Parla per sentirsi vivo
e vive per parlare
ed il suo bla bla
esce dalla sua bocca
e vola nell'aria
spinto da un vento
di garbino che scalda
e brucia tutto ciò
che incontra.
Intorno il deserto
e alberi secchi e contorti
ma lui parla, parla
bla bla bla bla
gode delle sue parole
fa domande e si dà risposte
beve alla fonte del suo sapere
sa tutto e conosce tutto;
e conosce tutti,se la persona
di cui si parla non è un suo
parente, sicuramente
lui dice che è un suo caro amico
un vecchio compagno
il cugino della nuora
della suocera del cognato
del nonno; insomma uno
che conosce bene, tanto
da sapere che numero di scarpe
ha ai piedi.
E pontifica di storia e di geografia,
di urbanistica, di architettura
d'arte, di musica, di teatro;
ma soprattutto è un pozzo
di conoscenza per quanto
riguarda Fano e la sua storia.
Era già nato quando la città
fu fondata, aiutò a progettarne
strade, fogne, teatro,acquedotto,
e la seguì nei secoli e fu proprio
lui ad imporre per prima una
lingua tutta locale: IL FANESE,
purtroppo all'inizio sporcato ancora
da qualche derivazione latina; ma
dopo il passaggio dei francesi...
capì che era arrivato il momento
giusto per farsi portatore
della lingua ufficiale: el fanes!
E per questo merito, tutti
lo riconobbero come unico capo
della comunità con il titolo
prestigioso de " el vulòn"!.
Ed è ancora qui, a scassarci
gli zebedei con i suoi bla bla bla
e molto probabilmente
ci sarà ancora
sino alla fine dei tempi.
Nessun commento:
Posta un commento