mercoledì 31 luglio 2013

DOLCE DORMIRE

Forse è colpa della noia, forse del mangiare pesante ,forse l'aria calda ed afosa, il mare poco praticabile...sarà quel che sarà, sta di fatto che mai come questa estate ho visto tante persone dormire sotto gli ombrelloni, a tutte le ore, sia di mattina sia di pomeriggio.
Una volta era praticamente esclusiva delle persone anziane che si lasciavano andare al torpore marino; oggi sono giovani, maturi, anziani, donne e uomini senza differenza. Anzi! Ultimamente ho notato più quarantenni femmine dolcemente in sogno che tutto il resto del popolo dormiglione.
Arrivano pimpanti, allegre, sorriso sulle labbra, borse e borsoni e tutto il resto dell'indispensabile; si spogliano, due pezzi, asciugamano, rigorosamente comperato dai vu cumprà, con tasche laterali, telefonino in una mano e qualche volta un libro nell'altra- un libro che non aprono mai, di cui hanno letto solo il titolo e che rigorosamente riporranno a settembre per riprenderlo il prossimo anno- si cospargono di crema solare con accuratezza, scambiano saluti con i vicini e poi di sdraiano al sole( bottiglietta d'acqua minerale a portata di mano).
Quanto tempo passa prima che arrivi la pennica? Pochi, pochissimi minuti poi...improvvisamente crollano, chiudono gli occhietti e se ne vanno in paradiso. Non c'è rumore, non c'è chiasso, non c'è evento che le possa svegliare. 
Se sono a pancia all'aria...tutti si accorgono che dormono alla grande, se invece voltano le spalle al sole e stanno a pancia sotto, allora la pennica può passare inosservata sino a che il maledetto, maledettissimo cellulare non squilla ripetutamente; la malcapitata si sveglia all'improvviso, non ricorda lì per lì dove si trova, allunga le mani convinta di trovare il comodino vicino al letto, fa il gesto , ancora ad occhi chiusi, di togliersi da sopra il lenzuolo, chiama il nome del marito( che naturalmente non c'è) e solo dopo qualche minuto si rende conto di essere al mare. Allora smanica, si dà contegno,  guarda intorno per vedere se i vicini hanno notato nulla poi-nel caso che cosi fosse- trovano le motivazioni più fantasiose per giustificare la pennica." Ieri sera ho fatto tardi...mi sono alzata presto per accompagnare mio figlio...ho fatto 5 ore di giardinaggio, ho portato a spasso trenta cani... sono stata poco bene...ho avuto gli incubi dopo aver ascoltato il sindaco Agussi... e via di questo passo.
Ma in fondo non ce nulla di male dormire al mare; io per esempio non sono mai stato capace. Il fatto che quest'anno ci siano a riva tanti dormiglioni... è un fatto su cui indagare.
Ammesso che ne valga la pena.

martedì 30 luglio 2013

IL MURO

Nei segni di un muro
scavato dal tempo
e dalla pioggia
riconosco tratti
di un viso conosciuto
di una figura
che mi ha generato
e che ha guidato
il mio essere
e la mia vita.
La fronte, i capelli,
gli occhi teneri
e dolci 
dallo sguardo mite
le gote leggermente
scavate
la bocca piccola
pronta al sorriso.
Quelle pietre
di diverso colore
messe forse cosi
non a caso
per formare un piccolo
segno di confine.
Quante volte ci sarò
passato davanti,
quante volte 
i miei occhi si saranno
posati su quel muro
e solo ora colgo
quell'immagine
che forse è solo
frutto della mia fantasia
o di quei segni
di pioggia 
che lo bagnano ancora.
Capita qualche volta
con le nuvole
o con certe ombre
della sera,
magari è un sogno
durato il tempo
di uno sguardo.




RIDENDO E SCHERZANDO

Ridendo e scherzando abbiamo fatto le 10-come disse quel famoso signore che aveva appena accompagnato la salma della moglie al cimitero-; ridendo e scherzando siamo arrivati ad agosto. Aspetti tanto  l'estate e poi ti sfugge di mano giorno dopo giorno con una rapidità che non ha eguali e già i più pessimisti annunciano:la prima acqua d'agosto rinfresca il bosco...attirandosi addosso le maledizioni di buona parte di noi.
Per carità non è ora di bilanci ( e poi, chi se ne importa!) ma solo qualche piccola constatazione che è sotto gli occhi di tutti, prima fra tutti la crisi di presenze stabili che ha segnato questa stagione.Pienoni i sabati e le domeniche, gente che arriva e riparte nella stessa giornata, soldi spesi pochissimi, grandi folle anche alle mangiate ed alle feste varie spacciate per iniziative culturali come quella della Fano romana, bevute a più non posso dei giovani, svendita saldi fatta all'inizio della stagione invece che alla fine che ai negozianti-quelli che dicono la verità- non ha portato grandi ricavi, negozi spesso vuoti in tutte le ore, esercizi che chiudono uno dietro l'altro, soprattutto in centro ed anche quelli storici che c'erano da una vita, iniziative ed appuntamenti culturali sempre più risicati e ridotti, niente che caratterizzi Fano in modo importante per la stagione estiva, e costante solo il solito carnevale servito in tutte le salse per rinnovare solamente mangiate e bevute.
Data la stagione ed il totale disinteresse dei fanesi che se ne sbattono altamente, anche l'inatteso divorzio tra il sindaco Agussi e l'assessore Severi è pressochè passato sotto silenzio ed è durato il tempo di una autolode dell'assessora Cucuzza( dieci minuti).
Ed ecco agosto: mese storico dove tutti vanno in ferie-forzate o no- e dove si sparano gli ultimi fuochi d'artificio.Qualche fanese che se lo può permettere andrà in vacanza, un po' di bagnanti arriveranno comunque da noi perchè prendere la tintarella è un obbligo, sindaco ed assessori parleranno bene di se stessi e delle cose che fanno, ancora qualche festa, qualche cantone dove si beve e si mangia, si approfitterà della noia agostana per fare sorprese( negative) a noi cittadini con sensi unici, isole, parcheggi a pagamento, nuove tasse, multe, niente asfalto sulle strade, niente strade o strade che si sa dove iniziano ma non si sa dove va a finire, qualche lottizzazione tanto per gradire, ed infine....senza che ce ne accorgiamo, arriverà settembre e allora sì che saranno dolori!!! Altro che carnevale tutto l'anno.

