Sfido chiunque a dimostrare il contrario: oramai c'è in giro una popolazione canina che sfiora quella umana ma comunque certamente batte quella infantile; credo che arriverà presto il momento in cui- promotrice la rossa animalista Brambilla, idolo di tutte le donne amiche degli animali- il cane ed il gatto potranno usufruire di agevolazioni fiscali, di sottrazioni nella denuncia dei redditi, scuole gratuite, cibi e bevande per gli indigenti, cure veterinarie con tesserina sanitaria, posti riservati nei bus e nei treni, piste per andare a spasso, assegno di accompagno quando saranno vecchietti e, perchè no! dentiere gratuite per rosicchiare gli ultimi ossicini della vita.
Magari!!! Diranno tutte quelle che nel cane e nel gatto vedono l'altro "io" con cui vivere e convivere; meno felici saranno coloro che vedono la sanità italiana sempre più in basso e sempre più costosa. Ma così stanno andando le cose sia a Fano e sia naturalmente nel nostro paese.
Arriverà il momento in cui dovremo essere noi umani chiedere spazio per andare a spasso o per sederci al bar o per camminare senza dover fare lo slalom tra "ricordini" lasciati per strada da proprietari super maleducati ( tantissimi), guinzagli che si annodano nelle caviglie e nei piedi, cani giganti e maestosi che ti si parano davanti all'improvviso, pomposamente esposti all'ammirazione del popolino dai soliti " sciocchi in dog".
Oramai è diventata una moda che non ha fine. Una statistica internazionale, resa nota dalla TV, parla di 8 miliardi di dollari spesi ogni anno nel mondo per cani e gatti.
Perchè seguito a restare della mia idea: il cane soprattutto è diventato in questi ultimissimi anni una vera e propria moda, una specie di segno distintivo del pseudo Vip che si sente tale solo se-badando esclusivamente all'apparenza- offre all'invidia degli altri il SUV sempre più grande e mostruoso, il cane sempre più costoso e l'abbronzatura sempre più caraibica.
E siccome immagino che- dal loro punto di vista giustamente- ci sarà qualcuna o qualcuno che contesterà queste mie affermazioni, dico molto semplicemente che queste mie modeste tesi sono abbondantemente sostenute da ricerche ed affermazioni rese note da studiosi nazionali ed internazionali.
Riconoscendo tutti i meriti alle associazioni, ai volontari che con sacrifici aiutano gli animali nei gattili, nei canili ecc.( animali sfortunati e bisognosi di aiuto) tutto il resto è pura e semplice moda che rende sempre più sovraccarico il lavoro di queste associazioni poichè lo "sciocco in dog" quando poi si stanca, abbandona tranquillamente il suo "amico" animale in mezzo alla strada o nei campi.
Quadretto marino, zona Lido, questi giorni, giornata di sole. Quindici, venti persone, trenta cani ( in doppia fila ed anche tripla); quasi tutti di razza, belli, quattro o cinque simili ( mi si scusi l'ignoranza ) ai cani sanbernardo, grossi e belli; parlano dei loro animali alla stessa maniera in cui elogiano i figli: elencano tutte le doti possibili e immaginabili; una bimbetta frigna perchè ne vorrebbe uno anche lei ( magari abita in un appartamento di 70 metri quadrati ma hanno il Suv); la mamma tentenna ma poi si lascia andare a promesse " se sarai brava a scuola". Meglio il cane o il tablet? Perchè oggi giorno questa è la scelta per i figli che non hanno neanche dieci anni. Poi magari parlano come degli zombi e non sanno dire dieci parole in italiano di fila ma...
La mia non è una fissa ma è un vedere la realtà che ci circonda. Non è generosità verso gli animali: è moda e come tutte le mode forse arriverà il momento in cui finirà e allora, dove andranno a finire gli " sciocchi in dog"? E soprattutto: che fine farà il dog?
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