Piccolo appunto estivo.
Rivedo, ieri, sotto un ombrellone poco lontano dal mio, una ragazza che non vedevo, credo, da dieci, dodici anni. Anche l'ultima volta che l'avevo vista era nello stesso posto, affittato dalla sua famiglia insieme ad altri parenti che stanno a Fano da decenni mentre lei, con i genitori, abita a Milano. Veniva tutte le estati ed io la vedevo ogni giorno insieme ai familiari. La mamma era proprio una bella signora, " distaccata" e quasi misteriosa negli atteggiamenti, il babbo invece era simpatico ed aperto. Poi ho saputo che i genitori si sono divisi e lei non è più venuta.
Dodici anni; a quei tempi lei ne aveva 17,18, quindi ora più o meno ne ha trenta. E' stata una bella sorpresa e ci siamo salutati da lontano ma, a parte questo, rivederla mi ha riportato alla mente quelle lontane stagioni, quando era abitudine vedersi per tutta l'estate. Sinceramente mi sembra di averla lasciata ieri; sarà una mia impressione ma non è cambiata per nulla; somiglia molto alla madre, è una bella ragazza, sempre sorridente, ma è uguale anche fisicamente seppure dodici anni dopo. Era studentessa, poi ha fatto l'università, poi si è data da fare ha trovato il classico posto ed ora lavora da alcuni anni.
E' una cosa da nulla, lo so ma rivederla dopo tanto mi ha fatto pensare e ricordare come passa il tempo, veloce e senza perdono. Non mi chiedo se lei mi ha visto uguale a come ero dodici anni fa...anzi! proprio non lo voglio sapere.
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