lunedì 29 luglio 2013

ERA GRANDE IL MARE...

Era grande il mare
lontano l'orizzonte
e senza fine,
tenuto per la mano
in cima al molo
scopriva 
per la prima volta
quella meraviglia
che non stava
mai ferma
e faceva un rumore
strano
quando sfiorava
i sassi.
Teneva stretta
la mano del babbo
e nell'altra, col filo,
un palloncino blu,
che dondolava
al vento.
Quante altre volte
sarebbe tornato
in quello stesso luogo,
con il passar 
degli anni
da solo, in compagnia,
e poi ancora
con una bimba bionda
tenuta per la mano
per farle vedere
quella meraviglia
mentre l'altra manina,
forse per l'emozione,
lasciava andare
verso il cielo
un palloncino rosa.

sabato 27 luglio 2013

PARLARE CON LE STELLE

Nella sua serena follia
aveva chiuso con gli
esseri umani
e aveva aperto un dialogo
con le stelle, la luna,
la notte, il mare.
Camminava senza fermarsi mai,
cambiando continuamente
luogo ed orari;
costeggiando l'Adriatico,
prendendo strade di collina,
poi lungo il Metauro 
all'Arzilla, Fosso Sejore;
ore e ore di cammino
passo dopo passo;
e quando decideva di fermarsi
puntava lo sguardo
verso il suo interlocutore
e apriva il dialogo;
raccontava, spiegava,
chiedeva, poneva domande,
aspettava risposte,
sorrideva ed era tranquillo,
sapeva e capiva:
altro che gli uomini!
Di notte alle stelle confessava
i suoi sentimenti più intimi,
i ricordi più personali
e alla luna faceva
dichiarazioni d'amore.
L'alba lo coglieva ancora sveglio
distesa sull'erba o in una panchina,
sulla sabbia, sui sassi, sotto
gli alberi.
Non aveva età e non avrà fine,
forse cambierà posto,
andrà a passeggiare tra le nuvole
ma chissà quando.




AMICO PRO TEMPORE

Bruciano i corpi sotto il sole cocente; all'ombra degli ombrelloni nascono e fioriscono amicizie temporanee, fatte di qualche giorno di vicinanza, qualche minuto di chiacchiere, qualche battuta, due risate fasulle su spiritosate fasulle, tanto d'estate tutto è concesso.
Come ho già detto altre volte, questa vicinanza estiva porta anche alla familiarità, alla confidenza, prima fra tutte darsi categoricamente del tu anche se ci si conosce appena.
"Ciao", ciao, come va? e qualche frase di circostanza. Ciao Alberto, ciao Giorgio, ciao Franco, ciao Francesca, ciao Massimo, ciao Patrizia, ciao Viviana e cosi via nel lungo elenco degli abitanti del condominio Lido.
L'anno scorso, stessa cosa naturalmente.
Il racconto è di un amico, vero come è vero il caldo di questi giorni.
Conoscenza agostana con i vicini, tra questi, oltre la bella signora ed ancor più appetitosa figlia, un certo Franco che si presenta con il ciao, chiacchiera, cazzeggia e tra le altre cose fa sapere al mio amico che è medico dentista, che ha uno studio in via tal di tali e che " se hai bisogno, fatti vivo, quando vuoi, sarai trattato da amico amico".
Forse gli ha portato sfiga, sta di fatto che qualche mese dopo ha veramente bisogno di un dentista. Telefona e prende appuntamento dicendo alla segretaria " sono un amico del dottore". Otto giorni dopo va e si presenta in studio; dopo lunga attesa viene fatto entrare, il dentista, molto professionale, è seduto dietro una bella scrivania. 
"Ciao Franco,  come stai? "  il dottore resta impassibile e risponde" mi dica il suo problema"; il mio amico resta interdetto, sbanda un pò e poi:" Franco sono io, Giulio, ci siamo conosciuti questa estate al mare"; Franco socchiude gli occhi, lo guarda fisso e poi fa:" in Sardegna?" il mio amico balbetta:" no! al Lido..." ed il dottore:" al Lido di Venezia?".
Giulio farfuglia:" no al Lido di Fano.." .  
A si! fa il dentista," ci sono stato alcuni giorni perchè mi ero infortunato con la mia moto 1200 Honda e avevo un piede che funzionava poco. Qualche giorno...non ricordo. Ma mi dica pure il suo problema".  Giulio descrive, parla, illustra il suo problema ai denti ed infine attende risposte e preventivo da " amico". 
Il dentista, in modo molto professionale, risponde, usa termini incomprensibili, facciamo questo, facciamo quello, e poi quell'altro.... e via cosi.
In un mese lei avrà la bocca  come nuova.
Il mio amico a questo punto chiede:" e dottore ( ora anche lui usa il lei) quanto mi costa, da amico?"
La cifra richiesta è astronomica, da far girare la testa, il mio amico sbianca in volto, boccheggia. " si ma-dice mellifluo il dentista- ci mettiamo d'accordo...vediamo...un pò fattura...un pò no... 500 euro al mese per 24 mesi...; ti sto venendo incontro proprio da amico" gli dice infine.
Ah! Adesso sono amico, pensa Giulio, e mentre si alza e ringrazia ha ancora la forza di dire:" caro Franco, per fortuna che ti ho conosciuto, ti farò sapere prima della prossima estate, ciao" poi se ne va e mentre scende le scale ha il tempo di mandare il caro dentista a fan....molto giustamente.

venerdì 26 luglio 2013

BRICCONA !!!

