Le rondini volavano alte nel cielo
sfiorando le nuvole piccole e bianche
dalla spiaggia oltre il molo
arrivava musica assordante e grida
risate e segni di una festa
il mare faceva sentire la sua voce
infrangendosi spumeggiando
sugli scogli e graffiando la sabbia
con forza,mentre i gabbiani
sfidavano i bagnanti cercando cibo.
Mi parlavi e ridevamo insieme
e tu ogni tanto ti sistemavi i capelli
passando le dita sulle ciocche
disordinate dal vento.
Io ti guardavo ed ascoltavo poco
lo confesso, seguivo con lo sguardo
le tue mani,dalle dita lunghe e affusolate
pallide e trasparenti, ornate
di piccoli e deliziosi anelli.
I tuoi gesti erano misurati e attenti
e spingevi i capelli all'indietro
scoprendo la fronte
che qualche attimo dopo era
di nuovo coperta dalle ciocche.
E le tue mani, le tue dita
in quei momenti, erano musica
sfiorando invisibili tasti bianchi e neri.
Le tue mani hanno rapito
la mia attenzione e nel seguirne
i movimenti mi sembrava di volare.
Abbiamo parlato ancora e sorriso
e poi ci siamo salutati.
Tu hai fatto qualche metro
ti sei girata e hai fatto
un gesto di saluto con la mano
e le tue dita bianche e affusolate
hanno fermato ogni mio pensiero.
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