lunedì 12 agosto 2013

IL RITORNO DI URSULA BOND

Credo di non aver sognato nè di avere avuto un colpo di sole; perbacco! Per un attimo tra riva e bassa marea...ma si...ma sì, caspita, è lei: Ursulabond!
E' sempre un sogno! Ha un due pezzi ancora una volta diverso da tutti i precedenti, minuscolo, l'indispensabile, mi è sembrato di un azzurro cielo/ blu stellato, forse bicolore; era lontana...lontana, purtroppo; avrei voluto correre verso di lei, chiamarla, farmi notare; mi sono anche leggermente agitato perchè-confesso- era proprio un bel pò di tempo che non si faceva vedere nelle tranquille acque del nostro Adriatico.
Ursulabond...Ursula mia...magari!
La sua bella figura spiccava nell'azzurro chiaro del cielo, i capelli leggermente spettinati, anzi! direi decisamente spettinati che le incorniciavano il viso sempre interessante anche se mi è sembrato o imbronciato o scocciato. Ma perchè aveva il broncio?  E dove sarà stata in tutto questo tempo?
Poteva mandarmi qualche segnale, qualche messaggio, un piccione viaggiatore con pensierino sotto l'ala. Possibile che devo solo sognarla, immaginarla e basta?
E' stata dunque una visione inaspettata e piacevole, lei sempre un palmo sopra tutte le altre, su questo non ho dubbi.
L'ho tenuta d'occhio per un attimo, per qualche attimo poi...così com'era venuta...è sparita. 
Ma perchè non ti fermi qualche minuto in più? Ci sarà da qualche parte un veloce motoscafo che ti attende? Una ventimetri a cinque motori? Un aereojet superjet?
Io purtroppo ho solo uno scooter 160 Malaguti Centro; una miseria, lo so ma tu UrsulaBond guarda me e non guardare la potenza dei motori e dei Suv. 
Tornerai ancora in quel misero ma accogliente Lido? Torna, ti prego, fatti vedere ancora, ed io ti verrò incontro volando sulla sabbia infuocata; se poi compari nell'acqua è ancora meglio, così non mi brucio le piante dei piedi.
Vieni, Ursula. 

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