Viene a va, scherza e mi coinvolge nello scherzo, appare e poi scompare, cade dal pero quando le chiedo qualcosa, qualche spiegazione;" non so, non ho capito, non ho letto, non guardo mai nella mia pagina, che cos'è il diario? Io non so come funziona, ho da fare tutti i giorni, vado in campagna, seguo un allevamento di galline che hanno bisogno di aiuto, mi alzo presto e vado a letto prestissimo, addirittura mi addormento sul computer, per me è solo un contatto con altri allevatori e basta"; va bene, allora perchè non curi le galline e lasci perdere le amicizie? 
Certo abbiamo almeno una cosa in comune: a te piace scherzare come piace scherzare a me; sorridiamo e ridiamo, magari ridiamo a crepapelle per qualche secondo ma poi cerchiamo di tornare persone normali.
Diciamo che in questo balletto sulle punte, un passettino fuori posto può anche entrarci, l'importante è che non sia fatto apposta.
Briccona di una briccona! 
Comunque è bello ridere, scherzare, giocare, e barare; trovarsi e poi lasciarsi e poi ritrovarsi ancora e poi perdersi nel nulla; sennò a che serve FB?
Che cos'è FB?  Già, dimenticavo, tu non sai neanche che cosa è, ci sei entrata per caso, non guardi mai la tua pagina, non sai cos'è l'amicizia e se lo sai non vedi non senti non parli.
Bricconen!

FACEBOOK

Questo giochetto assurdo e inutile
che ogni giorno ci ruba qualche attimo
di vita
che solletica le nostre piccole ambizioni
che si presta alle chiacchiere
ed agli equivoci
che accomuna tutto e tutti
sotto il termine altrimenti 
ben più importante di
"amico",
che serve per farsi pubblicità,
per ingannare i semplici,
che mostra la lunga lista
di tutti i difetti dell'essere umano
e ne magnifica soli i pochissimi pregi
che riescono a farsi vedere,
e diari, ed immagini e pagine
foto bizzarre, animali, attori
paesaggi, mascherine, ricordi
dove la pizzeria e la bellona
stanno a fianco di nomi celebri
e famosi, messi a fare da specchietto
a chi ci crede.
Mi piace, clicca, aderisci,
hai vinto! Schiaccia lo scarafaggio,
vola gratis, vesti gratis, metti nel carrello,
vuoi conoscermi? Sono la tettona
più bella dell'Ucraina,
dentiera a prezzi fissi, viaggio pagato,
ti piacciono le africane? Compera adesso
mille bigliettini consegna gratis
fai sparire la tua pancia in quattro mosse...
io risponderei che di mossa
ne conosco solo una, 
quella con il medio alzato.
Le amiche, gli amici ti aspettano,
invia richiesta, manda messaggio,
aggiungi mail, chatta, usa Skipe...
cosi vedi quanto siamo brutti,
usa questo, usa quello, cerca moglie,
vuoi amore? Compagnia? 
Facebook, gioia e dolori
ma soprattutto delusioni e vuoto
eppure, confesso, ogni giorno
offro il mio modesto contributo.
Sei amica? Che ne pensi?
Vuoi chattare con me?
Ricordati che sabato 
è il compleanno delle pescheria Livio,
invia i tuoi auguri e un pensierino.
Ma chi ti avrà inventato?



SIMPATIA E ANTIPATIA

Scopro l'acqua calda lo so, ma ogni volta resto meravigliato e perplesso nel constatare come sia epidermica ed immediata la simpatia e l'antipatia verso una persona che non conosci o che conosci appena.
Un viso, un'espressione, un atteggiamento, l'esprimersi, come ci si porge agli altri, una frase: basta poco, spesso anche solo l'immagine fisica. Sentirsi in sintonia, capire e capirsi senza aver scambiato una parola; questa è -volo basso in quattro parole- empatia, simpatia.
Viceversa l'antipatia è epidermica, la scopri subito, senti prima un leggero prurito e poi via via sempre più forte, sino all'intolleranza allergica.
Purtroppo ne conosco molte e molti: li vedi, li riconosci subito, ti appaiono  segnati dal bollino rosso come nelle giornate di crisi  nelle autostrade. ! " Attenzione, attenzione!!! persona antipatica!" ti segnala il cervello e tu prendi una posizione di guardia come nella boxe. Sono sapute/i, puzzetta sotto il naso, sono convinte/i di essere simpatici ed invece fanno venire i brividi,credono di essere chissà chi perchè magari hanno letto due o tre libri, fanno parte di qualche circolo " culturale"( il che spesso vuol dire giocare a burraco), non ammettono mai di aver sbagliato, non hanno mai torto, tu sei il cretino, loro gli eletti/e. 
Le donne ti guardano con sufficienza e ti fanno capire che sei un poverino, gli uomini non ti guardano neanche, non hanno tempo da perdere.
Sprizzano antipatia da tutti i pori, profumano( uso un eufemismo) di antipatia, sono impastate di antipatia, sono nutrite di antipatia, e non sapendo non fanno neanche niente per cambiare, anzi! peggiorano con il passare del tempo, inesorabilmente.
E poi...non ti fanno parlare, tu non puoi esprimere le tue opinioni, giuste o sbagliate che siano; parlano solo loro, pontificano solo loro, solo loro hanno diritti, tu...zero!
Ne conosco di uomini e di donne, ultimamente queste ultime hanno superato di numero i primi: sempre più donne convinte di essere il massimo ed invece, purtroppo, sono al minimo di sopravvivenza. Perdono amiche ed amici, non li invita più nessuno, sono sopportati ma...non capiscono e non cambiano.
Che altra cosa, invece, incontrare persone con le quali entri subito in sintonia, che si aprono al contatto, che si rendono e sono subito simpatiche e geniali; non devono fare sforzi, sono cosi perchè cosi sono nate e sono cresciute. Non le conosci neanche, magari le incontri per strada, in spiaggia ma senti già aprirsi un dialogo, prima mentale e poi di dialogo. Un saluto, un sorriso aperto, la disponibilità ad ascoltare, a risponderti, a dare spazio alle parole ed ai pensieri.
E' chiaro che c'è sempre l'eccezione ( purtroppo !): il simpatico o la simpatica che poi mostrano la loro pochezza  e di contro l'antipatico o l'antipatica che poi scoprono doti non registrate al primo impatto.
Del primo caso posso portare esempi importanti; del secondo la pagina è bianca.
P.S. Naturalmente non ho dubbi per quanto riguarda la mia persona: io sono della categoria dei simpatici(ssimi).


