sabato 13 luglio 2013

LA SAGRA

Il mondo cambia ma c'è una sola cosa che non sente il trascorrere del tempo: la festa  di campagna, la festa delle sagre, quasi un ballo nell'aia come si faceva una volta. Non si arriva con i carri tirati dai buoi o con i trattori, adesso i mezzi sono uguali dappertutto e quindi i partecipanti giungono alla sagra con mezzi moderni, alla moda ma per il resto gli anni sembrano essersi fermati a quaranta, cinquant' anni fa. 
Si sente ancora in queste feste di paese, il sano odore della terra, dei campi, degli alberi, si rivedono fisionomie dimenticate in città; anziani nodosi e robusti, donne che ancora sono capo famiglia e comandano senza essere messe in discussione, giovani che hanno il parlare dei padri e dei nonni e le ragazze sono moderne ma...sempre con qualche segno delle vecchie origini.
Sagra della crescia matta a Tre Ponti, folla da tutto il circondario, si mangia sino a scoppiare, si beve, si ride e...si balla, si balla perchè in queste occasioni la musica è d'obbligo perchè tutti vogliono scendere in pista: non ci sono differenze di età, sgambettano da 7 agli 80 anni, in pochi restano ai tavoli, la maggior parte della gente " si butta" senza ritrosìe, senza patemi d'animo, che sappiano o no seguire la musica o conoscere i passi. Anche il complesso che suona ricorda gli anni 50,60; non ha altisonanti ed incomprensibili nomi pseudo inglesi ma si chiama" Moreno il biondo"( anzi, ex biondo perchè oramai ha i capelli bianchi), la cantante, fasciata in un tubino di due misure più piccolo di quella che di solita porta ( per essere fasciata a dovere e far vedere dal palco tutte le curve, davanti e di dietro), si chiama invece Anna Maria, come la vicina di casa, la fruttivendola, la sarta. Totale normalità! E lo strumento più usato è ancora la fisarmonica anche se i balli sono cha cha cha, rumba, mambo;la vecchia ed intramontabile fisarmonica come nelle aie del dopoguerra.
Tutti in pista; vestiti casual, e con il caldo solo magliette e camicie aperte, jeans i più conservatori, gonne corte o pantaloni per le giovani,  vestitoni a fiorellini per le più anziane. Ballano come ricordano e come facevano quand'erano giovani: pistoni, spinte, equilibri precari, braccio alzato, mano nella vita della dama, ; qualcuno sfoggia classe, pantaloni chiari, ben in armonia con la moglie, vanno bene e se la godono. A parte ci sono quelli che fanno gruppo perchè sono andati a scuola tutti dalla stessa/stesso insegnante e sanno fare i passi che hanno imparato a memoria. Vanno a sinistra, poi a destra, poi fanno ciondolare una gamba avanti e in dietro, poi fanno una mezza giravolta, poi lanciano le braccia di qua e di là, poi altro mezzo giro e via a tutto gas. Purtroppo c'è sempre qualcuno che sbaglia andando a destra quando doveva andare a sinistra e viceversa; c'è sbandamento, parolacce ma poi tutto torna nei binari; un pò come quando sotto il militare c'era il fesso che sbagliava il passo.
Moreno ex biondo gli dà dentro; l'atmosfera è infuocata, tutti sudati cominciano a vedersi in giro canottiere e torsi nudi, donne con vista reggiseno, spalle nude e bretelline in bella vista. Anna Maria ha il tubino che  è salito fin sopra il sedere e i ragazzi passano sotto il palco per vedere  l'effetto che fa, ma lei fa finta di nulla, c'è abituata e giù gorgheggi  con parole simil-americano con accento di Morciano di Romagna.
Ci si sente tutti fratelli, tutti amici e gli organizzatori sono soddisfatti sino alle lacrime.
E' bello rivedere queste feste-sagre con il sapore d'antico, l'odore della terra e delle cose buone. Fin che dura...

Nessun commento:

Posta un commento