mia amica; poi spruzza insetticida dappertutto e uccide, anche lei, per sua comodità. Le formiche non hanno il diritto di vivere? 
I salmoni. Lasciamoli vivere in pace, che vadano a spasso per il mondo, che risalgano le acque per procreare e producano cose buone e gustose.
Ma  molti di loro finiscono male, alcuni anche nei bocconcini dei cani e dei gatti, immagino; vengono persino affumicati e
arricchiscono piatti saporiti e buoni. Ogni tanto se po' fa!! Dico io. Nooooooo!!! dicono i vegetariani, i vegani, che si incazzano di brutto.
Neanche due spaghettini con le vongole? Nooooooooo!!!
Neanche i sardoncini alla scottadito? Nooooooooo!!!
Neanche due...? Nooooooo!! E' sempre un no.
Vivi e lascia vivere, intendo dire gli essere umani. Vogliono mangiare le rape? Gli spinaci? la semola? il farro? il seme di grano?  Fate pure. Ma lasciatemi gustare un polletto alla diavola o un'anatra all'arancia; i conti con il Paradiso poi li pagherò io.

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