giovedì 25 luglio 2013

ORBI DA BOTTE

Come era totalmente scontato, il primo cittadino Agussi Stefano ha risposto al ribelle ex assessore Riccardo Severi( entrambi della Tua Fano) andandoci pesante, eccome! " Severi è un uomo di estrema sinistra,come del resto tutta la famiglia e non ha mai digerito di sedersi al tavolo con il centro destra": così parlò l'oracolo Agussi dimenticando che lui stesso è figlio della sinistra e che non ha mai ripudiato tale maternità, tutt'altro!
E l'ex sindaco Enzo Cicetti, suo altro alleato alla Tua Fano, da dove veniva? Ed il sempreverde presidente dell'Aset Mattioli?
Ma detto questo e lasciando perdere tutti gli altri argomenti portato dal primo cittadino per tagliare le gambe sin dall'inizio a Severi, cerchiamo di essere realisti e basta e quindi, bando alle chiacchiere:ribadisco che la verità vera ( secondo la mia palla di cristallo) è che Severi non si sentiva più il candidato prescelto per fare il nuovo sindaco nel 2014 tenuto conto che Agussi ha già fatto un patto di ferro con il pdl( che presto ritornerà a chiamarsi Forza Italia) e quindi certamente appoggerà qualcuno di loro: Santorelli, Carloni, .... e dunque ha deciso di tagliare la corda prima di essere definitivamente messo da parte.
Il fatto è che Severi, come voti, conta come il due di spadi quando è briscola bastoni ed il suo avvenire è molto molto incerto. Intanto-come avevo facilmente immaginato- nessuno ha seguito il ribelle e lui resta l'unico buco/strappo nell'elegante vestito grigio dell' alta uniforme di Agussi.
Dunque, tanto per ricordare: prima Cicetti, poi D'Anna, poi Maiorano, poi sull'orlo dell'abbisso Franco Mancinelli,  insomma qualche maretta nella navigazione Aguzzi c'è stata.
E adesso come andrà a finire? 
Per Severi è facile immaginare: troppo debole per lasciare segni importanti; per Agussi bisognerebbe sapere che accordi ha fatto con il pdl( sempre che la mia sfera legga giusto); io ho una mia idea ma...è troppo presto per parlarne.
Ma cerchiamo di non essere Orbi, caro Agussi, mica siamo nati ieri!!!

SUV...VIA!!!

Come si sentono importanti, belle, grandi gnocche, VIP, quando sono sprofondate nella bella ed elegante poltrona di guida del SUV bianco e potente e pilotano il mostro nelle modeste stradine di Fano; si sentono come piloti di un jet, le fighette, rayban sul nasino, cane di lusso nei sedili posteriori che sono ancor più belli delle poltrone Frau. Le incontro spesso, oramai anche nel nostro territorio, nelle nostre lochescion ce ne sono diverse, tutte griffate ( made in China) dalla borsa ai vestiti, ti guardano dall'alto, hanno sempre un sorriso leggermente idiota sulle labbra, quasi a dire" io sono io e tu non sei un c...o!" se provi a passare perchè hai la precedenza sono cacchi tuoi! accelera, spinge a fondo, passa con il SUV perchè è quattro, cinque volte più grande e più potente della tua modesta macchinetta, due posti, superusata, revisionata dieci volte; e ride, e sorride, "ma chi sei? Purtino..." lasciami passare, devo portare il mio dog di lusso a fare la pipì in piazza xx Settembre, io non raccolgo gli escrementi, io lascio lì perchè guido il SUV, bianco, bello, ineguagliabile".
Che fa tu allora, povero tapino? Vorresti ribellarti, ti incazzi, dici qualche parolaccia ma poi devi subire perchè" contro la forza( della stupidità) la ragion non vale". E mentre tu ti fai da parte, la fighettasuv sale sui marciapiedi, entra con il muso direttamente dentro i negozi, occupa quattro posti auto nel parcheggio e siccome non sa guidare si mette anche di traverso chiudendo entrate ed uscite. E ride, e sorride, i rayban ti fissano ironici; apre finalmente lo sportello e scende; di solito la sua altezza non supera il metro e mezzo, è un modesto esemplare femminile di cui se ne vedono a migliaia anche nelle spiagge e nelle campagne nostrane, non ha nulla che la identifichi diversa di quello che è...
E non  ho nessun tentennamento nel dire che parimenti ci sono uguali esemplari anche nel sesso maschile; fighetti che si sentono chissà chi solo perchè viaggiano con il sedere ad un metro, un metro e mezzo da terra; hanno lo stesso sorrisino ebete sulle labbra, stampato e fisso e si comportano nella stessa maniera.
Poi quando scendono dal SUV ti rendi conto con chi hai a che fare e lasci perdere, capisci che non ne vale la pena, hanno già avuto la loro pena. Ed il cane di lusso, sempre al suo seguito, non ha nessuna colpa, se potesse anche lui  farebbe qualche bel bisognino sulle loro scarpe, sui loro piedi.
Ma non può: il Suv non lo consente.

mercoledì 24 luglio 2013

BOTTE DA ORBI !!!

A meno di un anno dalle prossime elezioni amministrative lo strappo annunciato oggi, mercoledi, dall'assessore( ora EX) Riccardo Severi della Tua Fano-schieramento di lista civica al quale appartiene anche il sindaco Agussi- riveste una importanza rilevante perchè sino a poco tempo fa Riccardo era il naturale successore  di Stefano sulla poltrona di primo cittadino. Lo stesso Agussi lo aveva fatto quasi capire poco meno di un mese fa e certamente Severi ci aveva creduto.
Cosa è accaduto, dunque, in queste ultimissime settimane tra Condottiero e Scudiero?
Vado ad interpretare ed a leggere anche sulla scorta di qualche notiziola riservata che ho in mano.
Il fatto è ( interpreto, l'ho già detto) che Agussi sta pensando non solo al futuro della città ma anche- e forse giustamente-anche del suo futuro e quindi, si muove e decide secondo i propri piani, diciamo così, personali. E dunque, sempre secondo la mia interpretazione Stefano ha pensato bene di fare un bell'accordo con i dirigenti del PDL locale, provinciale e regionale, promettendo il suo considerevole appoggio per l'elezione di un nuovo sindaco che sia proprio del PDL ( Dio non voglia Santorelli, oppure Carloni, oppure...) ricevendo in cambio una sistemazione( politica si intende) da un'altra parte per il suo prossimo futuro.
Se cosi fosse ( chiarisco ancora che io sto leggendo nelle nuvole)è chiaro che mister Agussi ha dovuto scaricare e buttare dalla finestra Severi per fare posto ad un berlusconiano.  
E come può l'ex assessore accettare una cosa simile? un simile affronto? non può e quindi...DIMISSIONI.
Ma il duro viene adesso: quanti voti conta Severi? Quante persone si porterà dietro? IN questo mondo di cortigiani, saranno in molti a restare ancora con il Capo( Agussi) e se vorrà fare qualche cosa di importante, il ribelle dovrà fare anche accordi con chi i voti ce li ha.
La butto lì, così: potrebbe essere l'altro ribelle Giancarlo D'Anna? Una bella lista civica insieme da contrapporre  ad Agussi-Carloni?
Staremo a vedere; intanto...botte da orbi!!!

RONDINI

Le rondini volavano alte nel cielo
sfiorando le nuvole piccole e bianche
dalla spiaggia oltre il molo
arrivava musica assordante e grida
risate e segni di una festa
il mare faceva sentire la sua voce
infrangendosi spumeggiando 
sugli scogli e graffiando la sabbia
con forza,mentre i gabbiani
sfidavano i bagnanti cercando cibo.
Mi parlavi e ridevamo insieme
e tu ogni tanto ti sistemavi i capelli
passando le dita sulle ciocche
disordinate dal vento.
Io ti guardavo ed ascoltavo poco
lo confesso, seguivo con lo sguardo
le tue mani,dalle dita lunghe e affusolate
pallide e trasparenti, ornate 
di piccoli e deliziosi anelli.
I tuoi gesti erano misurati e attenti
e spingevi i capelli all'indietro
scoprendo la fronte 
che qualche attimo dopo era
di nuovo coperta dalle ciocche.
E le tue mani, le tue dita
in quei momenti, erano musica
sfiorando invisibili tasti bianchi e neri.
Le tue mani hanno rapito
la mia attenzione e nel seguirne
i movimenti mi sembrava di volare.
Abbiamo parlato ancora e sorriso
e poi ci siamo salutati.
Tu hai fatto qualche metro
ti sei girata e  hai fatto 
 un gesto di saluto con la mano
e le tue dita bianche e affusolate
hanno fermato ogni mio pensiero.


martedì 23 luglio 2013

UN PICCOLO SORRISO

Era solo un piccolo sorriso
ma pieno di freschezza e di gioia,
una fontanella d' acqua
che dalla roccia sanguigna del monte
sgorgava pura come la tua anima.
Avevi le treccine legate 
con i fiocchetti azzurri
ed i capelli biondi
contornavano il tuo piccolo viso
chiaro e luminoso
 come un raggio di luna.
Era solo un piccolo sorriso
così lontano nel tempo
ma conservato nel cuore
come la prima immagine
di un mondo appena scoperto
da una piccola culla 
che dondolava piano, piano
senza far rumore.

FANCIULLA SALAMELLA BEACH

Comunque sia...siamo in piena estate, ce ne siamo finalmente resi conto: è caldo, c'è un sole che spacca,  il mare è quasi balneabile, con un pò di coraggio, anzi! balneabilissimo, gli ombrelloni sono tutti occupati,sdraio e lettini coprono la spiaggia sino al limite del mare, le gente va e viene, poca viene, molta va soprattutto la domenica sera e restiamo-come sempre-noi fanesi a fare numero. Però non nego che qualche viso nuovo, qualche presenza " straniera"( Umbria, entroterra marchigiano, Lombardia, Piemonte, Veneto) fa capolino nella sabbia, come rare presenze di palme nel deserto; molti al di sopra degli anta anta, qualcuno nella mezza età, decisamente più presenti giovani mamme con figli piccoli, piccolissimi, qualche fanciulla che ha sbagliato spiaggia ( naturalmente io parlo sempre del Lido).
Nell'acqua calma del nostro calmissimo mare, a guardare bene, c'è modo di vedere anche qualche esemplare di una gustosa bellezza, belle e ben fatte che passeggiano, escono ed entrano, che se ne vanno solitarie a bagnare corpi sicuramente appetitosi, fanno magari un tuffetto ed una bracciata di qualche metro, poi se ne tornano a riva, facendosi vedere bene, se ne vanno alla doccia dove espongono le loro bontà alla fresca carezza di uno schizzetto che fa pena ma che bisogna accettare perchè l'acquedotto comunale questo offre.
Ce n'è qualcuna che merita, veramente; poi ce ne sono altre che hanno la succosa bellezza della rigogliosa terra  nostrana. Sembrano le fanciulle di una volta: belle e prosperose come nei films anni 60. Non sono perfette nelle forme ma prelibate nella sostanza: seni di misura, trattenuti a stento, corpi pieni come pesche, fianchi generosi, gambe tutt'altro che esili ma ben fatte e senza un grammo fuori posto.
Sono le famosissime " salamelle beach": cioè un boccone genuino e tradizionale di molte campagne e paesi non solo marchigiani: da leccarsi i baffi, da mangiare dopo averle ben cotte alla brace, vino buono e tanta allegria. 
Certo non sono più le salamelle di una volta; cioè: sono ragazze moderne, con due pezzi favolosi ed anche di marca, tirati sino al minimo della nudità; il corpo quasi tutto scoperto, salvo qualche fiocchetto messo qua e là per accentuare i doni che mamma ha regalato loro; sono molto meno sofisticate delle pseudo fighette che lottano con la foga dei disperati con ginnastica, corse, diete, acquagym, ecc. dicevo: sono molto meno sofisticate ma assai più appetibili. E al Lido, parrà strano, ma ne ho viste qualcuna, uno o due... forse una...forse..

lunedì 22 luglio 2013

FINE

Si sta spegnendo
lentamente
foglia dopo foglia
ramo dopo ramo;
verde e rigogliosa,
le foglie attraversate
da lunghe vene
cariche di vita
ora ingialliscono
perdono colore
impallidiscono 
e cadono
accartocciandosi
come fogli di carta
che bruciano.
Perde la sua anima
 ferma il suo cuore,
 stanca
di questa terra.
Vedeva l'azzurro 
del cielo, le nuvole,
la pioggia e il sole
curiosa di scoprire
quel che c'era 
oltre il muretto;
poi  ha capito
che nel vivere ancora
non c'era niente 
che meritasse
la sua presenza
ed ha fermato il suo respiro 
per sempre.
 Ed io, pur nell'amarezza
di questa fine,
 non trovo ragioni
per dirle di continuare
a vivere.







domenica 21 luglio 2013

SUL FAR DELLA SERA

Sul far della sera
quando il sole accecante
diventa lentamente
una rossa arancia
tagliata a metà,
molti bagnanti
lasciano stanchi la spiaggia
e prendono la strada
di casa;
allora restiamo in pochi
sotto gli ombrelloni
a godere il lieve
 fresco del vento.
Quattro vecchie babbione
giocano a tressette
come una volta
e sembra un'angolo
della vecchia Fano
fermo nel tempo.
Tirandola alle lunge
sui lettini dormono 
ancora,sbragati,
 uomini e donne ritardatari
rossi  infraganati
circondati da borsoni
secchielli, palette,
vestiti in terra,scarpe
da ginnastica, resti di pranzo
fino a che il capo famiglia
dà la sveglia ed incita
alla partenza con accento
perugino- bassa marca.
" Andamo! Andamo! sveja,
sveja!!!"
E via corrono a vestirsi,
a raccogliere, a richiamare
i fij che sono in acqua.
Le donne,ancora in sonno
 infilano in fretta
i vestiti dei mariti e non pochi
mariti infilano minigonne jeans
delle signore, convinti 
che siano bermuda.
E' l'ora dell'addio al mare
mentre noi, fedeli, siamo
sempre più felici, più distesi,
più soli.
Guardo verso le onde, sento
 la musica lenta,divina
e le babbione, impassibili,
continuano il tressette,
come se avessero fermato
il tempo, un secolo fa.




sabato 20 luglio 2013

UN BRUTTO SOGNO

Non dirmi addio
ti prego
non dirmi addio;
in questo abbraccio
infinito
scorre la mia vita,
eppure te ne vai.
Il fumo della sigaretta
sale lento nell'aria
e piano piano
scompare;
chiudo gli occhi
e vedo ancora
il tuo viso
in quella nuvola
grigia,
 la tua immagine
perde i contorni
che con il fumo
svaniscono
lasciando  il vuoto
in questa mia vita.
Un brutto sogno
da dimenticare.




giovedì 18 luglio 2013

GUANTANAURSULA

Eccola l'estate, bene o male si offre a noi con sole, caldo, mare; ombrelloni e lettini qualche volte affollati, qualche volta ...vuoti. La mia postazione è a pochi metri dal mare, seconda fila, lì da dove ho visto uscire dall'acqua, per ben due volte, la bella donna che era tutta la Ursula Andress  di James Bond, abbronzata e scultorea nelle sue forme appetitose.
 Non l'ho più vista da quei giorni fortunati e immagino che non la vedrò ancora, almeno che non avvenga un miracolo ma io non ho smesso di pensare a lei ed ogni tanto-nei miei ozi marinari- mi guardo in giro nella speranza di vederla ancora uscire dalle onde del nostro Adriatico che poco possono offrire rispetto al grande oceano della Ursula americana. Ma tant'è!
Però devo confessare che una di queste mattine la mia fantasia ha in qualche modo appagato l'attesa perchè-in una specie di dormiveglia/ sonno/ noia- ho avuto una visione  che ora racconto.
Io sono disteso sul lettino, capo appena rialzato, sguardo verso il mare; sono solo, la spiaggia è deserta, gli ombrelloni sono tutti chiusi salvo il mio; improvvisamente dal mare, tra le piccole onde della riva, emerge l'affascinante fanciulla che avevo già visto qualche giorno fa: è lei, senza dubbio, in due pezzi bianco, pelle abbronzata, viso interessante, curve come un autodromo, capelli neri, sorriso da sogno, labbra da mordere.Insieme a lei ,uno a sinistra, uno a destra,emergono due cani levrieri, eleganti e sdegnosi .Resto letteralmente paralizzato; i miei occhi la guardano fissi come se fossi ipnotizzato; lei esce lentamente dall'acqua affiancata sempre dai fieri quattrozampe  e invece di sparire tra gli ombrelloni come aveva fatto in precedenza, viene verso di me, mi guarda, mi punta e...si avvicina, si avvicina e si ferma a poca distanza da me. I cani si accucciano.Ho modo di poterla vedere bene...ehehehehehe è uno schianto! 
Non so cosa pensare, cosa fare, la guardo partendo dalla punta dei piedi e salgo adagio adagio adagio seguendo le curve del percorso, mi sembra di essere Alonso! Lei è immobile, si lascia guardare, sembra contenta; poi,  lei fa un cenno con la mano ed improvvisamente si diffonde nell'aria la bella canzone di Zucchero" Guantanamera" e su quelle note ritmate lei comincia languidamente a muoversi di fronte a me, quasi sfiorandomi. Cacchio! Ho le orecchie dritte per ascoltare bene e gli occhietti ben aperti per seguire quel sogno; è brava, ci sa fare, muove il corpo come un serpente, i fianchi sono un sensuale pendolo che segna il passare del tempo. Guantanamera... Guantanamera...Bella, bellissima; i due cani restano immobili come fatti di marmo; io mi sento preso da quella scena incredibile, sono affascinato e coinvolto, vorrei fare qualcosa, magari una carezza nel suo splendido viso, un passo di danza abbracciandola piano,sono cotto. E lei sembra una piuma mossa leggermente dal vento; si snoda e mi sorride, mi guarda negli occhi e mi sorride e fa di più! Mi sussurra all'orecchio " sono senza parole", caspita! Figurati io! Sono in brodo di giuggiole, ho deciso: mi butto!!! Mi alzo, emozionato mi muovo un pò barcollando, inciampo nelle gambe del lettino, perdo l'equilibrio e cado a sedere nella sabbia con una botta che mi fa vedere le stelle. A fatica mi rimetto in piedi e...intorno a me più nulla: nè i cani nè tantomeno lei: Ursula dei miei sogni. E dall'altoparlante del bagnino si diffonde questa nota:" attenzione! Attenzione! sono in vendita al bar insalatone, panini imbottiti, pizza bianca e rossa, prosciutto e melone...".
Mi viene da piangere. Ursula che appari e scompari come una cometa: dove sei ?

PETALI BIANCHI

Petali bianchi
in cielo
portati dal vento,
farfalle come
nuvole
sfiorano il mare
e gli ombrelloni,
vengono
da lontano
e vanno lontano,
mille e mille
rose aperte
al soffio del mattino
migrano
cercando fortuna
e un prato
dove riposare.


mercoledì 17 luglio 2013

UN BACIO E UNA ROSA

Vorrei cogliere una rosa
nel tuo verde giardino
e  darti un bacio,
 e poi darti cento baci
per ogni rosa fiorita
fino a quando
 anche la tua bocca
 sboccerà come una rosa.

IL BALLO DELLA MENOPAUSA

E' una esibizione che si ripete puntualmente tutti i giorni nelle acque dolci, tiepide e tranquilli del Lido.
Alle 10 e 45 in punto la maestra segnala il concentramento in acqua e una fiumana di ballerine, su di peso, si precipita verso il luogo prestabilito che di solito è a circa 40 metri dalla riva dove l'acqua raggiunge-nelle misure d'altezza normale-  i fianchi, più o meno giro seno, nelle misure sotto norma arriva al collo, nuca. Comunque tutte in zona sicurezza. Al segnale stabilito... parte il ballo della menopausa: venti, trenta, spesso anche di più signore che hanno superato i quaranta e qualche volta anche di molto, cominciano a calciare, a pestare, a sollevare le braccia, le gambe, a fare giravolte, a sputare acqua dalla bocca, rosse in viso come peperoni, sotto sforzo massimo che le fa lacrimare ed ansimare come un camera d'aria bucata, girano e si rigirano, perdono l'orientamento, ondeggiano, il gruppone si sfalda una parte va verso gli scogli, l'altra prende il largo, alcune finiscono nelle reti dei quadrati, solo il perentorio e severo richiamo della maestra che è bravissima e "vecchia" del mestiere( anche se è giovane e graziosa) rimette tutte in riga, riformando il gruppo che si consolida e riprende coraggio. E allora il ballo della menopausa riprende, agitando le tranquille acque del Lido, i pesci hanno dato l'allarme e sono fuggiti da un pezzo verso zone più sicure, i bagnanti si ritrovano sommersi da tutto quello che il pestare furioso delle generose signore riesce a sollevare dal fondo; sembra siano venuti a galla anche i resti di due imbarcazioni affondate circa cinquecento anni fa da pescatori pirata pesaresi, molti i costumi persi nella lotta, ritrovati poi e riutilizzati per fare vele per le barche. 
Il ballo over cinquanta dura molto, quasi un'ora, e le signore scalcianti volontarie, quando la maestra annuncia la fine, battono tutte insieme le mani; non tanto dunque un ringraziamento per lei ma perchè ha finalmente messo fine a quello strazio. Escono dall'acqua come i marines nei films  di guerra americani: non in piedi ma trascinandosi carponi verso riva, nel passo cosi detto del leopardo. Arrivano a malapena alla doccia, si buttano sotto il getto per rianimarsi, per riprendere fiato. Poi ognuna verso il suo ombrellone, trascinando ciccia e menopausa per riposare sino al giorno dopo. Per ricominciare di nuovo, naturalmente.

martedì 16 luglio 2013

SFIORARE IL TEMPO

Le dita
 lentamente
accarezzano
la fronte,
sfiorano
i segni
 del tempo
muovono
pensieri
che cercano
occhi 
da guardare
note
da ascoltare
volti
da ricordare;
profumi
di fiori
e di aria
pulita,
un sorriso
segna
le labbra
e scuoto
la testa
lasciandomi
andare
a momenti
di serenità.


domenica 14 luglio 2013

DOMENICA DI LUGLIO...CHE GRAN CASIN

Sole a rate, soldi pochi, la domenica diventa una maratona da tutto il territorio per venire al mare, sistemarsi da qualche parte, stendersi per ore, mangiare al sacco o pasto-pronto nel gabbiotto del bagnino, stare in spiaggia dalla mattina alla sera, costi che quel costi( non di soldi ma di pazienza). Al Lido come ovunque e l'osservatorio è privilegiato perchè  sono in ottima posizione ed in zona eccezionale; praticamente il mio condominio è formato per la massima parte di stanziali, fanesi o giù di lì, vengono quando possono coloro che lavorano e -salvo pochi compreso il sottoscritto- quelli che se la spassano. Quindi...quando arriva la domenica il condominio si affolla paurosamente, gli ombrelloni si piegano in due per il peso di borse, borsoni, caschi, asciugamani di ricambio, zainetti, i lettini sono presi d'assalto e ci stanno in tre, quattro formando una fila continua di corpi  esposti al sole. Ci sono molte signore di mezza età, quaranta, quarantacinque, cinquanta, cinquantacinque, si danno da fare per tenersi in forma, fanno ginnastica d'inverno, vanno nella pista della Trave, sudano le sette tute per presentarsi in modo accettabile al severo giudizio estivo.
Io arrivo in spiaggia con comodo, verso le 10/ 10 e mezzo anche la domenica, come oggi. Le trovo già tutte sistemate sui lettini, esposte al sole, crema solare in tutto il corpo, pancia trattenuta nel limite del possibile, glutei sorretti dal telo, due pezzi sempre alla moda, seni di varie forme e misure opportunamente ingabbiati, abbronzate e sempre sorridenti; occhiali da sole griffati ( comperati dal vu comprà di nascosto)e sempre sul naso. Sono comunque impeccabili e ben messe, al di là della bellezza personale, neanche un  capello fuori posto. Le ore passano, ogni tanto le signore vanno a bagnarsi i piedi in acqua, qualche spruzzo di doccia fresca e poi via ancora al sole. E le ore passano ma le belle al bagno non fanno una piega. Verso le 12,30/ 13 io taglio la corda, vado a pranzo; il condominio invece per la massima parte non si muove, resteranno sino al tardo pomeriggio, non vogliono perdere neanche un minuto di questa strana e pazza estate. 
Anche il pomeriggio io me la prendo comoda e ritorno in spiaggia verso le 17/17,30; e per me già diventa difficile ritrovare di domenica la mia postazione perchè nel tempo che sono mancato sotto gli ombrelloni è successo di tutto: lettini che diventano tavoli da pranzo, vassoi, carte unte, contenitori di plastica con resti di cibarie varie, bicchierini da caffè, bottiglie di vino,gelati, ossi di pesche e di albicocche ovunque; sporcizia . E tutti ridono, si fanno scherzi, battutacce, il condominio è allo sbrago totale. Le belle signore, che era sino a poche ore prima impeccabili, sono ridotte come pupe di carnevale: il due pezzi non copre più nulla, nè sopra nè sotto, è finito nelle pieghe della cellulite e del lato B, i seni  fanno malinconicamente occhiolino da sotto le ascelle , nel mento tracce di maionese e salsa di pomodoro mentre sul decoltè affiorano foglioline verdi dell'insalatona mangiata poco prima,  i  capelli sono disordinatamente sparsi sulla crapa senza disciplina.Qualcuna non ha retto e si è addormentata sul lettino, distesa, a gambe aperte, ventre come un melone, russa anche e si sente ed il viso ha la classica espressione di chi ha bevuto troppo ed è un pò imbriago. I mariti sono messi anche peggio, totalmente distrutti ed ammassati nell'ombra come porcellini. 
Solo all'imbrunire, mentre la domenica sta per chiudere i battenti, piano per volta signore e signori raccolgono borse, borsoni, teli, caschi, costumi  e prendono la strada di casa.
In attesa di tornare domenica prossima.